«Il Pardo attira turisti nei nostri negozi: anche molti attori famosi»
Il Festival del Film di Locarno, oltre a essere un importantissimo palcoscenico artistico, rappresenta anche un momento di forte rilancio per la città e porta giornate cariche di entusiasmo per tutte le piccole attività commerciali. Abbiamo passeggiato nelle caratteristiche stradine del nucleo storico di Locarno lasciandoci conquistare dall’aria di festa – e di Festival – che si incontra a ogni passo. Partendo proprio dalle vetrine, arredate con cura da moltissimi oggetti, fiori, nastri, stoffe, peluche, tutti a tema Pardo.
Anche noi non abbiamo saputo resistere al richiamo di queste vetrate ruggenti. E così siamo andati a scambiare due chiacchiere con alcuni commercianti di Locarno per domandare loro come stanno vivendo la calda atmosfera del Festival e quali siano i loro ricordi più belli legati a questo periodo.
Franca, titolare della storica pasticceria Marnin, il Festival lo porta nel cuore insieme a tantissimi altri bei momenti: «Lo seguo da sempre, sono cresciuta con il Festival. Prima come spettatrice, poi come persona operativa e ho quindi un legame molto stretto con questo evento». Con il Festival la città si trasforma per dieci giorni, ci dice Franca, «come Cenerentola». Qualcosa di magico. «Si respira un’aria internazionale, si può incontrare il mondo. Ed è anche un’opportunità molto importante per i nostri giovani». Il ricordo più bello? «Quando venne ospite nella nostra pasticceria Nanni Moretti per tutto il periodo del Festival».
Anche per Fausto della libreria Sogni di carta è un momento pieno di vitalità, dove è possibile incontrare vecchi amici, «peccato che dura solo quei pochi giorni». Anche per la città e per noi commercianti è un bene, spiega, ci porta un po’ di lavoro in più. Fausto ci ha raccontato anche di quando, da bambino, andava con la mamma a vedere i film del Festival al Grand Hotel, «mi aveva portato a vedere Roma città aperta» sulle panchine del parco «erano scomode per me, ma i ricordi che conservo sono unici».
Incontrare Roberto Benigni per strada a Locarno, dopo un acquazzone, vederlo ballare tra le pozzanghere e divertirsi a spruzzare in giro l’acqua? Una volta era possibile. Ce lo ha raccontato Zoltan, proprietario di un’oreficeria del centro storico. «Sono quasi cinquant’anni che seguo il Festival, anche se un tempo era un po’ diverso», ci spiega, le star del cinema giravano liberamente per la città. «Una volta ero nello stesso ristorante con Benigni. C’era anche Sandra Bullock». Erano altri tempi, racconta con una venatura di nostalgia. «Oggi è tutto più formalizzato» mentre prima le celebrità andavano in giro e incontravano la gente di Locarno. «Il Festival lo seguo ancora ma un po’ meno rispetto a prima», ci confida.
L’energia di Maria Agata, titolare di un salone da parrucchiera, è contagiosa. E la vetrina del suo negozio parla per lei: «Ci tengo tantissimo, la preparo ogni anno e la curo molto» ci racconta. E poi i colori del Pardo, giallo e nero, una vera passione per Maria Agata: «Mi piacciono, li uso per decorare tutto il negozio e mi vesto anche io così». Un’energia che si sente anche in giro, tra la gente. «È bello vedere ritornare le persone dopo un anno», da tutta la Svizzera, «mi piace sentire Locarno viva e mi piace il Festival che dà importanza alla nostra città. Ci dà l’impressione di essere in mezzo ai VIP». Un appuntamento che, ci confida, non salterebbe per nulla al mondo: «Non lo manco mai, infatti non vado mai via in vacanza in questo periodo».
Un momento carico di energia positiva per tutti quindi, non solo per la bellezza del cinema ma anche per tutti coloro che animano la città e le sue vie in questo periodo festivaliero.