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«Dal 28 settembre gli uomini arruolabili non potranno lasciare la Russia»

È quanto riferisce il sito indipendente Meduza, citando una fonte del Cremlino – Respinti attacchi nell'oblast di Donetsk - Kiev chiede una riunione d’emergenza del consiglio di sicurezza dell’ONU – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Dal 28 settembre gli uomini arruolabili non potranno lasciare la Russia»
Red. Online
25.09.2022 08:32
23:02
23:02
In Serbia 40 mila russi da inizio guerra

Prosegue incessante il flusso di russi in Serbia, divenuto ancora più massiccio dopo l'annuncio sulla mobilitazione militare parziale in Russia. Secondo il quotidiano Blic, dall'inizio del conflitto armato in Ucraina sarebbero circa 40 mila i russi giunti finora in Serbia, in particolare nella capitale Belgrado e nelle altre principali città di Novi Sad e Nis.

In prevalenza in aereo, con gli ultimi voli disponibili, ma anche in auto. E si prevede, scrive il giornale, che solo a Belgrado nelle prossime due settimane ne arrivino altri 4 mila. La conseguenza più immediata è stato il sensibile aumento dei prezzi nell'acquisto di immobili e negli affitti di appartamenti e locali uso ufficio. Molti dei russi che si trasferiscono nel Paese balcanico sono infatti professionisti o imprenditori, con notevole disponibilità di denaro e alla ricerca di sistemazioni che consentano loro di operare e lavorare liberamente e senza le restrizioni finanziarie e i problemi di interscambio e comunicazione sorti in Russia con le vaste e dure sanzioni occidentali.

Sono oltre 3.800 le imprese russe registrate in Serbia, scrive Blic, secondo cui gli affitti soprattutto a Belgrado sono lievitati anche del 50%. A causa della sensibile disponibilità di denaro contante dei russi, molti - sostiene il giornale - hanno sfrattato a loro favore i locatari presenti, mentre alcuni mettono annunci per affitti di appartamenti esclusivamente a russi.

22:56
22:56
«Dal 28 settembre gli uomini non potranno lasciare la Russia»

Il sito indipendente Meduza, citando una fonte del Cremlino, riferisce che probabilmente dal 28 settembre agli uomini in età di mobilitazione nella Federazione Russa sarà vietato lasciare il Paese. Secondo la fonte, per attraversare il confine dovranno ottenere un permesso dal Commissariato militare, una sorta di «visto di uscita». Il 21 settembre Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione «parziale»: il ministro della Difesa Sergy Shoigu ha dichiarato che circa 300.000 persone saranno mobilitate.

20:31
20:31
Zelensky ringrazia Biden per i sistemi di difesa aerea Nasams

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cbs, ha annunciato che gli Stati Uniti hanno inviato due sistemi di difesa aerea Nasams in Ucraina.

«Abbiamo assolutamente bisogno che gli Stati Uniti mostrino leadership. Voglio ringraziare il presidente Biden per una decisione positiva che è già stata presa», ha detto Zelensky

20:30
20:30
Due distretti nel Dnipropetrovsk sono sotto il fuoco russo

Le forze russe hanno bombardato questo pomeriggio due distretti della regione di Dnipropetrovsk. Lo ha annunciato in un post su Telegram Mykola Lukashuk, il capo del Consiglio regionale di Dnipropetrovsk. lo riporta Ukrinform.

«Nel distretto di Nikopol, il nemico ha bombardato Marhanets con l'artiglieria e due edifici sono stati parzialmente danneggiati - ha precisato -. Anche la comunità di Myrove è finita sotto il fuoco nemico. Due edifici residenziali privati, tre fabbricati agricoli e tre linee elettriche sono stati colpiti. Non sono state segnalate vittime».

Nel distretto di Synelnykove, i russi hanno bombardato la comunità territoriale di Velyka Mykhailivka, colpendo due villaggi. Fortunatamente, nessuno è stato ferito. In altri distretti della regione di Dnipropetrovsk, la situazione è invece apparentemente calma.

19:38
19:38
Respinti attacchi russi in 7 insediamenti nel Donetsk

Le forze armate ucraine hanno annunciato di avere respinto gli attacchi nemici dei russi vicino agli insediamenti di Soledar, Vyimka, Kurdiumivka, Zaitseve, Novomykhailivka, Pervomaiske e Pavlivka, nell'oblast di Donetsk. Lo ha affermato lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo ultimo aggiornamento operativo, riferisce Ukrinform.

«Secondo le informazioni operative alle 18 di oggi il nemico continua a concentrare i suoi sforzi sui tentativi di occupare completamente la regione di Donetsk, mantenere il controllo dei territori catturati e interrompere le operazioni attive delle forze di difesa ucraine», si legge nel rapporto.

«Il nemico continua ad attaccare le infrastrutture civili e le aree residenziali civili - prosegue la nota -. C'è ancora una minaccia di attacchi aerei e missilistici in tutto il territorio dell'Ucraina».

19:20
19:20
«La coscrizione dei tartari di Crimea è un vero genocidio»

«La coscrizione di massa forzata dei tartari di Crimea è un vero genocidio etnico e un'enorme tragedia per l'intera nazione». Lo scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo le notizia sulla convocazione militare arrivata a circa 1'500 tartari della penisola sul Mar Nero, annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014.

«Costringere i cittadini a una guerra nelle regioni occupate non è altro che il tentativo di Mosca di ripulire il territorio da una popolazione che non le è leale», aggiunge Podolyak.

18:34
18:34
Kirill: ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati

Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha annunciato oggi nel suo sermone che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati. «Siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri - ha detto Kirill, secondo quanto si vede in un video pubblicato da Disclose tv su Twitter -. Questo sacrificio lava via tutti i peccati commessi».

Nei giorni scorsi Kirill aveva esortato i fedeli ad arruolarsi con queste parole: «Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno».

18:15
18:15
Nuova esplosione a Melitopol

Una potente esplosione ha scosso oggi la città ucraina di Melitopol temporaneamente occupata dai russi e dove si tiene il referendum a favore dell'adesione alla Russia. Lo ha riferito il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov in un post su Telegram, riferisce Ukrinform.

«Proprio ora: una potente esplosione nella parte settentrionale di Melitopol. Secondo le informazioni preliminari, un'auto è in fiamme. Stiamo raccogliendo informazioni dettagliate», ha scritto.

18:07
18:07
In fuga dalla Russia, 2.500 uomini arrivati in Mongolia

Lunghe file di auto sono state registrate alla frontiera di Altanbulag, tra la Russia e la Mongolia da quando il presidente Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione militare mercoledì scorso.

Almeno 3.000 persone con passaporto russo - di cui 2.500 uomini e 500 tra donne e bambini - hanno attraversato il confine, ha riferito il capo del posto di frontiera, G. Byambasuren, all'Afp.

«Molti di loro sono giovani uomini single che hanno attraversato il confine con i loro genitori», ha aggiunto.

18:06
18:06
Putin si appella agli ebrei russi

Il presidente Vladimir Putin ha lanciato un appello alla comunità ebraica russa a dare un «forte contributo» all'identità multietnica del Paese, in un messaggio in occasione del Capodanno ebraico, riportato dal Times of Israel.

«È molto importante che, pur restando fedeli a tradizioni spirituali, gli ebrei della Russia diano un forte contributo alla diversità culturale nel nostro Paese, a rafforzare la concordia interetnica e i principi di rispetto reciproco e tolleranza religiosa», ha detto.

Decine di migliaia di ebrei hanno lasciato la Russia dall'inizio della guerra e ci si aspetta che altri fuggano dopo la mobilitazione.

17:04
17:04
«Se Mosca usa l'atomica risponderemo in modo deciso»

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha dichiarato che gli Stati Uniti «risponderanno in modo deciso» se la Russia userà la bomba atomica nella sua guerra in Ucraina.

«Abbiamo comunicato direttamente, privatamente, ad altissimi livelli, al Cremlino che l'uso di armi nucleari avrà conseguenze catastrofiche per la Russia, che gli Stati Uniti e i nostri alleati risponderanno in modo deciso. E siamo stati chiari e specifici su ciò che ciò comporterà », ha dichiarato oggi il consigliere del presidente americano Joe Biden in un'intervista a Nbc news.

15:12
15:12
«Percentuali impossibili, Lugansk è spopolata»

«I russi rivendicano un'alta affluenza alle urne al referendum fittizio nell'oblast di Lugansk, distrutta e spopolata. Dicono che nelle distrutte Severodonetsk, Lysychansk e Rubizhne l'affluenza è del 41-46%, nonostante la maggior parte delle persone abbia lasciato la regione a causa dei combattimenti».

Lo ha dichiarato il governatore in esilio Sergiy Gaidai ironizzando sui dati forniti dai filorussi sull'alta affluenza alle urne per il referendum di adesione alla Russia e indicando che la percentuale di residenti che avrebbe votato confligge con lo spopolamento dovuto alla guerra.

14:57
14:57
Divieto di lasciare la Russia per gli uomini in età di mobilitazione

Il sito indipendente Meduza, citando una fonte del Cremlino, riferisce che probabilmente dal 28 settembre agli uomini in età di mobilitazione nella Federazione Russa sarà vietato lasciare il Paese.

Secondo la fonte, per attraversare il confine dovranno ottenere un permesso dal Commissariato militare, una sorta di «visto di uscita».

Il 21 settembre, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione «parziale»; il ministro della difesa Sergy Shoigu ha dichiarato che saranno mobilitate circa 300.000 persone.

Intanto Pavlo Chikov, presidente del gruppo per i diritti umani 'Agora', scrive su Telegram - citato da Unian - che il servizio di sicurezza di frontiera dell'Fsb russo ha già iniziato a vietare ai cittadini della Federazione di lasciare il Paese.

Il messaggio afferma che i cittadini che cercano di attraversare il confine tra Russia e Kazakhstan sono limitati in base alla decisione del Commissariato militare.

14:55
14:55
Emirati e Germania firmano un accordo sul gas

Gli Emirati Arabi Uniti e la Germania hanno firmato, durante una visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz ad Abu Dhabi, un accordo che prevede la fornitura nel 2022 e 2023 di gas liquefatto e diesel.

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale degli Emirati, Wam, l'accordo prevede l'esportazione di una spedizione di gas naturale liquefatto (Gnl) in Germania alla fine del 2022, quindi la fornitura di quantitativi aggiuntivi nel 2023.

14:38
14:38
«Sono stato pugnalato alla schiena»

Aiden Aslin, uno dei cinque britannici rilasciati dalla Russia nell'ambito dello scambio di prigionieri dei giorni scorsi, ha rilasciato la sua prima intervista ai media e raccontato di essere stato pugnalato alla schiena da un ufficiale mentre era in isolamento. «Vuoi una morte rapida o una bella morte», gli è stato chiesto. Lo riporta il «Guardian».

Aslin, 28 anni, ha affermato di essere stato «trattato peggio di un cane» dopo essere stato catturato nella città sud-orientale di Mariupol.

Insieme con altri prigionieri - ha riferito - erano costretti a stare in piedi e cantare l'inno nazionale russo per non essere picchiati.

14:28
14:28
Gli alleati di Putin preoccupati per la mobilitazione

I due legislatori più anziani della Russia hanno espresso preoccupazione per il modo in cui si sta svolgendo la campagna di mobilitazione nel Paese.

Valentina Matviyenko, presidente del Senato russo, ha affermato di essere a conoscenza di segnalazioni di uomini che dovrebbero essere non richiamabili per la leva. «Tali eccessi sono assolutamente inaccettabili. E ritengo assolutamente giusto che stiano scatenando una forte reazione nella società», ha scritto in un post su Telegram, citato dal «Guardian».

In un messaggio diretto ai governatori regionali della Russia - che, a suo dire, hanno la «piena responsabilità» per l'attuazione della convocazione - ha scritto: «Assicurarsi che l'attuazione della mobilitazione parziale avvenga nel pieno e assoluto rispetto dei criteri delineati. Senza un solo errore».

Vyacheslav Volodin, un altro alleato del presidente Vladimir Putin e presidente della Duma, la Camera bassa della Russia, ha espresso le sue opinioni in un post separato: «Si stanno ricevendo reclami», ha detto. «Se viene commesso un errore, è necessario correggerlo. Le autorità di ogni livello dovrebbero comprendere le proprie responsabilità».

13:52
13:52
A Zaporizhzhia, il 93% è a favore dell'adesione alla Russia

Secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass, i primi exit poll rivelano che il 93% delle schede elettorali si esprime a favore dell'adesione alla Russia nel primo giorno del referendum nella regione di Zaporizhzhia.

Per quanto riguarda l'autoproclamata repubblica del Donetsk (Rpd), l'ambasciatrice a Mosca Olga Makeeva - citata dalla Tass - riferisce che più di 236.000 cittadini hanno espresso il loro voto.

Secondo il presidente della Commissione elettorale centrale Vladimir Vysotsky, oltre 850.000 persone hanno votato al referendum nel Donetsk in due giorni: l'affluenza ha raggiunto il 55,05%.

La commissione elettorale della regione di Kherson ha registrato un'affluenza alle urne del 31,79% dopo due giorni di referendum, ha dichiarato la presidente della commissione elettorale.

Infine, l'affluenza nel Lugansk fino a ieri sera alle 20.00 è stata del 45,86%: più di 624.000 persone hanno votato in due giorni, ha dichiarato il capo della Commissione elettorale Elena Kravchenko.

I referendum sull'adesione alla Russia sono iniziati nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nelle aree occupate dai russi delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia il 23 settembre. Proseguiranno fino al 27 settembre.

13:41
13:41
Chiamati alla leva quasi tutti i tartari di Crimea

In tre giorni 1.500 convocazioni alla mobilitazione sono state distribuite ai tartari della Crimea occupata. Lo ha riferito il rappresentante permanente del presidente ucraino Tamila Tasheva, citata da Unian.

«Nel corso di tre giorni più di 1.500 citazioni sono state distribuite ai tartari di Crimea. Prendono tutti, anche quelli con più di 60 anni», ha affermato, «la maggior parte degli uomini di etnia tartara ha già ricevuto la citazione alla leva».

Tasheva ha osservato che la pressione costringe i tartari di Crimea a lasciare la penisola.

12:34
12:34
Ucciso ex deputato del Partito delle regioni filorusse

L'ex deputato del Partito delle regioni filorusse Oleksiy Zhuravko è rimasto ucciso stamani nella città meridionale di Kherson, occupata dai russi, mentre si trovava in un albergo colpito da missili.

«Le informazioni disponibili indicano che un missile ha colpito un hotel nel centro di Kherson. Due persone sono morte, tra cui Oleksiy Zhuravko», ha dichiarato il portavoce, citato da Interfax.

Zhuravko era un ex parlamentare ucraino. Si era trasferito in Russia nel 2015, poi era tornato nella regione di Kherson nella primavera del 2022. I media ucraini hanno dato la notizia della morte dell'ex deputato scrivendo: « eliminato il traditore dell'Ucraina Zhuravko».

Nell'hotel attaccato dalle forze armate ucraine c'erano anche rappresentanti dei media, ha dichiarato l'amministrazione della Regione, occupata dai russi, in una nota citata dalla Tass.

In seguito all'attacco sono rimaste uccise due persone, tra cui il deputato Zhuravko, secondo le informazioni confermate. Tutti i feriti sono stati portati negli ospedali di Kherson.

11:42
11:42
La Russia valuta richiamo dei 40-50.enni lavoratori immigrati

Il presidente del Consiglio per i diritti umani del Cremlino Valery Fadeyev ha proposto di prendere in considerazione la possibilità di aumentare a 45 o 50 anni l'età di richiamo dei lavoratori immigrati e di altri cittadini che sono arrivati in Russia e hanno ricevuto la cittadinanza russa.

«La Costituzione dice che difendere la Patria è un dovere e una responsabilità del cittadino della Federazione Russa, senza fare alcuna differenza tra chi ha ricevuto la cittadinanza alla nascita e chi è stato naturalizzato. È necessario colmare questa lacuna giuridica e considerare la possibilità di aumentare l'età di chiamata per i cittadini naturalizzati a 45 o 50 anni», ha dichiarato oggi Fadeyev sul canale Telegram del Consiglio, citato da Interfax.

La questione della mobilitazione è molto delicata per la società, e la richiesta di giustizia e trasparenza di questa procedura è estremamente alta, ha detto. Una delle lamentele più frequenti riguarda i lavoratori migranti e altri cittadini che sono arrivati in Russia e hanno ricevuto la cittadinanza russa.

«Secondo la legge attuale, se hanno più di 27 anni non possono essere chiamati per il servizio militare e non possono essere inclusi nella riserva», ha detto Fadeyev.

Non si tratta di mobilitare immediatamente gli stranieri naturalizzati, perché sarebbe una discriminazione, ha detto. E ha fatto l'esempio di Israele dove a un rimpatriato viene concesso un anno per ambientarsi, dopodiché viene chiamato a prestare servizio nell'Esercito.

Il Consiglio per i diritti umani ha in programma di tenere presto consultazioni su questo tema con le commissioni competenti del parlamento.

10:55
10:55
No all'asilo in Svizzera per i disertori russi

La Svizzera non dovrebbe concedere asilo politico ai disertori russi, perché farlo comporterebbe un elevato rischio in termini di sicurezza. Lo ha affermato l'ambasciatore ucraino a Berna, Artem Rybchenko, in un'intervista alla «SonntagsZeitung».

Sussiste il rischio che tramite l'asilo la Russia cerchi di introdurre agenti in Svizzera e nell'Unione europea. «Sappiamo che la Svizzera è già stata in passato un luogo in cui si trovava un numero particolarmente elevato di spie russe. Ciò non dovrebbe essere promosso ulteriormente», ha dichiarato Rybchenko.

Bisogna semplicemente essere consapevoli del fatto che la situazione dei russi è completamente diversa da quella degli ucraini. I suoi connazionali sono stati costretti a fuggire perché la Russia ha imposto loro una guerra. Hanno lasciato il Paese soprattutto donne e bambini, mentre gli uomini sono rimasti per difendere la patria.

Gli uomini russi semplicemente fuggono invece di opporre resistenza nel proprio Paese. La popolazione russa finora si è opposta troppo poco alla guerra. Il fatto che ora scenda in strada molta più gente rappresenta un segnale positivo, forse è l'avvio di una svolta storica.

Interrogato in merito alla stretta di mano tra il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov nei giorni scorsi a margine dei lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, Rybchenko non ha voluto rilasciare commenti. Bisogna trovare una soluzione al conflitto, ma ciò è possibile soltanto se è in corso un dialogo. Pertanto l'ambasciatore si è detto grato per gli sforzi della Svizzera e di Cassis.

10:29
10:29
800 manifestanti detenuti per le proteste

Sono 799 i manifestanti attualmente detenuti in Russia dopo gli arresti nel corso delle proteste contro la mobilitazione annunciata dal presidente Vladimir Putin, secondo i dati aggiornati del progetto media indipendente sui diritti umani Ovd-Info. In totale sarebbero state arrestati circa 2.000 dimostranti, per la maggior parte rilasciati.

Ovd-Info ha raccolto le testimonianze di alcuni attivisti che hanno riferito di essere stati trattenuti in un dipartimento di polizia di Mosca dopo che gli era stato impedito di telefonare e avevano dovuto consegnare il cellulare. Ai fermati sono state prese le impronte digitali e sono stati fotografati.

A San Pietroburtgo l'attivista per i diritti umani Dinar Idrisov ha raccontato che gli arrestati sono stati trattenuti tutta la notte senza protocollo.

Un altro attivista, Ilya Leshukov, ha detto a Ovd-Info che a Kotlas (regione di Arkhangelsk), le forze di sicurezza hanno arrestato il vice sindaco Anatoly Arseev, che stava filmando una manifestazione.

10:10
10:10
Affluenza in due giorni al 55% per il referendum

«Oltre 850.000 persone hanno votato al referendum sull'adesione della Repubblica popolare di Donetsk alla Russia in due giorni, l'affluenza alle urne raggiunge il 55,05%»: lo ha dichiarato il presidente della Commissione elettorale centrale della Repubblica autoproclamata, Vladimir Vysotsky, secondo quanto riportato dalla Tass.

«Altre 235.546 persone hanno votato fuori dal DPR - secondo Vysotsky - e nessuna violazione è stata registrata il secondo giorno del referendum, nonostante siano proseguiti intanto i bombardamenti. Si vota fino al 27 settembre», ha confermato.

La Tass riporta l'affluenza al referendum nei primi due giorni anche negli altri territori occupati: nella regione di Kherson avrebbe votato il 31,79% degli aventi diritto, nella regione di Zaporizhzhia il 35,54% e nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk il 45,86%.

«Per motivi di sicurezza fino a lunedì in queste regioni le votazioni si terranno nelle aree vicino alle case e inviando funzionari elettorali porta a porta, piuttosto che ai seggi elettorali».

08:35
08:35
Il punto alle 8.00

Kiev avrebbe chiesto una riunione d’emergenza del consiglio di sicurezza dell’ONU in merito ai referendum per l’annessione alla Russia dei territori occupati dall’esercito di Mosca. A riportare la notizia è il Kiev Independent. Intanto il governatore in esilio Sergiy Gaidai ha dichiarato alla televisione ucraina, come riporta Ukrinform, che il referendum a Lugansk è una farsa che ha più che altro l’obiettivo di favorire la mobilitazione, infatti agli uomini che votano, assieme al passaporto russo, viene rilasciato anche un avviso di mobilitazione. Il politico denuncia anche che non ci sono seggio elettorali preparati e mancano gli osservatori.

In un messaggio serale, Zelensky ha da parte sua avvertito la popolazione russa che Vladimir Putin manda consapevolmente «i suoi cittadini a morire».

Nella notte, intanto, si sono registrati dieci attacchi russi su Zaporizhzhia. A riferirlo su Telegram è Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale. Tre persone sarebbero rimaste ferite. Droni kamikaze avrebbero colpito il centro di Odessa; a darne notizia è Ukrinform che cita il Comune. Ad essere colpito per tre volte sarebbe stato un edificio amministrativo. Fortunatamente non dovrebbero esserci vittime.

Oltre settecento persone, inoltre, sono state arrestate dalle autorità russe perché partecipanti a manifestazioni di protesta contro la mobilitazione dei riservisti decretata da Mosca. Ne dà notizia l’ONG Odv-Info.

Parlando all’Assemblea Generale dell’ONU, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha da parte sua chiesto «alle parti in guerra in Ucraina di evitare che il conflitto si allarghi».