Corea del Sud: 25 anni alla ex presidente Park

SEUL - La ex presidente sudcoreana Park Geun-hye, già condannata in primo grado a 24 anni di carcere nell'ambito di una complessa vicenda di corruzione costatale l'impeachment, ha visto la pena detentiva salire a 25 anni al termine del giudizio di appello. Lo riporta l'agenzia Yonhap.
L'Alta corte di Seul ha condannato la ex presidente Park a 25 anni di carcere e al pagamento di 20 miliardi di won (17,5 milioni di franchi) di multa: la sentenza ha inasprito quella di primo grado (24 anni di detenzione e 18 miliardi) del 6 aprile, risultato del riconoscimento della colpevolezza per cospirazione con la confidente di lunga data, la "sciamana" Choi Soon-sil, finalizzata a forzare le conglomerate sudcoreane, tra cui il colosso Samsung, a donare 77,4 miliardi di won a due fondazioni riconducibili a Choi.
Lo scandalo ha portato all'impeachment di Park e alla rimozione dalla carica dopo procedimento dinanzi alla Corte costituzione conclusosi a marzo 2017.
La procura, in appello, aveva chiesto il 20 luglio la condanna a 30 anni di carcere e il pagamento della multa di 118,5 miliardi di won. La Corte dovrà presto esprimersi sull'appello di Choi e Ahn Jong-beom, ex capo advisor politico di Park, condannati rispettivamente a 20 e 6 anni di reclusioni.
La ex presidente non ha assistito al processo di secondo grado, contestando l'intero procedimento già a partire da ottobre ritenendo le accuse "motivate politicamente" quando il tribunale decise di prolungare la sua detenzione cautelare. Rilievi che si legano alle più ampie contestazioni di carenza dei requisiti minimi "del giusto processo".
Il dispositivo della sentenza non è stato trasmesso in diretta tv, come invece accaduto nel giudizio di primo grado.