I carburanti cambiano nome, ma in Ticino non si sa nulla

La benzina verde sarà identificata con la lettera E, il diesel con la B, il metano con la CNG e il gpl si chiamerà LPG - Renato Gazzola del TCS: "La Svizzera per ora non applica la normativa, attende l'esito dell'esperienza"
Andrea Colandrea
12.10.2018 14:31

LUGANO - Cambiano le definizioni dei carburanti su scala europea, ma per ora i responsabili delle singole stazioni di servizio, in Ticino, non ne sanno nulla. La benzina, da oggi, sarà identificata con la lettera E (etichetta di forma circolare), il diesel o gasolio, con la B (etichetta di forma quadrata), il metano con la sigla CNG e il gpl sarà definito LPG (ed avranno etichetta a forma di rombo). "Per ora la Svizzera ha deciso di attendere l'applicazione della novità all'estero", spiega il portavoce del TCS Renato Gazzola. Non si prospetta dunque alcun cambiamento nel breve termine.

Da un "giro" di stazioni di servizio ticinesi del CdT Online, la constatazione è che almeno per ora a Sud delle Alpi la direttiva non sia nota. Non che per l'utente, soprattutto svizzero o italiano (per restare alla nostra realtà  territoriale), cambi qualcosa di sostanziale, bene inteso. Ma la nuova direttiva europea - la EN 16942 - ha l'obiettivo di armonizzare le definizioni dei carburanti uniformando, appunto, la comunicazione a livello europeo.

Oltre che nei 28 Stati membri la nuova normativa viene accolta nelle nazioni dello SEE, lo Spazio economico europea - Norvegia, Liechtenstein e Islanda. Altre nazioni (sulla carta), sono la Svizzera, appunto, la Serbia, la Macedonia e la Turchia. Nella pratica, si presume che a partire da qualche giorno o settimana, le stazioni di erogazione dei carburanti un po' ovunque in Europa, in ottemperanza a queste disposizioni, saranno tenute ad affiancare alle "vecchie" etichette, quelle nuove con la terminologia aggiornata: sia sulle colonne esterne delle stazioni di servizio, sia sulle pompe. La nuova regola vale anche per i manuali dei costruttori dei veicoli (a quattro e due ruote) e sui tappi dei carburanti dei mezzi in circolazione a partire dal 12 ottobre. Non sussiste alcun obbligo di modifica per i veicoli già in circolazione prima di questa data. Le regole sono regole.

Intanto, Renato Gazzola, portavoce del TCS della Svizzera di lingua italiana, ci dà la sua spiegazione: "Per ora, questa nuova etichettatura non sarà adottata dalla Svizzera. Infatti l'Unione petrolifera svizzera ha deciso di attendere i risultati delle esperienze che si faranno negli Stati dell'UE prima di introdurre eventualmente questa nuova etichettatura, che il nostro Paese non è comunque tenuto ad adottare". Qual è la ragione di questa decisione? Gazzola: "In Svizzera si vendono meno tipi di carburante rispetto all'Europa e quindi il bisogno di questa nuova modalità di definire i carburanti da noi non è indispensabile". È chiaro, conclude il nostro interlocutore, che "per gli svizzeri che si recano all'estero, non cambierà nulla perché, alla colonna dovrebbero trovare (ma il condizionale è d'obbligo), anche la vecchia indicazione".

La percentuale di componenti bio

Accanto alle lettere verrà indicato anche un numero, che rappresenta il contenuto di componenti bio. E5 significa che l'alcol etanolo presente nella benzina verde è pari al 5%, E10 al 10%, mentre E85 del'85%. Per il diesel si utilizza la lettera B accanto alla quale il numero indica la percentuale di biodiesel presente: B7 significa gasolio con biodiesel al 7%, B10 al 10% , B100 indica invece il gasolio di puro biodiesel. I carburanti gassosi saranno così indicati: H2 (idrogeno), CNG (metano per auto), LPG (Gpl) e LNG (metano liquido).

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