Il caso

MoonSwatch, facciamo il punto

Le code, gli esemplari rivenduti online, le polemiche – La parola all'azienda: «Non sono orologi in edizione limitata!»
Marcello Pelizzari
30.03.2022 20:00

Code. Lunghe, lunghissime. Per un orologio. Può sembrare una fesseria, soprattutto di questi tempi. Eppure, è successo. E val la pena tornarci sopra. Parliamo, lo avrete intuito, delle file fuori dai negozi del marchio Swatch. A Lugano, nelle altre città svizzere, in Italia e più o meno in tutto il mondo.

In alcuni casi, la maggior parte invero, c’è chi si è premurato arrivando ore e ore prima e, di riflesso, organizzando un mini-camping davanti alla vetrina. In altri, addirittura, la situazione è degenerata a tal punto che si è reso necessario l’intervento di agenti di sicurezza o polizia.

Tutto, ribadiamo, per comprare il nuovo e ambito MoonSwatch. Un oggetto prodotto in collaborazione con Omega, marchio che appartiene proprio a Swatch. Un orologio, ancora, immaginato come «raro» sebbene non lo sia. Prima di metterlo in commercio, infatti, l’azienda di Bienne aveva chiarito che – per il lancio – non avrebbe organizzato anche una vendita online. Lo farà, semmai, nelle prossime settimane. L’obiettivo, va da sé, era attirare attenzione, fare in modo che se ne parlasse. Soprattutto sui social. Spoiler: ha funzionato.

Quella volta sulla Luna

Gli appassionati, d’altronde, mai si sarebbero fatti scappare un momento così significativo. Troppo ghiotta l’occasione di mettere le mani su una riedizione dello storico Speedmaster Moonwatch a prezzi popolari (250 franchi).

Lo Speedmaster di Omega venne ribattezzato Moonwatch poiché fu indossato dagli astronauti dell’Apollo 11. La missione, cioè, che nel 1969 portò per la prima volta degli uomini sulla luna. I modelli «originali» possono costare, indicativamente, dai 5 ai 50 mila franchi. Una fucilata.

Quelli messi in vendita sabato, per contro, erano undici modelli differenti. Dedicati ai vari corpi celesti del sistema solare. La collaborazione fra Omega e Swatch, leggiamo nelle note ufficiali, è stata decisa per celebrare i 65 anni dello Speedmaster.

Per ora niente e-shop

«Il lancio della collezione MoonSwatch è stato un successo incredibile, che ha superato tutte le nostre attese» ha commentato, da noi contattata, Swatch. «Siamo onorati di tutto ciò, a partire dall’entusiasmo straordinario che ha suscitato il lancio».

In Svizzera, gli orologi sono stati messi in vendita in quattordici negozi Swatch selezionati. Lo stesso, par di capire, succederà per i prossimi esemplari a disposizione. «La collezione, in effetti, al momento non è disponibile sul nostro e-shop» ha ribadito l’azienda riguardo alla possibilità, un domani, di poter acquistare un MoonSwatch via Internet.

La rivendita online

A far discutere, detto delle code chilometriche, è un altro aspetto. Secondario ma nemmeno troppo: la cosiddetta rivendita. Swatch, anche per evitare soprusi, nelle prime ore di sabato aveva chiarito che ogni cliente avrebbe potuto acquistare solo un esemplare. Diversi appassionati, tuttavia, hanno invaso le varie piattaforme specializzate – fra cui Chrono24 – mettendo in vendita l’orologio appena comprato. Che ne pensa l’azienda? «Dal momento in cui un cliente acquista uno dei nostri orologi, beh, è libero di rivenderlo alle condizioni che preferisce». E ancora: «Ci teniamo a ribadire che la collezione MoonSwatch non è un’edizione limitata. Da parte nostra, facciamo e faremo del nostro meglio per rispondere alla forte domanda. Nella speranza che tutti i fan della collaborazione fra Omega e Swatch potranno presto acquistare uno dei nostri esemplari».

Tutto molto bello, o quasi. Ma quanti MoonSwatch ha venduto per ora Swatch? «Conformemente alle direttive del gruppo – ha chiosato l’azienda – non forniamo indicazioni circa le nostre vendite».

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