Nuovi record a Moon&Stars sotto l’ombra di quel ricorso

Se non fosse per quel ricorso, la conferenza stampa di bilancio dell’edizione 2025 di Moon&Stars sarebbe stata un tripudio di sorrisi e abbracci.
La rassegna si concluderà solo domenica con l’omaggio al compianto Steve Lee dei Gotthard - che tornerà virtualmente sul palco grazie a una tecnologia LED all’avanguardia e a registrazioni d’archivio mozzafiato - ma già oggi i responsabili della kermesse musicale, accompagnati dalle autorità cittadine, hanno potuto presentare numeri che indicano un successo superiore alle aspettative, con oltre 70mila biglietti venduti e una crescita finora del 10/15% delle vendite nel villaggio «Food and Music Street» (in entrambi i casi, si va verso un nuovo primato).
La decisione in stallo
Tutto molto entusiasmante. Ma il fatto è che quel ricorso c’è. L’ha presentato il proprietario di un esercizio pubblico che si affaccia su Piazza Grande, il quale contesta le condizioni della richiesta di manifestazioni di interesse indetta dalla Città di Locarno per l’organizzazione di eventi di interesse pubblico per il quinquennio 2027-2031. In parole povere, il ricorrente non vuole dover togliere i tavolini su suolo pubblico durante le grandi manifestazioni in piazza, lamentando una presunta perdita di incasso. La sua istanza ha ottenuto la concessione dell’effetto sospensivo, confermata dal Consiglio di Stato, motivo per il quale al momento la pianificazione degli eventi futuri è in stallo, in attesa che le autorità giudiziarie facciano il loro corso.
Uno contro tutti
«Siamo ostaggio di un privato che ricorre per ottenere un vantaggio personale», ha osservato il sindaco Nicola Pini. «Spero che la situazione si sblocchi perché non si può arrivare all’ultimo momento a organizzare un evento di questa portata».
«È triste che una singola persona possa mettere in pericolo una manifestazione che crea un grande valore aggiunto», ha aggiunto Dani Büchi, direttore del gruppo organizzatore di Moon&Stars. «Il rischio è che per difendere un suo presunto vantaggio personale ancora tutto da dimostrare, questo ricorrente provochi la perdita di importanti eventi e quindi ripercussioni negative per l’intera regione».
«La nostra casa»
Per ora, l’unica certezza è che l’edizione 2026 sarà organizzata ancora dal team diretto da Dani Büchi, che oggi in conferenza stampa non ha voluto che il ricorso offuscasse un bilancio per il resto entusiasmante. «Locarno è la casa di Moon&Stars, noi vogliamo restare qui a lungo», ha detto l’imprenditore zurighese, volendosi mostrare fiducioso per il futuro.
A sancire il futuro della manifestazione dovrà, a ogni modo, essere il Municipio di Locarno, cui spetterà il compito di scegliere tra i due gruppi - quello diretto da Dani Büchi e la Takk ab Entertainment AG - che hanno manifestato interesse per l’organizzazione di eventi in Piazza Grande durante la prima parte del mese di luglio. Ma prima serve che i giudici del Tribunale cantonale amministrativo (ed eventualmente anche del Tribunale federale) si esprimano sul ricorso.
Chiudere in bellezza
Intanto, a Locarno non ci si vuole far rovinare una festa che, quest’anno, sta riuscendo particolarmente bene.
«Quest’anno sta filando davvero tutto liscio, siamo molto soddisfatti», ha affermato Dani Büchi. «Abbiamo registrato un nuovo record di biglietti venduti, gli artisti ci hanno dato tutti dei riscontri molto positivi, le novità organizzative sono state bene accolte dal pubblico, il villaggio «Food and Music Street» è stato molto ben frequentato. Speriamo ora che il tempo continui a reggere anche per le prossime sere per poter chiudere in bellezza. E poi torneremo a pianificare il futuro , che nei nostri auspici è qui a Locarno, la vera casa di Moon&Stars».