Il caso

Le nuove banconote Svizzere? «Molti progetti sono poco attraenti»

Il numismatico Olivier Chaponnière boccia più della metà dei 12 bozzetti finalisti, in quanto privi di motivi identitari tipicamente elvetici
Ats
15.08.2025 11:15

I progetti di nuove banconote presentati mercoledì dalla Banca nazionale svizzera (BNS) per la gran parte non convincono: lo afferma il numismatico Olivier Chaponnière, che lamenta anche l'assenza di motivi identitari tipicamente elvetici.

«Più della metà delle serie sono poco attraenti in termini iconografici», sostiene l'esperto di monete e autore di opere di riferimento sulla numismatica della Confederazione in un'intervista trasmessa ieri sera dalla radio RTS. «In un'ottica di design può essere che sia moderno, ma non mi sono ritrovato come svizzero nella grande maggioranza di queste serie». Delle dodici presentate lo specialista ne salva due, per la precisione le ultime (gli elaborati K e L, seguendo l'elenco della BNS).

Certo, ci sono la natura, le pietre, i cristalli di roccia. «Ma fatico a immaginare che gli svizzeri possano identificarsi senza elementi che sono veramente propri del paese». Mancano dei personaggi: era già stato così con l'ultima serie, la prima dal 1956 che non aveva personalità reali, né personaggi allegorici, come Elvezia o Guglielmo Tell, che aveano caratterizzato i decenni precedenti. «Si potrebbe tornare a personalità che sono già comparse sulle banconote 40, 50 o 60 anni or sono, le più conosciute e le più rappresentative della Svizzera».

Che cosa dire - chiede il giornalista dell'emittente romanda - dell'idea del sondaggio? «È molto buona», risponde l'intervistato. Il fatto che la popolazione possa partecipare un po' alla scelta - la decisione finale verrà presa da specialisti - è «eccellente».

Ma perché questo grande interesse degli svizzeri per le banconote, è la prerogativa di un paese ricco? «No, è la prerogativa di una moneta che è la più forte del mondo, di un sistema monetario con un biglietto da 1000 franchi che è stato oggetto di un voto del Consiglio federale, per l'ultima serie: il governo ha deciso di mantenerlo perché è un immagine identitaria della forza della piazza finanziaria elvetica», risponde il 48enne. «Vedo che la banconota da 1000 viene riproposta anche nella nuova serie, è una cosa eccellente per il paese».

I colori rimangono uguali a quelli dei biglietti attuali, non sarebbe stato meglio cambiare? «No, per nulla, si tratta di una logica di sicurezza per il consumatore», dice il cofondatore dell'azienda numismatica ginevrina Chaponnière & Firmenich. «È una continuità intelligente da parte della BNS».

Sul tema delle nuove banconote - il vincitore del concorso con il tema «La Svizzera, varietà in rilievo» sarà reso noto nel 2026 e l'entrata in circolazione è previsa al più presto all'inizio degli anni 2030 - interviene oggi anche la grafica zurighese Manuela Pfrunder, che nel novembre 2005 aveva ottenuto il secondo premio in occasione di un analogo concorso di idee, per un progetto poi scelto in sede finale dalla BNS: i biglietti oggi in circolazione sono quelli da lei ideati.

«Una banconota deve essere neutra e allo stesso tempo trasmettere un messaggio chiaro», spiega la professionista in dichiarazioni riportate dal Tages-Anzeiger. «Il motivo deve essere accattivante, ma anche comunicare il tema in modo chiaro, identificabile e interessante». Inoltre, deve essere riconoscibile come parte di una serie.

Un buon esempio, a suo avviso, è l'elaborato G. Si basa su motivi circolari sul lato anteriore, come un globo terrestre o una turbina. «Trovo che sia una bella realizzazione», osserva. «Sul retro ci sono immagini che rispecchiano la Svizzera, come un'urna elettorale o uno sciatore alpinista».

Importante, nella progettazione di una serie, è che il maggior numero possibile di persone vi si riconosca. «L'obiettivo è che la popolazione sia orgogliosa delle banconote», afferma. Per questo è positivo che la BNS sottoponga i progetti al voto popolare, stimolando così il dibattito su come la Svizzera debba essere rappresentata.

La specialista chiarisce tuttavia un punto: i progetti delle banconote possono subire notevoli modifiche dopo il concorso. Quelle da lei disegnate - all'epoca sul tema «Svizzera aperta al mondo» - mostrano sul recto mani in diverse posizioni, che non erano però raffigurate nel progetto presentato al concorso. «Il team della BNS desiderava come elemento principale qualcosa che non fosse un ritratto, ma che fosse comunque incisivo come un ritratto», ricorda la designer. «Ogni banconota raffigura una mano, ma ogni mano mostra qualcosa di diverso. Le mani simboleggiano il fare e l'agire», conclude.