La recensione

Il parkour estremo con spada laser e blaster di «Star Wars Jedi: Survivor»

È disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X – Il gioco è completamente tradotto in italiano e ha un PEGI 12+
Paolo Paglianti
21.05.2023 20:04

Ormai, le storie della «galassia lontana, lontana» sono numerose come le stelle. Tra serie TV, fumetti, videogame, romanzi e naturalmente film su grande schermo, abbiamo imparato a conoscere tantissime sfaccettature dell’immaginario di Star Wars, ben al di là della famiglia Skywalker. Alcune storie sono un po’ «meh», come – parere personale di chi vi sta scrivendo – l’Episodio VIII decisamente un po’ fuori fuoco, o l’appannato protagonista di Book of Boba Fett. Altre sono esperienze da non perdere, come la serie TV Andor o Rogue One. Nel nostro schedario di Star Wars, alla voce «cosa non perdersi», sicuramente c’è anche il videogame Star Wars Jedi: Survivor.

Survivor è il seguito di Star Wars Jedi: Fallen Order, di cui vi abbiamo già parlato in toni entusiastici. Nella cronologia di Guerre Stellari, siamo tra Episodio III, quando l’Impero prende il controllo della Galassia, e il risorgimento di Episodio IV. Per capirci, gli eventi del gioco sono più o meno contemporanei alle serie TV Andor e Obi-Wan.

Il trailer di Star Wars Jedi: Survivor, in cui ritroveremoCal Kestis e il suo simpaticissimo robot BD-1.

Il protagonista è sempre Cal Kestis, ex-apprendista Padawan e ora Jedi full optional. È uno dei pochi a essere sfuggito alla purga imperiale che avete visto alla fine di Episodio III, con il suo malefico Ordine 66 che ha trasformato gli Stormtrooper nell’insensibile e spietato braccio armato dell’Imperatore. Qualche tempo dopo gli eventi di Fallen Order, ritroviamo Cal Kestis che si lancia in un fulminante parkour tra i tetti dei grattacieli di Coruscant, a caccia di un Senatore corrotto e sempre in lotta con l’Impero. Il livello di Coruscant è il «tutorial» del gioco, che vi insegna o vi ricorda (a seconda se avete giocato o meno il precedente episodio) il sistema di controllo e le regole grammaticali di questo gioco.

Per farla breve, Survivor è essenzialmente Tomb Raider con le spade laser. Vedrete il vostro alter ego in cui scorre potente la Forza da dietro le spalle, e passerete il vostro tempo a esplorare nuovi livelli e a combattere i nemici della Repubblica. Proprio come in Fallen Order, ogni nuovo pianeta che incontrerete sul vostro cammino racchiude un livello tutto da esplorare, pieno di segreti da scoprire e nemici da abbattere. Sebbene sia un seguito, però, Survivor migliora il proprio predecessore e aggiunge qualche più che apprezzabile novità.

Prima di tutto, finalmente potrete usare una mappa leggibile: quella del predecessore assomigliava a un nodo gordiano ed era comprensibile quanto le ricette del nostro dottore. Ora sarà molto più facile capire dove andare e quali punti della mappa sono ancora oscurati perché inesplorati. Inoltre, esistono moltissime più «scorciatoie» che potete aprire per poter tornare indietro e riesplorare i livelli – tornare sui propri passi e esplorare più a fondo i livelli già visti è una prelibatezza di Star Wars Jedi, ma in Fallen Order era un procedimento a volte scomodo e tortuoso. Qua una volta completato un livello, avrete a disposizione una comoda quantità di «funicolari» che vi permettono di muovervi molto velocemente.

Arrivano anche nuovi stili di combattimento: potrete usare la spada laser singola, come Luke Skywalker; quella doppia tipo alabarda, resa celebre da Darth Maul in Episodio I. Quella con guardia, pesante e potente ma lenta, di Kylo Ren. Oppure gli stile che preferiamo, ovvero spada laser e blaster (siamo sicuri che Obi-Wan avrebbe qualcosa da ridire sull’uso di armi così goffe e erratiche) o l’elegante duetto con doppia spada laser, una per mano.

Lo spassoso trailer di Survivor in cui Luke Skywalker insegna a Cal come combattere, e scopre con amarezza che ora si possono usare due spade laser. Ah, comoda la vita dei giovani d’oggi!

Le novità includono anche nuovi «poteri» che potrete sbloccare procedendo con la storia, che includono un grappino alla «Spider-Man» e un balzo in avanti, utilissimi per arrivare in punti dei livelli già visitati prima inaccessibili, e che premiano il ritornare sui propri passi. Tra parentesi, il parkour di Survivor riesce a rimanere sempre in equilibrio e non diventare mai ostico. Non desidererete una terza mano per premere combinazioni assurdi di tasti sul joypad, anche se il gioco diventa a tratti impegnativo sia in alcuni punti della mappa che in alcuni scontri con i boss di fine livello.

Anche la storia è molto sfiziosa. Spoileriamo il minimo sindacale, dicendovi che sì, bisogna combattere l’Impero – ci mancherebbe! – ma che si aggiunge una terza fazione, quella dei Predoni, a cui dovrete rovinare il sonno e la vita a colpi di spada laser. La trama vi porterà a contatto con i miti (e non solo) dell’Alta Repubblica, ovvero i tempi antichi in cui gli Jedi proteggevano l’intera galassia. È uno dei nuovi «trend» svelati da Disney per i futuri film al cinema e serie TV, tra cui The Acholyte prevista per il 2024 e il nuovo film di Star Wars diretto da James Mangold, il regista anche dell’ormai prossimo Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

C’è anche da dire che se i riferimenti di Survivor saranno apprezzatissimi dai fan dell’universo di Star Wars, potete giocarci anche senza avere una conoscenza dettagliata dei film e serie TV – il gioco si regge benissimo sulle proprie gambe, e se anche non sapete distinguere un AT-ST da un tostapane vi dovreste divertire alla grande con Survivor, a patto ovviamente di apprezzare i giochi di esplorazione e combattimento.

Star Wars Jedi: Survivor è disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X. Il gioco è completamente tradotto nella nostra lingua e ha un PEGI 12+ (anche se ci sono un sacco di combattimenti e farete saltare dozzine di braccia imperiali e robotiche con la vostra spada laser!).