Il caso

Concerti in piazza nel 2027: «Non escludiamo un ricorso»

Parla Carla Speziali, rappresentante legale della TAKK ab di André Béchir, società che si era fatta avanti per la gestione delle rassegne musicali estive a Locarno: «Siamo delusi dell’assegnazione diretta del Municipio alla nostra concorrente Moon&Stars di Dani Büchi, speriamo in un esito migliore per il quinquennio 2028-2032»
La rassegna, nel 2016, era passata al gruppo Energy e, dal 2020, è sotto la direzione di Dani Büchi © CdT/Chiara Zocchetti
Jona Mantovan
16.12.2025 23:31

Prima, la comunicazione da parte del Municipio di voler assegnare la piazza Grande di Locarno per i concerti estivi del 2027 direttamente a Moon&Stars. Una scelta operata nel segno della continuità, in attesa di affrontare il grande interrogativo del concorso su chi, dei tre che si erano già fatti avanti da tempo, se la accaparrerà dal 2028 al 2032. Dopo - cioè oggi - ecco che uno di questi, la «TAKK ab» non esclude di ricorrere a vie legali per evitare che questo accada. Lo ha fatto per bocca del suo rappresentante, l’avvocata (nonché ex sindaca all’epoca dell’introduzione della grande manifestazione nel «salotto buono» della Città) Carla Speziali.

Siamo convinti di aver presentato una documentazione ricca di contenuti di altissimo livello
Carla Speziali, avvocata, ex sindaca di Locarno e legale della «TAKK ab» di André Béchir

«Il mio cliente rispondeva appieno ai requisiti per prendere in mano la questione il più presto possibile», ha replicato al Corriere del Ticino. Sottolineando, però, come l’annata in questione sia soltanto di transizione «e questo ha sicuramente influito sulla scelta. Tuttavia, noi eravamo pronti a investire già da subito, sia in termini materiali che immateriali: passione, entusiasmo e competenza maturata in anni di lavoro».

«Delusione, ma non molliamo»

C’è delusione, insomma: «Eravamo e siamo tuttora convinti di aver presentato una documentazione eccezionale, ricca di contenuti di altissimo livello, che metteva in evidenza la qualità del lavoro svolto finora e la solidità della nostra esperienza».

La società appartiene ad André Béchir, fra l’altro ideatore - nel 2004 - proprio della rassegna che oggi porta ancora il suo nome originale. Un’azienda che può contare «sulla lunga carriera del suo patron, oltre che su una rete di artisti e manager unica, capace di garantire un salto di qualità alla manifestazione». Nella visione dell’imprenditore, la futura kermesse si chiamerà «Star Nights Locarno»: «Abbiamo già consegnato il dossier nei tempi previsti», spiega ancora Speziali. «Ora auspichiamo che l’Esecutivo lo analizzi con attenzione, perché in quel caso non ci sarà più la motivazione della continuità legata all’anno di transito da un’organizzazione all’altra. Si tratterà di una scelta di sostanza, e speriamo sia colta l’opportunità di instaurare un partenariato».

Tornando alla questione della contestazione, la nostra interlocutrice afferma che un’eventuale mossa sarà confermata a breve: «Stiamo valutando la possibilità».

A breve un incontro

Presto, rivela l’intervistata, ci sarà un incontro per capire se questa strada sia percorribile. «Riteniamo di avere tutte le carte in regola, e ci dispiace non solo per noi, ma anche per la Città stessa e per la qualità degli artisti. Detto questo, affronteremo la decisione con equilibrio, consapevoli della particolarità di questa edizione di passaggio prima dei cinque anni per il quale si gioca la partita più importante. Il nostro obiettivo è che questa serie di appuntamenti, così importanti non solo per la regione, ma per l'intero il Ticino, possa proseguire senza interruzioni. Nella nostra candidatura abbiamo proposto soluzioni flessibili per il Festival del film e idee che potessero gettare basi solide anche per eventuali contenziosi».

«Portiamo grandi stelle»

Infine, a margine delle ultime rivelazioni, resta un altro quesito: per quale ragione Béchir ha deciso di abbandonare la sua creatura, nel 2016 con un passaggio al gruppo Energy (e dal 2020 a Büchi), per poi tornare a mettersi in gioco per lo stesso obiettivo?

Speziali, qualche ipotesi, la può snocciolare: «È una questione di cuore. Lo ha ripetuto più volte e lo abbiamo scritto anche nel fascicolo. Lui è riuscito a portare in Piazza Grande storie incredibili. Vuole continuare quell’avventura iniziata oltre due decenni fa e riportare grandi stelle a Locarno, con concerti di livello internazionale. Non so se si sia pentito di aver lasciato in passato, ma oggi il suo desiderio è chiaro: ridare prestigio e qualità alla manifestazione».

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