Il Giro d'Italia sale verso... Carì

«E se il Giro d’Italia arrivasse a Carì?», titolavamo un pezzo online dell’8 dicembre 2024. Ebbene, a quasi un anno di distanza si può affermare che la risposta alla domanda al 95% dovrebbe essere «sì». La seconda corsa ciclistica a tappe al mondo nel 2026 potrebbe decidersi sulle strade leventinesi. Quella che allora sembrava solo un’idea - nata sotto la spinta dell’ex ciclista e politico Rocco Cattaneo e di un gruppo di affezionati della località turistica sopra Faido - sarebbe sul punto di concretizzarsi. Stando al sito specializzato cyclingpro.net e a «LuinoNotizie», che negli scorsi giorni hanno fornito alcune indiscrezioni riguardo all’appuntamento «rosa», nella seconda o terza settimana (quindi a metà/fine maggio) il Giro dovrebbe sbarcare in Ticino.
Castellanza, il lago, la montagna
La tappa partirebbe da Castellanza, Comune in provincia di Varese. «Da lì il Giro dovrebbe far rotta verso nord e toccare la sponda orientale del lago Verbano, per andare poi ad attraversare la Valcuvia e la Val Veddasca: nel menu ci sarebbero le ascese al Passo del Cuvignone e al Passo della Forcora (a Maccagno; n.d.r.)», si legge online. Fatta la discesa la carovana raggiungerà il nostro cantone per arrivare, appunto, a Carì. Con i suoi 22 tornanti l’ascesa alla località medioleventinese ricorda quella mitica all’Alpe d’Huez del Tour de France, che ogni volta attira decine di migliaia di appassionati di ciclismo. Dopo il 2016 (vittoria del colombiano Darwin Atapuma) ed il 2024 (con il dominio del corridore del team UAE Adam Yates, il quale si aggiudicò pure la classifica generale) al Tour de Suisse, insomma, la stazione turistica posta a 1.650 metri di altitudine parrebbe destinata ad accogliere di nuovo i migliori ciclisti del pianeta. Non resta che attendere la presentazione ufficiale del Giro 2026 che avverrà nelle prossime settimane. La corsa, si sa già, partirà dalla Bulgaria.


