«Facciamo crescere Giornico in sinergia con tutta la valle»

«Far partire un nuovo Comune significa iniziare quasi da zero, affrontando ogni giorno nuove sfide, tra le quali alcune sorprese. Ma è proprio questo che rende il lavoro estremamente stimolante ed arricchente». Stefano Imelli, classe 1981, esponente del Centro, direttore delle scuole Medie di Acquarossa e timoniere di Bodio dal 2016, è diventato il sindaco del nuovo Comune aggregato di Giornico (nato dall’unione con Bodio), dopo essere stato eletto lo scorso 6 aprile con 684 preferenze. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare come sono stati questi primi mesi di lavoro, quali siano i progetti sul tavolo e le sinergie in campo nel neonato Ente locale. Il quale, lo ricordiamo, ha sede a Bodio e il moltiplicatore al 95%.
«Le sfide sono tante»
Primi mesi che sono stati «molto intensi e impegnativi, sia in termini di energia sia di tempo», spiega Imelli. «Non l’avrei mai pensato prima dell’aggregazione, ma il passaggio da un Comune di meno di mille abitanti ad una nuova realtà con quasi duemila abitanti e un ruolo strategico nella regione, ci proietta su un nuovo “livello istituzionale”. E questo lo si percepisce anche nei rapporti con il Cantone, la Confederazione, l’economia e tutti i partner che lavorano con noi». In ogni caso, per il nostro interlocutore, «l’elemento più bello rimane il contatto e il confronto positivo con la gente, che è il cardine e il motore del nostro agire come sindaci». Uno slancio per affrontare al meglio le diverse sfide, «e sono tante in effetti», che si prospettano per Giornico. «La prima, come per tutti i Comuni aggregati, è creare l’assetto istituzionale e giuridico del nuovo Ente locale. Nei prossimi mesi il Legislativo sarà infatti chiamato a discutere e approvare i regolamenti base del Comune. In parallelo bisognerà stabilire le priorità degli investimenti che già i due ex Comuni avevano previsto e discusso nel percorso aggregativo, alcuni dei quali già avviati».
Si vuole costruire
Anche perché i progetti sul tavolo del nuovo Ente locale non mancano: «Abbiamo diversi lavori interessanti, alcuni frutto di collaborazioni tra pubblico e privato, che stanno maturando. Questi spaziano dalla zona industriale, penso ad esempio all’importante investimento di AET per la riorganizzazione in tutto il comparto sud, fino alla valorizzazione del patrimonio artistico e storico di Giornico». A breve inoltre, aggiunge Imelli, inizierà l’edificazione di un importante centro commerciale a Bodio su terreno comunale, «che sarà un punto di riferimento per tutta la regione e per la nostra popolazione in primis». Nel cassetto dell’Ente locale ci sono poi anche dei progetti strategici «che hanno l’obiettivo di ricreare attrattività residenziale nel nostro Comune, ampliando servizi e accoglienza. Ed è su quelli che ci focalizzeremo nei prossimi anni».
«Siamo complementari»
Ma non mancano nemmeno le idee per valorizzare il territorio lavorando sulle sinergie con gli altri Enti locali della Valle. «La collaborazione è ottima e c’è una bella intesa tra noi sindaci, soprattutto dalla rinascita alcuni anni fa dell’Associazione Comuni di Leventina. La nostra idea è quella di essere complementari su diversi temi che portano vantaggio all’intera regione». Ad esempio, pensando al turismo, «Giornico può ben completare l’offerta invernale ed estiva dei Comuni che hanno gli impianti di risalita: in caso di brutto tempo o assenza di neve, scolaresche e visitatori da noi trovano sempre qualcosa da scoprire per una o due giornate». E anche dal punto di vista dell’industria e dell’economia c’è buona intesa, rileva Imelli: «Quando un imprenditore, per diverse ragioni, non può installarsi in uno dei nostri Comuni ci interfacciamo e cerchiamo una soluzione in Valle. Il comparto nord della nostra zona industriale è ripartito grazie proprio a questa collaborazione». Un’unione profonda che ha sempre contraddistinto la Leventina, come aveva spiegato al CdT lo storico Fabrizio Viscontini. Il quale aveva persino ventilato l’idea di ulteriori aggregazioni fino ad arrivare a un Comune unico per tutta la Valle. «Personalmente, non ho mai nascosto che l’aggregazione tra Bodio e Giornico è un primo passo, ma lo scenario a 10-20 anni è quello di un’ulteriore unione all’interno del distretto. Me ne rendo soprattutto conto durante gli incontri dell’Associazione dove affrontiamo grandi tematiche che solo uniti possiamo portare avanti per avere una voce che venga ascoltata fuori dai nostri confini comunali».