Gulenisti sotto pressione anche in Svizzera

BERNA - L'ambasciata di Turchia a Berna ha lanciato oggi un avvertimento nei confronti dei turchi che vivono in Svizzera e sono vicini al movimento che fa capo all'imam Fethullah Gülen: devono attendersi conseguenze giudiziarie. Questa organizzazione viene infatti considerata terrorista da Ankara.
Sappiamo che ci sono istituzioni e persone vicine al movimento, ha affermato alla radio romanda RTS Volkan Karagöz, rappresentante della sede diplomatica. "Non vediamo problemi per i cittadini che non hanno legami con questa organizzazione terroristica. Se ne hanno, tutto sarà fatto secondo le regole dello Stato di diritto", ha aggiunto.
Gli affiliati al movimento fondato da Gülen - accusato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan di essere la mente del colpo di Stato fallito lo scorso weekend - sono sotto pressione in Turchia.
La diaspora turca in Svizzera è composta da circa 100'000 persone. Interrogato sulle restrizioni di viaggio per i turchi che intendessero recarsi nel loro Paese di origine, Karagöz ha risposto che "lo stato di urgenza non è diretto contro il popolo turco. Ci sono alcune restrizioni, ma nessun divieto di viaggio, poiché la libertà di movimento è un diritto fondamentale e non ci sono regole che impediscano ai cittadini di andare all'estero o tornare in Turchia".
Cancellati oltre 10.000 passaporti
Dopo il fallito golpe, la Turchia ha cancellato i passaporti di 10.856 persone. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Efkan Ala.