«È stata un'esperienza apocalittica»

«Eravamo in stato di shock e ci siamo abbracciati»: questa la testimonianza raccolta da 20Minuten di Jessica Matzig e del suo fidanzato Konrad Ilg, in viaggio in Marocco.
«Abbiamo raggiunto il campeggio di Marrakech verso le sette e mezza di sera», racconta Jessica. Dopo cena, poco dopo le 23.00, la ragazza e il fidanzato vanno a lavarsi i denti. «In quel momento ha iniziato a tremare tutto», continua Jessica. «All'inizio ho cercato di individuare cosa potesse causare quelle scosse, successivamente ho però realizzato che doveva trattarsi di un violento terremoto e ho capito che dovevo uscire dal bagno il prima possibile». Anche Konrad fa la stessa cosa.
Una volta all'aperto, i due ragazzi si cercano. «Eravamo in stato di shock e ci siamo abbracciati», continua Jessica sul portale di 20Minuten. «Eravamo estremamente spaventati, era surreale. Se non hai mai vissuto un'esperienza del genere, ti sembra apocalittica. Difficile dire per quanto tempo la terra abbia tremato, penso 20/30 secondi. A seguito dell'evento non siamo più riusciti a dormire».
Proprio il giorno precedente il terremoto, la coppia ha attraversato quello che si ritiene l'epicentro del sisma. «Durante il viaggio abbiamo visto la povera gente nelle loro capanne sulle montagne: già da un'occhiata superficiale si capiva che le loro abitazioni non poggiavano su delle solide fondamenta» spiega Jessica. «Non voglio immaginare in che situazione versino ora queste persone», aggiunge Konrad.
«Siamo altresì preoccupati per gli abitanti di Marrakech», continua Jessica. «Anche in città alcuni edifici non sembravano strutturalmente molto solidi e quindi temiamo che molte persone siano rimaste sepolte sotto le macerie».
Un viaggio, insomma, che si è trasformato in incubo. Ora i due giovani dovranno studiare bene i passi da fare nell'immediato futuro. «Siamo incerti su come comportarci», chiosa Jessica. «Oggi avremmo dovuto dirigerci verso la città, ma ora sarebbe troppo pericoloso. Probabilmente rimarremo al campeggio seguendo i consigli del Dipartimento federale degli Affari Esteri».