Manno

«Il fiume passava in mezzo alla casa, tra le gambe del pianoforte»

La testimonianza del musicista e artista Silvan Zingg, che si è ritrovato con gli strumenti musicali e le tele completamente coperti da acqua e fango
© Silvan Zingg
08.09.2022 14:36

«Avevo il fiume che passava proprio in mezzo alla casa, tra le gambe del pianoforte». A pronunciare queste parole è il musicista Silvan Zingg, residente a Manno. Per alcuni suoi concittadini quello odierno è stato un duro risveglio. Nel comune malcantonese, infatti, l’alluvione notturna ha provocato danni di non poca rilevanza. La Polizia cantonale ha comunicato la presenza di diversi disagi relativi alle precipitazioni. Si sono registrati alcuni allagamenti e franamenti che hanno portato alla chiusura di strade e all'evacuazione di persone. Che sono state portate alla Sala Aragonite di Manno, dove ora si sta tenendo una riunione di crisi con Polizia, Pompieri, Protezione civile e le autorità locali. «Diverse ditte della zona sono state danneggiate», ha annunciato al nostro giornale il sindaco Giorgio Rossi prima di congedarsi. E poi c’è l’acqua che – con i detriti – è arrivata sul piano, causando anche importanti disagi al traffico.

Non ci sono feriti, ma danni ingenti alle strutture, tra queste proprio la casa di Silvan Zingg. Il musicista e artista, di buonora ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto della propria cantina, in cui si vedono molti strumenti musicali e attrezzatura varia sommersi dall’acqua. Nel parcheggio davanti alla sua abitazione molte auto sono completamente circondate dal fango.

Il Corriere del Ticino ha contattato Zingg, queste le sue parole: «Le foto di Facebook sono nulla confronto alla realtà. Sono tornato ieri sera e mi sono trovato davanti questo scenario apocalittico. Avevo il fiume che passava proprio in mezzo alla casa, tra le gambe del pianoforte. Gli strumenti galleggiano ancora adesso nell’acqua. Inoltre, i quadri di mia produzione, passione sbocciata da un anno, sono ormai inzuppati di fango e sporcizia, penso di non poterli recuperare. È tutto un grande casino, una situazione tragica».

Zingg, arrivato ieri notte nella sua dimora, ha prontamente avvisato i pompieri, sopraggiunti sul luogo questa mattina e tutt’ora all’opera per cercare di ripristinare la caotica situazione: «Stanno lavorando bene, sono giovani e mi stanno dando una grossa mano. Il lavoro sarà lungo e difficile».

Non è però la prima volta che avvenimenti del genere si verificano nel comune di Manno: «È successo anche un mese fa, ma in misura minore. Abito qui da più di 50 anni, a situazioni simili siamo quasi abituati, ma questa volta è diverso. Mai vista una cosa del genere. Il Comune ha iniziato mesi fa dei lavori nel bosco ma mi pare che più mettano mano e più peggiora la situazione, l’acqua sembra arrivare con più facilità».

Il musicista si dice un po’ sotto shock, anche perché il legame affettivo è forte: «Una cosa mai vista. Inoltre, questa casa l’ho costruita con mio padre due anni fa, è venuto a mancare a gennaio e per questo sono ancora più legato alla struttura, vederla in questo stato fa male».

Zingg, amareggiato non risparmia critiche alle autorità: «Noi del vicinato abbiamo più volte reclamato alle autorità questa precaria situazione, speriamo che Comune e Cantone si adoperino una volta per tutte. È sempre così: prima che le istituzioni intervengano deve capitare un mezzo disastro. L’importante, comunque, è che le persone stiano bene, quelle non si possono rimpiazzare, gli strumenti sì» ha concluso.

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