Futuro Ospedale regionale, i tempi si allungano di 4 anni

L’investimento per la sua edificazione rimane quello stimato in 380 milioni, ma i tempi di costruzione dell’Ospedale regionale di Bellinzona e Valli alla Saleggina - sempre ammesso che l’ubicazione rimanga quella designata - si spostano in là di 4 anni rispetto al 2031 previsto per la prima tappa. Questo il succo delle risposte che il Consiglio di Stato ha dato ai quesiti contenuti in due interrogazioni presentate il mese di dicembre dello scorso anno dai granconsiglieri Paolo Caroni (Il Centro), rispettivamente Giovanni Berardi (Il Centro) e Sem Genini (Lega). Il ritardo, peraltro già ampiamente annunciato negli scorsi mesi è da ricondurre al fatto che, in seguito ad approfondimenti eseguiti dal Dipartimento del territorio, i terreni che si estendono su di una superficie di circa 100 mila metri quadrati acquistati dall’Esercito e sui quali è prevista l’edificazione del nosocomio, progettato dagli studi di architettura Arnaboldi e Gaggini, dovranno essere compensati con una superficie analoga che da edificabile dovrà essere tramutata a verde.
Compenso, costi ancora ignoti
Un’operazione, che in termini tecnici si chiama dezonamento, i cui costi il Consiglio di Stato non è al momento in grado di quantificare: «Il costo potrà essere valutato solo al momento in cui saranno note l’esigenza effettiva di compenso e le superfici prese in considerazione a tal scopo», si legge nelle risposte ai due citati atti parlamentari. Precisando che i costi del compenso dovranno rientrare nell’insieme di quelli previsti per l’intera operazione, il Governo rammenta che «il costo principale è quello dell’edificazione. In base alle valutazioni attuali, tenuto anche conto delle caratteristiche del progetto vincitore del concorso di progettazione, l’Ente Ospedaliero cantonale (promotore del progetto, ndr.) stima l’investimento relativo alla realizzazione del nuovo ospedale in circa 380 milioni di franchi». Nessuna indicazione viene fornita nemmeno su quali sedimi, da individuare nell’intero territorio cantonale, saranno dezonati. «Al momento è prematuro formulare ipotesi al riguardo».
Documenti da attualizzare
Ripercorrendo la procedura di selezione del terreno per l’edificazione dell’Ospedale regionale, il Consiglio di Stato rammenta che dalle valutazioni effettuate «è scaturito il sito di Bellinzona/Giubiasco, zona Saleggi, quale comparto con il punteggio più alto». Ad ogni buon conto occorrono nuovi approfondimenti della documentazione elaborata oltre 10 anni fa dall’Ente ospedaliero. «EOC, Città di Bellinzona e Dipartimento del territorio hanno convenuto che per determinare il comparto adatto e svolgere una procedura di modifica degli strumenti pianificatori (Piano direttore cantonale e Piano di utilizzazione) non ci si possa basare sulla documentazione elaborata da EOC nel 2014, ma occorre disporre di una documentazione aggiornata che affronti ed attualizzi tutti i temi rilevanti ed i criteri di valutazione. Questo esercizio è stato avviato ed è tuttora in corso», risponde il Governo ad una precisa domanda contenuta nell’interrogazione di Berardi. Oltre a quello della Saleggina, si ricorda ancora, allora erano stati presi in esame altri sette potenziali siti tra i quali, per restare nel Sopraceneri, il comprensorio dei cantieri AlpTransit a Camorino e la Zona di Castione. Spostandoci nel Sottoceneri, altre potenziali ubicazioni erano state individuate nel piano di Agno, nella zona Povrò a Lugano/Breganzona, il comparto del Monteceneri a Rivera, e l’area del portale della galleria Vedeggio-Cassarate a Vezia.
Piani, progetto e cantiere
Nel caso in cui dovesse essere confermata la scelta della Saleggina, il Governo ritiene plausibile che la nuova struttura sanitaria per il Bellinzonese e Valli - dotato di 240 posti letto disposti su cinque piani, di otto sale operatorie ed anche di un ospedale pediatrico - possa entrare in esercizio nel 2035. Quindi con quattro anni di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente. Il termine del 2035 indicato dal Governo risulta da una stima di 3 anni per la pianificazione, 3 per la progettazione e 4 per la fase di cantiere.