Faccia a faccia Putin-Zelensky, dopo Ginevra e Budapest spunta l'ipotesi Vienna

Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky «sono nella fase» dell'organizzazione del loro bilaterale. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista radiofonica concessa nella notte a The Mark Levin Show, ribadendo: «Per ora penso che sia meglio se si incontrano senza di me». Poi, ha aggiunto il presidente americano in riferimento a un possibile trilaterale, «se necessario, andrò». «Stanno lavorando per organizzarlo», ha aggiunto. «Le uccisioni devono finire».
Nella serata di ieri, il presidente americano ha avuto un colloquio telefonico con il premier ungherese Viktor Orban, dopo aver incontrato alla Casa Bianca il presidente ucraino Zelensky e i leader europei, per conoscere il motivo per cui Budapest stia bloccando i negoziati di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Trump avrebbe esortato Orban a togliere ogni ostacolo all'adesione dell'Ucraina all'Unione europea, secondo Bloomberg, che cita fonti a conoscenza del dossier. Alla richiesta di Trump, il premier ungherese ha risposto pubblicamente su Facebook. «L'adesione dell'Ucraina all'Unione europea non offre alcuna garanzia di sicurezza», ha scritto. «Pertanto, collegare l'adesione alle garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso».
Durante la telefonata, l'Ungheria ha espresso la sua disponibilità a ospitare futuri negoziati tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Budapest.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leawitt, ha confermato che i preparativi per l’atteso summit procedono e che entrambi i presidenti hanno accettato la proposta di Trump di sedersi uno di fronte all’altro.
Nel frattempo, anche l'Austria, oltre alla Svizzera, si offre per ospitare il possibile incontro. Lo ha annunciato il cancelliere Christian Stocker ricordando «la lunga tradizione» di Vienna, che ospita anche numerose organizzazioni internazionali come AIEA, OPEC e OSCE. «Se i negoziati si terranno a Vienna, contatteremo la corte penale internazionale (che ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti del presidente russo, ndr) per chiarire la questione» e «permettere al presidente Putin di parteciparvi», ha aggiunto Stocker in una dichiarazione ai media.
Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha intanto dichiarato che discutere di garanzie di sicurezza in Ucraina senza la Russia è una strada che non porta da nessuna parte. «Non possiamo accettare – ha detto Lavrov in una conferenza stampa a Mosca – che ora si proponga di risolvere le questioni di sicurezza, di sicurezza collettiva, senza la Russia. Non funzionerà. Abbiamo già spiegato più volte che la Russia non esagera i propri interessi, ma i nostri legittimi interessi li garantiremo fermamente e rigorosamente». Il capo della diplomazia di Mosca si è detto «sicuro che in Occidente, e soprattutto negli Stati Uniti, comprendano perfettamente che discutere seriamente di questioni di sicurezza senza la Russia è un'utopia, è una strada verso il nulla». Lavrov ha anche affermato che la Russia vede finora dall'Unione europea solo un'aggressiva escalation della situazione e goffi tentativi di cambiare la posizione del presidente americano Donald Trump sulla soluzione ucraina.