Il ritratto

Ecco chi è Susanne Wille

Cinquant'anni, originaria del canton Argovia, la nuova direttrice generale della SSR in passato è stata presentatrice del notiziario «10vor10» e ha lavorato per il programma «Rundschau» – Nel 2020 è quindi diventata responsabile della cultura di SRF
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Red. Online
25.05.2024 17:30

È la prima donna a guidare la SSR: stiamo parlando di Susanne Wille che oggi è stata eletta alla testa dell'azienda dall'Assemblea delle delegate e dei delegati. «È un momento davvero speciale. Sono felice della grande fiducia che è stata riposta in me», ha detto in conferenza stampa Wille. «Sono pronto a guidare la SSR verso il futuro insieme a una squadra forte».

Ma chi è Susanne Wille? A tracciarne un profilo ci hanno pensato Blick e RSI. Cresciuta a Villmergen, nel Canton Argovia, la nuova direttrice generale della SSR ha studiato giornalismo, storia e inglese alle università di Friburgo, Zurigo ed Edimburgo. Parallelamente agli studi, ha lavorato come assistente di volo per Swissair.

Wille muove i primi passi nel mondo del giornalismo nel 1999 quando inizia a lavorare come giornalista video per l’emittente televisiva regionale Tele M1. Nel 2021 passa quindi alla SRF dove, per dieci anni, presenta il notiziario 10vor10. Si trasferisce quindi al Parlamento federale come corrispondente e, dal 2013 lavora per il programma Rundschau oltre a presentare numerosi programmi speciali come le elezioni del Consiglio nazionale, del Consiglio degli Stati, del Consiglio federale e l’apertura del tunnel di base del San Gottardo. L'argoviese si dedica anche a una serie di reportage che la portano a viaggiare in Iran, Turchia, Russia, Brasile, India ed Europa sud-orientale. Nel 2017 torna quindi a 10vor10 ed entra a far parte del team del progetto news.

Accanto all'attività professionale, Wille studia poi strategia digitale e gestione del cambiamento alla Harvard Business School e al Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Alla fine di maggio 2020 subentra quindi all’allora responsabile della cultura di SRF, Stefan Charles. Nel nuovo ruolo è responsabile, tra le altre cose, della radio SRF2 Kultur, delle produzioni di fiction della SRF e dei programmi SRF Dok.

Per il suo lavoro, la 50.enne è stata premiata con il “Media Star Award” dall’Associazione Stampa di Zurigo e ha ricevuto il premio “Giornalista politico dell’anno” dalla rivista di settore “Schweizer Journalist” per tre volte di seguito, dal 2016 al 2018.

Nella vita privata, l’argoviese è sposata con il giornalista Franz Fischlin, che ha condotto il programma Tagesschau sulla SRF dal 2004 al 2022. Insieme hanno due figli e una figlia.

I punti di forza

Numerose sono le qualità su cui può contare Susanne Wille per cercare di condurre la nave SSR dalla tempesta che l'attende nel futuro prossimo, rappresentata soprattutto dall'iniziativa «200 franchi bastano!», verso acque più calme e, perché no, un porto sicuro. Innanzitutto la sua notorietà positiva in qualità di presentatrice di trasmissioni d'attualità della SRF quali 10vor10 e Rundschau costituiscono un atout non indifferente. Grazie alla sua attività giornalistica come corrispondente da Palazzo federale, inoltre la 50.enne argoviese conosce bene il funzionamento del Parlamento e i suoi attori chiave. Vista la sua formazione giornalistica e la lunga pratica in questo settore, non avrà poi nessun problema a rappresentare e difendere gli interessi della SSR sui vari media. Grazie alla sua lunga attività professionale Wille è altresì capace di rivolgersi in maniera convincente a un pubblico cittadino. Parallelamente, però, è in grado di toccare i cuori degli abitanti delle zone rurali essendo cresciuta a Villmergen. La sua immagine, legata indissolubilmente anche a quella del marito e dei tre figli, è inoltre quella di una donna con i piedi per terra.

Le debolezze

Riguardo alla capacità di Susanne Wille di condurre la SSR in acque più tranquille ci sono tuttavia anche dei punti interrogativi. Il primo: finora nel dibattito pubblico la 50.enne argoviese si è sempre trovata a vestire il ruolo di colei che fa le domande; la questione è ora capire se si dimostrerà altrettanto brava in quello di colei che deve invece rispondere alle domande incalzanti di media e opinione pubblica. Un altro interrogativo sollevato dal Blick riguarda la sua precisione maniacale. Sebbene essa sia in principio una qualità positiva e, infatti, in passato è stata più volte elogiata, potrebbe essere vista dai suoi colleghi come eccessiva e potrebbe quindi portare a frizioni. Altra domanda: Wille sarà in grado di gestire un'azienda di così grandi dimensioni. In qualità di capo di SRF Kultur, la donna gestiva circa trecento persone, ora dovrà coordinarne venti volte di più.

A Wille viene attribuito il successo di serie televisive quali Tschugger Davos 1917 anche se, a giusto dire, questi progetti sono stati avviati prima del suo mandato di responsabile della cultura alla SRF. Al contrario, Mindblow non è riuscito a soddisfare le aspettative. Al momento che ha assunto il ruolo di responsabile cultura SRF nel 2020, alla 50.enne argoviese è stato rimproverato di non avere grandi conoscenze cinematografiche. Il suo compito era tuttavia quello di farsi le giuste domande e di mettere le persone giuste al posto giusto: in questo non ha fallito. La riorganizzazione del settore avvenuta nel 2021, ad ogni modo, ha generato anche qualche malumore in quanto Wille ha creato nuovi livelli gerarchici e nuovi responsabili andando, a detta dei critici, a complicare ulteriormente l'organizzazione del settore.

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