Denuncia dopo il blitz al Fischer (che è in vendita)

L’occupazione è finita, la denuncia è arrivata e l’ex hotel è in vendita. Queste le notizie del day after. Torniamo a Castagnola, sul sentiero di Gandria, dove sabato pomeriggio gli autogestiti del Molino hanno preso temporaneamente possesso del vecchio albergo Fischer, chiuso da diversi anni. Ieri mattina i suoi proprietari hanno sporto denuncia per violazione di domicilio e danneggiamento – gli autonomi luganesi, secondo i denuncianti, si sarebbero introdotti nello stabile forzando alcune porte finestre che danno sul lago – ma un intervento in loco da parte della polizia – che senza denuncia, appunto, non era tenuta a fare a sua volta irruzione nella proprietà per sgomberarla – non è più necessario. Gli occupanti infatti, secondo nostre informazioni, hanno lasciato l’ex Fischer già nella serata di domenica. Restano le accuse dei proprietari, che seguiranno il solito iter.
Rifugiati e interessati
Nel comunicato che annunciava l’imminente occupazione, sabato, il SOA aveva spiegato di volersi riprendere «l’ennesima struttura abbandonata», «l’ennesimo esempio di speculazione, privato questa volta, negato a una possibile collettività», proponendo di utilizzarlo, ad esempio, «per ospitare in condizioni dignitose persone in fuga da guerre, miseria e catastrofi». Per la cronaca: la risposta del proprietario, fornitaci da un avvocato ticinese che cura i suoi interessi, è no. Ma allora quali piani ha il privato per l’ex Fischer, che aveva acquistato nove anni fa? Venderlo, come ci fa sapere sempre il suo avvocato. Ci sono già anche degli interessati.
L’ultima recensione
Da capire se gli eventuali, futuri proprietari ridarebbero allo stabile una destinazione alberghiera. L’ultima recensione che circola in rete è del marzo 2016. Da allora, probabilmente, la vista mozzafiato che offre questo luogo non se l’è goduta più nessuno, o meglio più nessun turista. Già prima del blitz degli autogestiti, altre persone si erano introdotte nel vecchio hotel, se non altro per sfruttarne la terrazza come una sorta di lido. Sollecitato dalla Città, il proprietario aveva fatto mettere una catena e un cartello, che com’era prevedibile non hanno sortito l’effetto sperato. A un certo punto sembrava che il privato potesse riaprire la struttura ricettiva, invece no. L’ex Fischer resta lì in attesa, fra scritte anarchiche e annunci immobiliari.