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«Dobbiamo rifletterci. È un nuovo sviluppo», ha dichiarato alla CNN il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Ma cercare di farci pressione è del tutto inutile» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:09
22:09
Berlino non pubblicherà più i dettagli sulle armi che fornisce a Kiev
Friedrich Merz è pronto ad aumentare il sostegno a Kiev e, sotto la sua guida, la Germania non pubblicherà più i dettagli sui sistemi di armi che rifornisce all'Ucraina. Lo riferiscono i media tedeschi.
"Quella di oggi è stata la maggiore iniziativa diplomatica degli ultimi mesi se non degli ultimi anni, per mettere fine alla guerra in Ucraina", ha detto al Tagesthemen il cancelliere, che oggi è stato a Kiev.
"Noi daremo sostegno all'Ucraina al punto che avrà la chance di continuare a difendersi da questa aggressione", ha continuato, spiegando che sia immaginabile che il governo finanzi l'Ucraina in modo che sia in grado di produrre più armi proprie.
Il neocancelliere non ha chiarito se consegnerà i Taurus, sempre negati da Scholz in passato, ma ha spiegato che in futuro Berlino non renderà più pubblici i dettagli dei sistemi di armi che fornirà agli ucraini. "La Russia ha iniziato questa guerra e la Russia deve dare un segnale chiaro di volerla chiudere", ha concluso.
19:38
19:38
Il Cremlino: «Valuteremo la proposta cessate il fuoco in Ucraina»
Il Cremlino afferma che «valuterà» la proposta di cessate il fuoco in Ucraina. Lo riferisce la tv di Stato russa.
In particolare, il Cremlino afferma che «rifletterà» sulla proposta di cessate il fuoco per l'Ucraina avanzata dagli alleati occidentali di Kiev, affermando al contempo che è «inutile» «fare pressione su Mosca», secondo quanto riferiscono i media statali.
«Dobbiamo rifletterci. È un nuovo sviluppo», ha dichiarato alla CNN il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Ma cercare di farci pressione è del tutto inutile», ha precisato.
16:36
16:36
Cremlino: «Putin è aperto al dialogo, ma l'Europa è aggressiva»
«Stiamo ricevendo molte dichiarazioni contraddittorie dall'Europa. Sono in gran parte di natura conflittuale, piuttosto che orientate a tentativi di rilanciare le nostre relazioni». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parlando con i giornalisti dopo la riunione a Kiev del gruppo dei volenterosi, che ha chiesto a Mosca una tregua di 30 giorni in Ucraina. Lo riportano le agenzie russe.
Putin, ha aggiunto Peskov, ha ripetutamente detto di essere aperto a contatti con i leader stranieri. Allo stesso tempo il portavoce ha avvertito che «è molto difficile isolare la Russia, che rappresenta una parte molto ampia del mondo».
«Indubbiamente gli europei si sono innervositi per quanto accaduto a Mosca il 9 maggio. Gli europei sono irritati da questa importante concentrazione internazionale attorno al Giorno della Vittoria, da quell'orgoglio per la vittoria sul nazismo. Questa è l'ideologia condivisa dai paesi rappresentati in Piazza Rossa. Questo continua a infastidire gli europei», ha dichiarato Peskov, riferendosi alla partecipazione di leader stranieri alla parata del 9 maggio.
16:29
16:29
Zelensky: «Trump è d'accordo con il nostro piano d'azione in 4 punti»
«Al termine dell'incontro abbiamo parlato tutti insieme con il presidente Trump e abbiamo concordato la nostra visione comune». Lo fa sapere Volodymyr Zelensky delineando un piano d'azione in 4 punti.
Per prima cosa la Russia deve accettare il cessate il fuoco incondizionato per 30 giorni. Poi deve proseguire il rafforzamento delle forze di difesa dell'Ucraina (un elemento chiave delle garanzie di sicurezza dovrebbe essere anche il contingente di supporto).
Se la Russia rifiuta si dovranno applicare sanzioni più severe al settore energetico e bancario. Infine continuerà il lavoro sull'uso efficace dei beni russi congelati.
15:50
15:50
Zelensky: «I raid russi al fronte continuano, è una tregua falsa»
«Putin ha creato una falsa tregua solo per il tempo della parata del 9 maggio. Perché falsa? Gli attacchi al fronte continuano. E gli assalti russi sono in corso. Non hanno smesso di usare bombe aeree contro le nostre posizioni al fronte e le comunità di confine. Ma non ci sono stati allarmi aerei, il che dimostra ancora una volta che quando Mosca vuole può fermarsi e non uccidere».
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del punto stampa con i leader europei a Kiev.
15:45
15:45
Xi è rientrato a Pechino dopo la visita di Stato in Russia
Il presidente cinese Xi Jinping è rientrato a Pechino dopo aver concluso la sua visita di Stato in Russia e aver partecipato alle celebrazioni per gli 80 anni della vittoria dell'Unione Sovietica nella Grande guerra patriottica contro la Germania nazista.
Con l'aereo di Xi, ha riferito il network statale Cctv, hanno viaggiato anche Cai Qi, componente del Comitato permanente del Politburo e direttore dell'Ufficio generale del Comitato centrale del Partito comunista, e Wang Yi, il capo della diplomazia mandarina, nonché il resto della delegazione cinese.
14:22
14:22
Macron, Starmer, Merz e Tusk in visita a Kiev
Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz sono arrivati stamattina a Kiev, dove si sono riuniti con il premier polacco Donald Tusk per una visita congiunta al leader ucraino Volodymyr Zelensky.
«Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura», hanno affermato i quattro leader europei in una dichiarazione congiunta prima della visita a Kiev.
«Siamo pronti a sostenere i colloqui di pace il prima possibile, a discutere l'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo di pace completo», hanno aggiunto. «Vogliamo essere chiari: lo spargimento di sangue deve cessare, la Russia deve fermare la sua invasione illegale e l'Ucraina deve poter prosperare come nazione sicura, protetta e sovrana all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale per le generazioni future».
I quattro leader hanno aggiunto che «continueremo ad aumentare il nostro sostegno all'Ucraina. Finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla macchina da guerra russa».
In un'intervista rilasciata sabato al canale di notizie ABC, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che le forniture di armi dagli alleati dell'Ucraina devono finire prima che la Russia accetti un cessate il fuoco. Una tregua sarebbe altrimenti un «vantaggio per l'Ucraina» in un momento in cui «le truppe russe stanno avanzando (...) con una certa sicurezza» sul fronte, ha detto Peskov, aggiungendo che l'Ucraina «non è pronta per negoziati immediati».
È la prima volta che i leader delle quattro nazioni europee effettuano una visita congiunta in Ucraina. A più di tre anni dall'invasione russa, questa dimostrazione di unità europea di valore simbolico, arriva il giorno dopo che il presidente Vladimir Putin ha assunto un tono di sfida durante una parata a Mosca per celebrare gli 80 anni dalla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
A Kiev, il quartetto ha tenuto un incontro virtuale insieme a Zelensky e ad altri leader della «Coalizione dei volenterosi», i paesi occidentali, principalmente europei, pronti a fornire «garanzie di sicurezza» all'Ucraina.
Il ministro degli esteri Andrii Sybiha ha fatto sapere su X che «a seguito della riunione della Coalizione dei volenterosi a Kiev, tutti e cinque i leader hanno avuto una proficua conversazione telefonica con il presidente degli USA incentrata sugli sforzi di pace».
Alla guida di questa coalizione, i cui contorni non sono ancora chiari, ci sono il presidente francese e il primo ministro britannico, che negli ultimi mesi si sono già incontrati a Parigi e a Londra.
Il presidente americano Donald Trump aveva proposto nei giorni scorsi un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni come passo per porre fine al conflitto. Egli ha esortato Mosca ad accettare la tregua minacciando ulteriori sanzioni, ma il presidente russo Vladimir Putin finora ha opposto resistenza.
Per contro, ha affermato Sybiha, «l'Ucraina e tutti i suoi alleati sono pronti a un cessate il fuoco totale e incondizionato su terra, aria e mare per almeno 30 giorni a partire già da lunedì. Se la Russia acconsentirà e sarà garantito un monitoraggio efficace, un cessate il fuoco duraturo e misure volte a rafforzare la fiducia potranno aprire la strada a negoziati di pace».
14:09
14:09
Cina: Xi chiude la visita di Stato in Russia
Il presidente cinese Xi Jinping è ripartito da Mosca dopo aver effettuato una visita di Stato in Russia e aver partecipato alle celebrazioni per l'80esimo anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica contro la Germania nazista. Lo riferiscono i media statali di Pechino.
14:08
14:08
Corea del Nord: «Non esiteremo a usare la forza se gli USA provocano Mosca»
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assicurato che non esiterà a utilizzare la forza militare del paese eremita «se gli Stati Uniti e i suoi stati vassalli cercheranno di organizzare» un altro attacco contro la Russia.
«Se si permette loro di continuare a non mascherare le loro azioni militari contro il territorio della potenza nucleare, i burattini ucraini diventeranno naturalmente abbastanza sfacciati da compiere tentativi ancora più oltraggiosi e audaci, e le truppe di Seul, che sono i più fedeli lacchè degli Stati Uniti, diventeranno allo stesso modo sempre più sconsiderate», ha affermato Kim nel resoconto della KCNA.
Kim, durante la sua visita all'ambasciata russa a Pyongyang fatta ieri per gli 80 anni della sconfitta della Germania nazista da parte dell'URSS nella Seconda guerra mondiale ha affermato che l'invio di truppe nordcoreane in Russia a supporto della guerra contro l'Ucraina è «giustificabile», definendolo un esercizio di diritti sovrani ai sensi di un trattato di mutua difesa con Mosca, ha precisato il dispaccio della KCNA diffuso oggi.
Citando il trattato di mutua difesa firmato lo scorso anno con la Russia, Kim ha detto di aver impartito l'ordine di inviare le sue truppe per «liberare» la regione del fronte di Kursk, essendo determinato a rispettarlo fedelmente.
«Il nostro coinvolgimento nella guerra è giustificabile, e questo rientra nei nostri diritti sovrani», ha dichiarato Kim nel discorso di congratulazioni, definendo «eroi» le truppe nordcoreane impegnate in combattimento contro l'Ucraina.
Il mese scorso la Corea del Nord ha ammesso per la prima volta di aver inviato truppe per sostenere Mosca contro Kiev. L'agenzia di spionaggio di Seul ha affermato che il Nord ha dispiegato finora circa 15.000 soldati, stimando oltre 4'700 perdite, tra cui circa 600 morti.
Il nuovo trattato di partenariato e sicurezza, siglato tra le due nazioni a giugno del 2024, prevede la fornitura di assistenza militare «senza indugio» qualora una delle parti subisca un attacco. La Russia ha celebrato venerdì a Mosca l'80/mo anniversario del Giorno della Vittoria con una parata militare, alla quale hanno partecipato leader stranieri, tra cui il presidente cinese Xi Jinping. Ci si aspettava che Kim fosse invitato alle celebrazioni, ma non si è recato a Mosca. Secondo l'intelligence sudcoreana, il diniego sarebbe da collegare a motivi di sicurezza e logistici.
13:39
13:39
Kiev: «Pronti alla tregua da lunedì»
«L'Ucraina e tutti i suoi alleati sono pronti a un cessate il fuoco totale e incondizionato su terra, aria e mare per almeno 30 giorni a partire già da lunedì. Se la Russia acconsentirà e sarà garantito un monitoraggio efficace, un cessate il fuoco duraturo e misure volte a rafforzare la fiducia potranno aprire la strada a negoziati di pace». Lo afferma il ministro degli esteri ucraino Andrii Sybiha.
13:37
13:37
Kiev, durante il vertice telefonata con Trump
«A seguito della riunione della Coalizione dei volenterosi a Kiev, tutti e cinque i leader hanno avuto una proficua conversazione telefonica con il presidente degli USA incentrata sugli sforzi di pace». Lo fa sapere su X il ministro degli esteri ucraino Andrii Sybiha.
11:22
11:22
Macron sollecita colloqui diretti tra Mosca e Kiev
In un'intervista rilasciata ai canali francesi TF1 e LCI, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto «colloqui diretti» tra Ucraina e Russia nel contesto del cessate il fuoco di 30 giorni richiesto a Mosca da europei, americani e Ucraina.
Se si arrivasse a una tregua di 30 giorni, «avvieremo colloqui diretti tra Ucraina e Russia. Siamo pronti ad aiutare», ha dichiarato il presidente francese nell'intervista condotta sul treno che dalla Polonia lo portava a Kiev, dove si trova in visita insieme al premier britannico Keir Starmer, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al premier polacco Donald Tusk. Se Mosca non accetterà il cessate il fuoco, «ci saranno ulteriori sanzioni», che saranno «molto più dure», ha avvertito Macron.
Anche Merz, che insieme ai colleghi parteciperà a Kiev a un vertice dei volenterosi con il presidente ucraino Volodymyr Zelenzky, ha proposto un inasprimento delle sanzioni contro la Russia se il presidente Vladimir Putin rifiuterà il cessate il fuoco.
«Se il presidente Putin non sarà d'accordo con una tregua - ha detto Merz in un'intervista alla Bild - ci sarà un duro inasprimento delle sanzioni e l'enorme sostegno all'Ucraina proseguirà, sia politicamente sia finanziariamente e militarmente».
Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha replicato ai media russi che «siamo abituati alle sanzioni, sappiamo già come fare e come evitare ridurre i loro effetti».
11:06
11:06
Macron sollecita colloqui diretti tra Mosca e Kiev
In un'intervista rilasciata ai canali francesi TF1 e LCI, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto «colloqui diretti» tra Ucraina e Russia nel contesto del cessate il fuoco di 30 giorni richiesto a Mosca da europei, americani e Ucraina.
Se si arrivasse a una tregua di 30 giorni, «avvieremo colloqui diretti tra Ucraina e Russia. Siamo pronti ad aiutare», ha dichiarato il presidente francese nell'intervista condotta sul treno che dalla Polonia lo portava a Kiev, dove si trova in visita insieme al premier britannico Keir Starmer, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al premier polacco Donald Tusk.
Se Mosca non accetterà il cessate il fuoco, «ci saranno ulteriori sanzioni», che saranno «molto più dure», ha avvertito Macron.
Anche Merz, a Kiev per il vertice dei volenterosi con il presidente ucraino Volodymyr Zelenzky, ha proposto un inasprimento delle sanzioni contro la Russia se il presidente Vladimir Putin rifiuterà il cessate il fuoco.
08:00
08:00
Il punto alle 8.00
Il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, sono arrivati a Kiev dove si riuniranno con il premier polacco, Donald Tusk, per una visita congiunta al leader ucraino, Volodymyr Zelensky.
Intanto l'Iran si prepara a consegnare alla Russia lanciatori Fath-360 per missili balistici a corto raggio che, secondo gli Stati Uniti, Teheran aveva già inviato a Mosca l'anno scorso per essere utilizzati contro l'Ucraina: lo scrive l'agenzia di stampa Reuters, che cita due funzionari della sicurezza occidentali e un funzionario regionale. Con una gittata di 120 km, i Fath-360 fornirebbero alle forze armate di Mosca una nuova arma da usare contro le truppe ucraine in prima linea, gli obiettivi militari nelle vicinanze e i centri abitati vicino al confine con la Russia, secondo gli analisti.