Le reazioni

«Diamo tanto per le iniziative ma si sa, i soldi scarseggiano»

Dopo l’appello lanciato da Marco Maggi sulle finanze dell’ente che promuove grandi manifestazioni a Locarno, poche le repliche da chi opera nel mondo della politica, del turismo e delle realtà associative di imprenditori e commercianti
Luci&Ombre è la manifestazione più grande promossa dall’Ente per le iniziative del Locarnese, con 50.000 presenze. © CdT/Chiara Zocchetti
Jona Mantovan
25.06.2025 06:00

Marco Maggi, presidente dell’Ente per le iniziative del Locarnese, sul Corriere del Ticino di lunedì l’aveva ribadito forte e chiaro: i soldi stanno per finire, si sta viaggiando in riserva e già l’anno prossimo si dovranno operare importanti tagli alle grandi manifestazioni gratuite come Luci&Ombre (50.000 presenze) o la Notte Bianca (l’ultima edizione da primato, con 40.000 persone), tanto per citarne due tra le più frequentate. Un’uscita, quella del timoniere del comitato che conta rappresentanti di Comuni e di istituzioni coinvolti nell’organizzazione dei vari appuntamenti, che è risuonata nel mondo politico e delle realtà associative di imprenditori. Le cui repliche, però, tardano ad arrivare e, almeno al momento, nessuno sembra voler entrare nel tema con una posizione chiara.

Il problema è risaputo tra gli addetti ai lavori, come conferma Giovanni Caroni, presidente della SCIA, società che raggruppa artigiani e commercianti della regione: «Noi non abbiamo i mezzi finanziari per sostenere iniziative di queste dimensioni, anche se contribuiamo con piccoli importi destinati ad alcuni eventi, in particolare quelli che in passato avevamo aiutato a creare».

Ci sono tanti obblighi da rispettare sul fronte della sicurezza, ma pure gli artisti oggi esigono compensi molto più alti
Giovanni Caroni, presidente della SCIA, Società commercianti, industriali e artigiani del Locarnese, 52 anni

Costi in continuo aumento

Il punto più dolente sta nei costi in continuo aumento. In particolare, per la sicurezza: «Ci sono degli obblighi da rispettare, soprattutto quando l’affluenza è così elevata, a livello di misure da mettere in campo, che comprendono la presenza di personale formato. Le entrate sono limitate e provengono da contributi di ristoratori, albergatori, enti pubblici e patrocinatori privati, dal momento che si tratta di promotori che agiscono senza scopo di lucro», ricorda ancora il nostro interlocutore. «Vi sono poi gli artisti che esigono compensi sempre più elevati», evidenzia il 52.enne, che tira in ballo l’annullamento definitivo di «Castle on air» a Bellinzona come esempio di cessazione dell’attività per mancanza di liquidità.

Una perdita di 18.000 franchi

Il destino, insomma, sembra segnato, anche se per Locarno forse non si arriverà a tanto: «Se non si trovano nuove fonti di entrate, sarà inevitabile ridurre attività e programmi del futuro».

L’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli - da noi contattata - per ora non intende prendere posizione sulla questione. Ma, vista l’importanza dei «rendez-vous» di richiamo e dall’impatto tale da travalicare i confini distrettuali, discussioni in evoluzione potrebbero non essere escluse. All’indomani della 27. assemblea del gruppo promotore delle kermesse, è emerso come l’ultimo preventivo, approvato, indichi una perdita secca di 18.000 franchi, «compensata in parte con la riserva rimanente sul conto», riportava una nota diffusa domenica pomeriggio.

Alla luce di questo fatto, la Città intende reagire e correre in soccorso? Anche da Palazzo Marcacci, come nel caso dell’Ente turistico, non è stato possibile ottenere una risposta. «Nessuna dichiarazione da parte nostra», ha riferito al CdT il sindaco, Nicola Pini.

«Togliere qualcosa? Direi di no»

Ma torniamo a Marco Maggi, che aveva lanciato l’allarme. Alla domanda se si rischierà di vedere una Locarno privata dello spettacolo pirotecnico che da un quarto di secolo è offerto nell’ambito di «Luci&Ombre», il presidente dell’Ente per le iniziative del Locarnese risponde con un tono piuttosto ottimista: «Togliere del tutto qualcosa, direi di no. È vero che non ne abbiamo ancora discusso, ma se non riusciremo a trovare i contributi che ci servono dovremo intervenire con una riduzione massiccia di tutti i programmi». Programmi che includono - ad esempio - Fragole in Piazza, il discorso di Capodanno del sindaco durante Winterland-Locarno e i Concerti delle camelie, tanto per citarne alcuni.

Una «scure» inevitabile, forse

Tutte idee, come detto, che riscuotono grande adesione anche dai gruppi sportivi nella regione e che possono godere di un’importante mano dai mondi istituzionali già citati, non necessariamente sotto forma di denaro. Piuttosto, la «partita» si gioca con la messa a disposizione di materiale e competenze, venendo incontro anche dal profilo burocratico o fiscale, ad esempio in materia di occupazione del suolo pubblico. Elementi che, in futuro, forse non basteranno a evitare la caduta di una «scure» sulle proposte.

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