Dopo l'incontro alla Casa Bianca

Donald Trump rassicura le industrie della Confederazione: «Il dialogo continua»

Il presidente americano ha scritto su Truth Social di aver incaricato della trattativa con la Svizzera il suo rappresentante commerciale, Jamieson Greer
© AP Photo/Mark Schiefelbein
Dario Campione
06.11.2025 22:00

I dazi di Donald Trump stanno facendo male all’economia elvetica. Le imprese svizzere che più esportano verso gli USA, a partire da quelle orologiere, devono fronteggiare da tre mesi una tariffe del 39%, la più alta tra quelle imposte alle nazioni occidentali (Giappone e Unione Europea, ad esempio, hanno dazi del 15%).

L’industria orologiera, ha scritto il portale newyorkese (ma di proprietà di Watches of Switzerland) Hodinkee, è stata costretta a inviare massicce spedizioni ai rivenditori statunitensi prima che entrassero in vigore i dazi; e alcuni «marchi di punta, tra cui Patek Philippe, hanno aumentato i prezzi per i clienti americani per compensare i costi delle tariffe, il franco forte e le valutazioni record dell’oro».

Anche questo spiega l’incontro che martedì, alla Casa Bianca, ha messo di fronte il presidente Trump e sei imprenditori elvetici, tra i quali i rappresentanti di alcuni dei più grandi nomi dell’orologeria: Rolex, Cartier e Breitling.

«È stato un grande onore per me incontrare i rappresentanti di alto livello della Svizzera - ha scritto il presidente americano sul suo account di Truth Social - Abbiamo discusso di molti argomenti, tra cui, e soprattutto, il commercio e lo squilibrio commerciale. La riunione è stata aggiornata con l’intesa che il nostro rappresentante commerciale, Jamieson Greer, discuterà ulteriormente gli argomenti con i leader svizzeri. Vorrei elogiare tutte le persone presenti per un lavoro ben fatto. Grazie per l’attenzione su questo argomento!».

Il doppio canale diplomatico - quello ufficiale, del Consiglio federale, e quello privato, delle grandi imprese (che pure, va detto, hanno sempre informato la Seco delle iniziative adottate) - è forse un unicum elvetico. Qualcosa di inevitabile, forse, visto anche l’interlocutore. Trump ha più volte dimostrato di avere un approccio alla politica del tutto simile a quello degli affari. E l’attenzione mostrata dai grandi imprenditori elvetici, i quali hanno anche promesso miliardi di investimenti negli USA, potrebbe servire a sbloccare una situazione sin qui rimasta molto tesa. E tuttavia, la mossa dei rappresentanti delle aziende non è piaciuta a tutto l’arco politico elvetico. La presidente dei Verdi, Lisa Mazzone, ha parlato sui social di «rifiuto della democrazia». Contattata da Le Temps, Mazzone ha aggiunto: «Si tratta di una sconfessione che il Consiglio federale si sta infliggendo. Questo incontro dimostra come la destra lasci che gli interessi privati governino la Svizzera. La politica estera è una prerogativa del Governo».