Da esempio per Agno ad aeroporto a rischio: San Gallo, che succede?

Gli aeroporti regionali, lo sappiamo bene in Ticino, vivono una situazione quantomeno particolare. Anzi, delicata. Il caso dello scalo di Altenrhein, San Gallo, è tuttavia un caso a sé. E questo perché l'investitore austriaco Markus Kopf non solo gestisce la struttura, ma anche la linea aerea a essa associata: la People's Airline, già presa a modello a suo tempo per un'eventuale riattivazione delle rotte commerciali ad Agno.
Le cose, finora, hanno funzionato più o meno bene. Tant'è che People's, il prossimo 28 marzo, festeggerà il suo tredicesimo compleanno. Mica male. Il segreto del successo del vettore, leggiamo, è legato all'alta percentuale di viaggiatori d'affari sulla sola tratta disponibile, se escludiamo i voli charter turistici: Altenrhein-Vienna. Forse, però, sarebbe meglio usare il passato. Perché quella percentuale, post-pandemia, nel frattempo si è abbassata. E pure di molto, come ha spiegato l'amministratore delegato di People's – Thomas Krutzler – al portale specializzato aeroTELEGRAPH. Il motivo? Nella cosiddetta nuova normalità, beh, i viaggi d'affari stentano a risollevarsi considerando che molte «pratiche» possono essere sbrigate anche in videoconferenza.
Così Krutzler: «Offriamo circa la metà dei voli rispetto all'epoca pre-COVID e abbiamo circa il 50% di passeggeri in meno rispetto a prima». Ahia. Tradotto dal linguaggio prettamente business: invece di trasportare circa 90 mila passeggeri sul collegamento Altenrhein-Vienna, come avveniva nel 2019, la compagnia dovrebbe limitarsi, ora, a trasportarne circa 45 mila. Di nuovo: ahia. Di mezzo, ha spiegato il dirigente, non c'è soltanto la minore domanda per viaggi business, ma anche l'aumento di spostamenti con mezzi più sostenibili. Come il treno. «In effetti – ha proseguito Krutzler – i viaggi alternativi sono un tema. Non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità e tipo di spostamento». Sia quel che sia, People's non prevede a breve termine «alcun cambiamento sostanziale nella domanda, motivo per cui dovremo continuare a pianificare le nostre operazioni con l'offerta e il programma di voli attuali».
Il punto, adesso, è capire se la rotta Altenrhein-Vienna garantirà ancora introiti. Se, insomma, sarà redditizia come lo è stata finora. Krutzler, al riguardo, si è esibito in un esercizio di equilibrismo misto ottimismo: «Siamo vicini al punto di pareggio per il collegamento con Vienna». Vicini, sì, ma allo stesso tempo lontani. E questo pensando alla concorrenza: da Zurigo-Kloten, infatti, le frequenze per Vienna sono tante, tantissime. Fra Swiss e Austrian Airlines c'è un collegamento quasi ogni ora.
Resta, questo sì, la componente charter, con la Danimarca fra le destinazioni invernali e tredici mete estive nel Mediterraneo. Il tutto con un solo aereo, un Embraer 170. Per quest'anno, People's si aspetta un totale di 75 mila passeggeri circa, «di cui 30 mila charter» ha chiarito l'amministratore delegato. Quanto all'Embraer, «può continuare a essere utilizzato per i prossimi anni» senza problemi. Vero, anche se il velivolo (con 17 anni di vita secondo i dati di Planespotters) inizia a essere un po' vecchiotto.
Arrivati sin qui, la domanda sorge spontanea: che ne sarà di Altenrhein, inteso come aeroporto, se People's dovesse sospendere le operazioni? Krutzler, su questo fronte, è rimasto sul vago chiarendo che, in ogni caso, lo scalo potrebbe sopravvivere alla compagnia. Il problema, semmai, è legato all'infrastruttura stessa: il rinnovo completo della pista, ad esempio, è stato rimandato a causa – citiamo – dell'incertezza politica che grava sugli scali regionali. «Vogliamo prima avere garanzie circa un sostegno sostenibile da parte delle autorità federali» ha detto il dirigente.
Detto delle difficoltà (anche) politiche, qualcosa si sta comunque muovendo. O meglio: a prescindere, Altenrheim cerca di pensare al futuro. Al domani. L'anno prossimo dovrebbero iniziare i lavori per un nuovo hotel aeroportuale da 130 camere, gestito da Dorint, con tanto di spazi commerciali, ristorante e parcheggio sotterraneo. L'apertura è prevista al più tardi a inizio 2026. Com'era quell'adagio? Ah, sì: eppur si vola.