Circolazione

«I veicoli delle associazioni vengano esentati dall’imposta»

Con un’iniziativa parlamentare, il Centro chiede di non far pagare la tassa per i veicoli destinati al trasporto dei membri di associazioni sportive, scoutistiche, ricreative o degli enti di pubblica utilità - Agustoni: «Onere significativo»
© CdT/Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
20.09.2025 06:00

Il Centro torna alla carica su quello che è ormai diventato uno dei suoi cavalli di battaglia: l’imposta di circolazione. Dopo il lungo iter dell’iniziativa popolare votata dal popolo nel 2022. E dopo aver riesumato la seconda iniziativa popolare sul tema, ora il partito mira ad esentare da tale imposta – totalmente o parzialmente – anche i veicoli destinati al trasporto dei membri di associazioni sportive, scoutistiche, ricreative, nonché quelli utilizzati da altri enti di pubblica utilità come, ad esempio, le case per anziani. Un’iniziativa parlamentare del capogruppo Maurizio Agustoni è infatti stata depositata proprio in queste ore.

Rivedere la base

Come viene spiegato nell’atto parlamentare, già oggi la Legge sulle imposte e tasse di circolazione dei veicoli a motore prevede che il Consiglio di Stato possa esentare da tale balzello enti pubblici o di associazioni senza scopo di lucro destinati a servizi di pubblica utilità come la polizia, l’autoambulanza, i pompieri o il soccorso stradale. Tuttavia, in una decisione della Camera di diritto tributario del Tribunale d’appello dell’8 ottobre 2024 è stato chiarito che non è possibile genericamente estendere tale esenzione a tutti gli enti di pubblica utilità. Secondo il tribunale, infatti, «niente lascia supporre una volontà del legislatore di esentare dalle imposte di circolazione ogni veicolo a motore destinato genericamente a scopi di “pubblica utilità” che vadano oltre i servizi di salvataggio, di pronto soccorso e di polizia del fuoco». Tanto è vero che, come riportato nell’atto parlamentare, la stessa Camera di diritto tributario ha «confermato la decisione della Sezione della circolazione che aveva negato l’esonero dalla tassa dei circolazione di un veicolo destinato esclusivamente al trasporto degli ospiti di una casa anziani gestita da una fondazione senza scopo di lucro».

Motivo per cui, concretamente, l’iniziativa del Centro mira a estendere l’interpretazione della Legge, esplicitando «la volontà del legislatore nel senso di un’esenzione dalle imposte di circolazione di tutti i veicoli di enti e associazioni senza scopo di lucro destinati a servizi di pubblica utilità». Rimuovendo dunque dalla legge la limitazione ai soli veicoli desinati a «servizi di salvataggio, di pronto soccorso e di polizia del fuoco». Così facendo, va da sé, verrebbero esentati – si legge sempre nel testo che accompagna l’iniziativa – «i veicoli destinati al trasporto dei membri di associazioni sportive, scoutistiche, ricreative (per esempio associazioni di anziani, eccetera), nonché quelli utilizzati da altri enti di pubblica utilità, quali per esempio le case per anziani».

Un riconoscimento

Esentare del tutto o in parte questa categoria di veicoli dal pagamento dell’imposta di circolazione ha anche una valenza simbolica, spiega l’iniziativista. «È un modo di riconoscere a enti o associazioni di pubblica utilità l’importante ruolo che svolgono per la società, per i nostri giovani e i nostri anziani». Per Agustoni, inoltre, molto spesso si tratta di veicoli pesanti, come quelli utilizzati per il trasporto di persone. «Di conseguenza, l’imposta di circolazione è elevata e si fa sentire sui bilanci delle associazioni senza scopo di lucro. Sarebbe dunque meglio liberare questi oneri in favore delle attività che svolgono».

Correlati
Il Centro torna alla carica sull’imposta di circolazione
La proposta avanzata dal partito in Commissione della Gestione: un controprogetto che riduca di tre milioni all’anno l’importo del balzello in cambio del ritiro dell’iniziativa - Il presidente Fiorenzo Dadò: «Altrimenti siamo pronti a dare la parola direttamente ai cittadini»