Clima

Fa (troppo) caldo, lo dimostrano le foto dallo spazio

L'ESA ha diffuso le immagini scattate il 18 giugno da un nuovo strumento che promette di essere «un punto di svolta» per «guidare una risposta al cambiamento climatico» – Intanto in Svizzera è in arrivo un’altra ondata di caldo
© ESA
Jenny Covelli
10.07.2022 18:59

Una palla di fuoco rossa. Ecco come appare l'Europa occidentale vista dallo spazio. È stata la stessa Agenzia spaziale europea (ESA) a diffondere le immagini negli scorsi giorni. «Con temperature dell'aria superiori di 10°C rispetto alla media del periodo in alcune parte di Europa, Stati Uniti e Asia, il mese di giugno 2022 ha segnato un record». Caldo estremo, dunque. Tanto che «il timore è che queste ondate di caldo di inizio stagione siano un assaggio di quella che potrebbe presto diventare la norma, mentre il cambiamento climatico continua a prendere piede».

E le immagini di Milano, Parigi e Praga dimostrano che in città «il calore si dissipa più lentamente creando "isole di calore urbane" che rendono la vita di tutti i giorni ancora più faticosa». Queste si verificano infatti quando la copertura naturale del suolo, come la vegetazione, viene sostituita da dense concentrazioni di pavimentazione, edifici e altre superfici che assorbono e trattengono il calore. Lo sappiamo bene, verrebbe da dire, soprattutto negli ultimi giorni. A renderlo ancora più evidente è tutto quel rosso emerso grazie alle rilevazioni dello strumento installato sulla Stazione Spaziale Internazionale che ha scattato la fotografia delle recenti temperature estreme della superficie terrestre.

© ESA
© ESA

Alla ricerca di «una risposta al cambiamento climatico»

Sebbene queste immagini non siano per nulla di consolazione per chi soffre il caldo, consentono di raccogliere informazioni utili in futuro per mitigare gli effetti delle ondate di caldo, grazie a una più efficiente pianificazione e gestione delle risorse idriche.

L'ESA spiega che lo strumento, chiamato ECOSTRESS, è di proprietà del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ed è importante perché sta aiutando nello sviluppo del nuovo satellite Copernicus Sentinel che realizzerà la missione Land Surface Temperature Monitoring (LSTM). ECOSTRESS mostra uno dei volti dell'intensa collaborazione fra ESA e NASA per «guidare una risposta al cambiamento climatico». Resa possibile dall'accordo quadro firmato di recente dalle due agenzie spaziali per un partenariato strategico nella scienza del sistema terrestre.

Misurazioni importanti

Per diversi giorni consecutivi, a metà giugno, molte città europee hanno sopportato temperature dell'aria superiori ai 40°C. Ma l'Europa non è stata la sola. Tokyo ha registrato temperature dell'aria superiori a 35°C per cinque giorni consecutivi, rendendolo il peggior periodo di caldo registrato a giugno da quando sono iniziate le registrazioni nel 1875. Negli Stati Uniti, nella prima metà del mese, quasi un terzo della popolazione era stato destinatario di un'allerta caldo.

© ESA
© ESA

La temperatura dell'aria, quella diffusa durante le previsioni meteo giornaliere per intenderci, misura quanto è calda l'aria sopra il suolo. La temperatura della superficie terrestre, invece, è una misura di quanto verrebbe percepita la superficie al tatto. Gli scienziati monitorano la temperatura della superficie terrestre perché il calore che si innalza dal suolo influenza i modelli meteorologici e climatici. Queste misurazioni sono particolarmente importanti anche per gli agricoltori che valutano di quanta acqua necessitano le loro colture e per gli urbanisti che cercano, ad esempio, di migliorare le strategie di mitigazione del calore.

Verso un futuro più sostenibile

Ecco perché ECOSTRESS è così importante. La missione Land Surface Temperature Monitoring fornirà «misurazioni sistematiche della temperatura della superficie terrestre», promettendo di essere «un punto di svolta» per aiutare le autorità ad affrontare il grave problema delle isole di calore urbane e monitorare i microclimi delle città, ma anche per «gli urbanisti e gli agricoltori» affinché la produzione agricola diventi «più sostenibile con l'aumento della carenza di acqua». Più «crop for the drop» (più raccolto per goccia d'acqua impiegata), con una gestione migliore dell'acqua quale chiave per la sostenibilità.

© NASA
© NASA

In Svizzera è in arrivo la canicola

Restiamo in tema, perché di buone notizie sul fronte meteorologico non ce ne sono. È infatti in arrivo in Svizzera (e in altri Paesi europei) un'ondata di caldo la cui portata non è ancora chiara. Perché le temperature potrebbero oscillare sui 30 gradi, in linea con una «normale» canicola, oppure superare anche di molto i 35°C. «Dopo il temporaneo afflusso di aria più umida e leggermente più fresca da sudest nella giornata di domani - scrive MeteoSvizzera -, a partire da martedì il tempo delle nostre regioni tornerà a essere interessato dall’anticiclone. Tuttavia, non si tratterà più dell’anticiclone delle Azzorre che ha interessato le Alpi negli ultimi giorni, provocando temperature estive senza estremi di caldo, ma di un anticiclone di origine subtropicale pieno di aria calda che gradualmente si estenderà verso la regione alpina».

Le temperature aumenteranno gradualmente. A partire da giovedì 14 i valori minimi non scenderanno più sotto i 20 °C, mentre le massime raggiungeranno i 32-33 °C, con valori forse anche più elevati verso il prossimo fine settimana. La massa d’aria diventerà anche più umida, originando una sensazione di afa piuttosto marcata. L’ondata di caldo sarà duratura: per una decina di giorni almeno non sono previsti cambiamenti sostanziali.

In questo articolo: