Conciliabilità lavoro-famiglia: «Intervenire su più fronti»

La conciliabilità tra i ritmi del lavoro e quelli della vita privata e familiare è un punto centrale nell’idea di sviluppo della Bellinzona del futuro. La città negli ultimi anni si sta infatti ampliando e sta accogliendo sempre più nuclei familiari. Il tema ha fatto riflettere anche tre consigliere comunali del Centro, Camilla Guidotti, Giovanna Pedroni ed Elena Scossa-Baggi, che hanno deciso di inoltrare tre interrogazioni al Municipio di Bellinzona. Interrogazioni che portano su altrettanti punti (doposcuola estesi, supporto personalizzato e permeabilità delle zone scolastiche) dove, secondo le firmatarie, bisognerebbe intervenire per migliorare le condizioni di conciliabilità e, di riflesso, la qualità di vita delle famiglie.
Doposcuola estesi
Il primo punto sollevato ruota attorno alla possibilità di ampliamento dei doposcuola. Oggi l’offerta è rivolta unicamente ai bambini della scuola elementare e per un periodo di quattro mesi nel corso dell’anno scolastico (da novembre a febbraio), «tale offerta è quindi limitata sia per quanto riguarda la fascia di età, sia per il periodo di tempo», rilevano le consigliere comunali. Aggiungendo che sarebbe «fondamentale» considerare l’espansione dell’offerta di doposcuola anche ai giovani delle medie: «L’adolescenza è un periodo critico in cui i ragazzi affrontano sfide a livello scolastico e psicologico. Il doposcuola offrirebbe loro l’opportunità di trascorrere tempo in modo sano e costruttivo con un supporto sociale ed educativo affidabile». Non solo. L’ampliamento del doposcuola dovrebbe estendersi a tutto l’anno scolastico, spiegano le interpellanti: «Offrirebbe continuità e stabilità alle famiglie permettendo una maggiore conciliabilità con il lavoro e sarebbe vantaggioso per il benessere e lo sviluppo dei giovani». Le firmatarie chiedono quindi al Municipio se sia prevista una tale estensione dei doposcuola e quali sono le motivazioni che attualmente ne limitano l’offerta. «Sono in corso valutazioni o progetti per migliorare o ampliare i servizi di doposcuola in futuro?».
Supporto personalizzato
Il secondo argomento sollevato dalle consigliere comunali riguarda l’importanza di un supporto per le famiglie che sia individualizzato e personalizzato: «La conciliabilità è diventata una sfida centrale e molte persone si trovano in difficoltà a bilanciare le diverse esigenze. L’offerta di servizi dei doposcuola e dei centri extrascolastici è fondamentale ma non sempre sufficiente». Secondo le firmatarie sarebbe «essenziale considerare opzioni di assistenza che permettano di ricevere attenzioni individuali». Un esempio efficace citato in tal senso sono le famiglie diurne: «Soluzione preziosa per molti genitori. E i progetti basati sul volontariato». Inoltre, «offrendo supporto personalizzato, questi programmi migliorano la qualità di vita delle famiglie e rafforzano il senso di comunità e solidarietà, favorendo il dialogo intergenerazionale». «Come si sta muovendo la Città?» si domandano Guidotti, Pedroni e Scossa-Baggi. «Quali sono le associazioni sul territorio che si occupano di dare un supporto personalizzato alle famiglie? Con quante di queste il Municipio collabora?». Citando anche il progetto «Una famiglia per una famiglia» promosso dalla Città: «È possibile crearne uno analogo?».
Maggiore permeabilità
Infine, il terzo punto si focalizza su una maggiore permeabilità delle zone scolastiche: «Quelle della città di Bellinzona attualmente non accettano richieste di frequenza fuori zona salvo in casi eccezionali. Questa politica, sebbene comprensibile sotto alcuni aspetti, può rappresentare un significativo ostacolo per molte famiglie che cercano di bilanciare le responsabilità lavorative e familiari». Secondo le firmatarie, un approccio diverso, come quello di permettere ai bambini di frequentare la scuola vicina alla casa dei nonni avrebbe diversi benefici: «Faciliterebbe la gestione quotidiana delle famiglie permettendo ai genitori una maggiore organizzazione del tempo e migliorando la sicurezza dei bambini, rendendo i tragitti verso la scuola più brevi e meno complessi». Per questo le consigliere comunali chiedono al Municipio quali siano le circostanze straordinarie valutate per approvare una richiesta di iscrizione a una scuola di fuori dalla propria zona e quali i criteri specifici attualmente utilizzati per determinare l’assegnazione dei bambini alle scuole di zona.