Il «caso» Summer Jamboree finisce sul tavolo del Municipio

Il Summer Jamboree on the lake andato in scena a Lugano dal 9 al 12 giugno è piaciuto. Molto. Ma intorno all'evento Rock’n’Roll retrò è scoppiata la polemica. Il festival South Side Rumble di Melide, manifestazione dello stesso genere in scena dal 2014, è infatti stato cancellato. «L'Ente turistico ha voluto copiare un evento che esisteva già in Ticino - aveva dichiarato al CdT Mino Tunesi, vicepresidente del South Side Rumble -, mettendo loro a disposizione un capitale ingente da investire, mentre noi siamo stati sostenuti il primo anno con 2 mila franchi, il secondo con 1000 e il terzo ci è stato detto che non c’erano soldi». Il direttore di Lugano Region Massimo Boni, dal canto suo, aveva spiegato: «Noi ci siamo offerti di supportare il South Side Rumble, ma l'organizzazione ha scelto di cancellare l’evento». Ora la vicenda è finita sul tavolo del Municipio, con un'interpellanza di Luca Campana e Paolo Beltraminelli.
Il consiglieri comunali de Il Centro sottopongono all'Esecutivo cittadino cinque quesiti. In particolare, vogliono sapere dal Municipio se fosse al corrente della sovrapposizione delle manifestazioni e se non ritenga «che una manifestazione pubblica dovrebbe evitare di fare concorrenza a una iniziativa privata, consolidata ed esistente da anni». «Come mai gli organizzatori del South Side Rumble - si legge ancora nell'interpellanza - non sono stati coinvolti e si è invece scelto di “acquistare” un prodotto a scatola chiusa in Italia (Jamboree è un festival di Senigallia)?». Campana e Beltraminelli puntano poi ai numeri: vogliono sapere quale cifra è stata investita per l’organizzazione del Summer Jamboree (sia la quota di Lugano Region sia il contributo finanziario e di altro tipo della Città di Lugano), ma anche se la Città intenda intervenire nei confronti «dell'evidente danno creato agli organizzatori del South Side Rumble».