Curiosità

È domenica anche per il Festival: dove pregano i fedeli?

Per permettere a tutti i cristiani di andare a messa ogni anno si celebra il culto ecumenico – Presente anche il Presidente del Pardo Marco Solari
© CdT/Mattia Sacchi
Mattia Sacchi
07.08.2022 19:00

Chi va al Locarno Film Festival ovviamente lo fa per seguire la fittissima agenda di proiezioni ed eventi. Tuttavia, quando arriva la domenica, sono molti i credenti religiosi che rinunciano volentieri a qualche spettacolo per un momento di raccoglimento e di preghiera. Non è però scontato per un turista o un cineasta straniero trovare un luogo di culto dove professare la propria fede. Proprio per questo ogni anno, alla Chiesa Santa Maria Assunta di Locarno, viene celebrata una cerimonia ecumenica, con la quale permettere ai fedeli di qualsiasi religione cristiana di pregare insieme.

Una funzione che fu introdotta da Raimondo Rezzonico e che «ormai fa parte della tradizione locarnese», come sottolinea Padre Abramo Unal, parroco della Chiesa siro ortodossa nonché presidente della comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Ticino che ha organizzato l’evento.

Assieme al 55enne di origini turche, a condurre la messa anche Don Carmelo Andreatta per la Chiesa cattolica romana, Padre Abraham Hailemichael per la chiesa eritrea ortodossa, la Pastora Rita Famos per la Chiesa evangelica riformata, il Diacono Mansour Giurguis per la Chiesa copta ortodossa e la Signora Maria Carmen Santos per la Chiesa cattolica cristiana.

«Siamo molto felici di riunirci ogni anno con i fratelli di ogni religione – spiega Padre Abramo –. Soprattutto in questo momento storico, dove appianare le differenze e perseguire la pace hanno un valore ancora più forte».

Il concetto di unione delle culture e delle religioni è stato sublimato dal momento del Padre Nostro, che i fedeli da ogni parte del mondo hanno recitato contemporaneamente, ognuno nella propria lingua. Tra di loro, il Presidente del Pardo Marco Solari che, curiosità, non solo non manca mai all’appuntamento ma si siede anche sempre allo stesso posto. «Non nego che di domenica mattina, con ancora buona parte della manifestazione ancora da svolgere, mi capita di pensare agli appuntamenti e alle cose da sbrigare durante il resto della giornata – commenta sorridendo Solari -. Ma al culto eumenico partecipo sempre con grande convinzione, sia per la mia formazione cattolica che per il suo significato, un abbraccio alla diversità che è coerente con il messaggio che il Locarno Film Festival, fatto più di contenuti che di forma, vuole offrire al suo pubblico».

Ma se Rezzonico prima e Solari oggi vanno alla messa ecumenica, è giusto sottolineare come anche la comunità cristiana vada… al Pardo: dal 1973 una giuria ecumenica assegna infatti un premio di 20mila franchi, messo a disposizione dalle Chiese evangelico-riformate e dalla Chiesa cattolico-romana svizzera, ai registi che con i loro lavori riescono a sensibilizzare gli spettatori sui valori religiosi, umani o sociali.

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