Airolo

I formaggi ticinesi sul tetto del mondo: «Un bene prezioso da apprezzare e sostenere»

Celebrati al caseificio del Gottardo i migliori prodotti caseari premiati in vari concorsi nazionali e internazionali — Presenti all'evento anche diverse autorità
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Red. Bellinzona
23.11.2025 15:45

Una pioggia di medaglie e tanta, tantissima soddisfazione: il 2025 è stato davvero un anno da incorniciare per il formaggio ticinese che si è presentato a importanti concorsi nazionali ed internazionali dedicati al mondo lattiero caseario, riscuotendo un enorme successo. Per onorare il prezioso lavoro di casari, pastori, cantinieri e di tutti gli attori che hanno portato sulle tavole dei consumatori i prodotti d’eccellenza, si è tenuta nella giornata di sabato al Caseificio dimostrativo del Gottardo di Airolo, una premiazione straordinaria. Un’occasione speciale - come si legge in una nota diffusa dagli organizzatori - per celebrare «impegno, dedizione, sapere, passione e capacità innovativa, nonché la tradizione che contraddistingue i produttori ticinesi, da sempre alla ricerca della perfezione e della qualità» che si ritrovano in una delle maggiori eccellenze del nostro territorio «la quale merita di essere conosciuta e apprezzata dai consumatori».

Promozione delle eccellenze

All’evento erano presenti anche numerose autorità: il consigliere nazionale Alex Farinelli in veste di presidente della Società ticinese di economia alpestre (STEA), il direttore della Divisione dell’economia Stefano Rizzi, il sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg e Omar Pedrini presidente dell’Unione contadini ticinesi (UTC). Sono intervenuti anche Jürg Dräyer, CEO della Cetra Alimentari SA, Alessandro Corti, direttore del Caseificio del Gottardo e Bruno Schiavuzzi, portavoce e coordinatore del progetto di sviluppo regionale «Eccellenze alpestri» volto ad incrementare le azioni di promozione basate su tre pilastri fondamentali: ecologico, turistico e tecnico.

Concorsi nazionali ed internazionali

La premiazione si è tenuta di fronte ad un numeroso pubblico: una sessantina le persone presenti che hanno potuto condividere l’emozione di chi ha ricevuto gli ambiti riconoscimenti, consapevoli del duro lavoro di ricerca, di sviluppo e di produzione che si nasconde dietro ogni forma. Le medaglie sono state infatti un omaggio a chi ha saputo portare il formaggio ticinese sul tetto del mondo: casari, boggesi, patriziati e affinatori che hanno ricevuto le diverse onorificenze raccolte nei concorsi nazionali e internazionali. Tra questi il «World Cheese Awards» che vede a concorso 5.244 qualità di formaggio provenienti da 46 Paesi differenti, di cui quasi mille (985) svizzeri, giudicati da 265 esperti internazionali. Il «Mondial du fromage» che premia invece i migliori prodotti su 1.900 formaggi a concorso provenienti da una cinquantina di nazioni, sottoposti al giudizio di 325 esperti. Infine il «Festival Terroir Suisse Courtemelon», che prevede il concorso di mille formaggi provenienti da 350 produttori svizzeri.

Una pioggia di medaglie

Diverse le creazioni casearie ticinesi premiate, così come gli alpi che le producono. Una ventina le medaglie conquistate nelle varie selezioni nazionali e internazionali: otto bronzi, cinque argenti, cinque ori - di cui uno classificatosi ottavo su 1.900 formaggi a concorso - e un «super oro». Ecco qui di seguito la tabella con i risultati.

«Sosteniamo il settore»

«In un momento estremamente difficile per il mercato svizzero del formaggio, è importantissimo potersi distinguere e i prodotti caseari ticinesi lo hanno fatto egregiamente», evidenzia ancora il comunicato. Il premio non è infatti solo un «label» (etichetta, n.d.r.) da applicare sul proprio prodotto o un diploma da mettere in bella vista, ma è una conferma della qualità del lavoro. «È il prestigio che suscita emozione, è il coronamento del duro lavoro». Lo scopo dell’evento è stato infatti anche comunicare questo valore aggiunto ai consumatori, raccontandolo e spiegandolo, affinché ci si possa rendere conto del valore intrinseco del prodotto ticinese, con l’invito a sostenere questo importante settore, scegliendo e consumando i formaggi nostrani.

Valorizzazione a 360 gradi

Gli aspetti importanti, infatti, sono molteplici. «Sia esso formaggio di montagna, formaggio fresco o formaggio d’alpe ticinese DOP, il prodotto rappresenta anche tutta una serie di attività parallele che permettono di mantenere i nostri pascoli, i nostri sentieri e le nostre Alpi attrattive sia da un punto di vista alimentare che paesaggistico e turistico». Un lavoro che viene svolto a favore del territorio e di cui il formaggio è l’ambasciatore «capace di attirare escursionisti, curiosi, appassionati e buongustai sulle vie degli alpeggi e sulle tavole di grotti e ristoranti, così come il consumatore verso un acquisto consapevole a sostegno dell’intera filiera». Un concetto sottolineato, appunto, durante la premiazione, dove è stato ribadito quanto sia fondamentale sostenere il mondo caseario affinché un bene tanto prezioso possa continuare ad essere apprezzato e gustato. «Il consumatore, il ristoratore, l’albergheria così come la grande distribuzione sono invitati ad onorare i nostri formaggi, a promuovere l’acquisto di qualità e a sostenere questo importante tassello dell’economia ticinese».