Scuola

«Genitori, consultate l'agenda scolastica in anticipo»

Il Consiglio della Conferenza Cantonale dei Genitori scrive alle famiglie e invita a visionare integralmente le oltre 170 pagine del diario della discordia in modo da «farsi un'idea critica dei contenuti, e valutare se e quali argomenti discutere» in casa
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
27.08.2023 16:47

Nella discussione sulla nuova agenda scolastica e le sue due illustrazioni sul tema dell’identità di genere si inserisce anche il Consiglio della Conferenza Cantonale dei Genitori. Che, oggi, ha inviato una mail a Assemblee e Comitati genitori delle scuole elementari e medie e ai genitori iscritti alla newsletter. Il messaggio? «L’agenda della Svizzera italiana 2023-24 può essere già visionata integralmente sul sito https://scuolalab.edu.ti.ch/ di modo che ciascuno può farsi una idea critica propria dei contenuti, e valutare se e quali argomenti discutere in famiglia».

La Conferenza Cantonale dei Genitori (CCG), per il momento, ha deciso di non entrare nel merito del dibattito. Ma, considerato che alcuni Comuni stanno decidendo di non consegnare l’agenda ai propri allievi di quinta elementare, altri di consegnarla direttamente ai genitori rimettendo a loro la decisione di consegnarla ai figli («i quali plausibilmente ne condivideranno i contenuti con i compagni a scuola…»), mentre i rimanenti Comuni stanno decidendo di consegnare l’agenda scolastica direttamente agli allievi di quinta elementare, come d’abitudine, una comunicazione era necessaria. Proprio per la «situazione disomogenea tra Comuni» e «dato che l’argomento interessa nel complesso circa 18.000 allievi».

La polemica, lo ricordiamo, è legata al tema dell’identità di genere affrontato in due illustrazioni contenute nel diario. I critici sostengono che il messaggio sia fuorviante, se non del tutto sbagliato, e che bisognerebbe affrontare il tema in maniera seria, approfondita e coordinata. Senza servirsi, appunto, dell’agenda scolastica. «I contenuti dell’agenda sono stati elaborati da un gruppo di lavoro che ha coinvolto il DECS, il DSS e gli esperti dell’associazione Radix – ha dal canto suo spiegato la direttrice del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport, Marina Carobbio Guscetti –. L’identità di genere è un tema che il mondo della scuola deve affrontare. Un tema affrontato con delicatezza nell’agenda scolastica, così come quello dei pregiudizi e del rispetto. Oggi i docenti sono preparati all’ascolto di varie problematiche e se sorgono domande da parte degli allievi e delle loro famiglie, hanno anche una rete di esperti a loro disposizione». La consigliera di Stato ha pure ribadito la sua completa apertura al dialogo con tutti gli attori coinvolti.