Friedrich Merz è il nuovo cancelliere tedesco

(In aggiornamento) Friedrich Merz è il nuovo cancelliere tedesco. Alla seconda consultazione in poche ore, il Bundestag ha infine eletto il 69.enne con 325 voti a favore, 289 contrari, un'astensione e tre voti nulli. Per raggiungere la maggioranza e diventare cancelliere ne erano necessari 316. Merz ha accettato l'elezione, accolta con un forte applauso della sua maggioranza. Il cancelliere uscente Olaf Scholz è stato il primo a congratularsi. Anche i leader di Alternative für Deutschland si sono congratulati con quello dell'Unione, che ha stretto le mani di tutti i parlamentari in fila per salutarlo. Dopo la votazione, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha nominato il leader della CDU cancelliere, al castello di Bellevue di Berlino, davanti alla stampa.
Merz ha infine prestato giurato nel Parlamento tedesco come decimo cancelliere della Repubblica federale. Il leader della CDU, cattolico, ha aggiunto alle parole di rito la formula religiosa «con l'aiuto di Dio», che Olaf Scholz non aveva pronunciato.
Il primo voto
La nuova coalizione composta da CDU/CSU e SPD dispone di 328 voti in Parlamento. Eppure, nel primo turno andato in scena questa mattina, il leader della CDU non era riuscito – a sorpresa – ad andare oltre i 310 voti, incagliandosi a sei lunghezze dalla maggioranza. Una prima assoluta nella storia della Repubblica federale, che mai aveva visto un cancelliere designato fallire le elezioni dopo la vittoria nelle elezioni federali e il successo dei negoziati di coalizione.
Un inizio in salita
Nonostante il successo finale, l'inciampo mattutino costringe Merz a un inizio in salita. In vista della conferma, il 69.enne aveva già programmato viaggi a Parigi, Varsavia, Kiev, Washington, con l'obiettivo di rafforzare le alleanze chiave e affermare la Germania come una solida forza in un'Europa – dall'ascesa di Trump negli USA – sempre più isolata.
L'insuccesso nel primo voto, propiziato da un gruppo di 18 (a causa dello scrutinio segreto) anonimi dissidenti, mostra invece l'esistenza di crepe nella coalizione CDU/CSU con la SPD: la prima sfida sarà dunque sorpassare la sfiducia reciproca.