Cevio

Il Patriziato si fa promotore delle nuove scuole elementari

L’ente di Bignasco disposto a realizzare a proprie spese l’edificio per poi cederlo in locazione al Comune – L’investimento è valutato in 3 milioni, il canone d’affitto proposto ammonta a 130.000 franchi annui
Spartaco De Bernardi
11.06.2022 06:00

«La discussione è giusta ed opportuna, specialmente attorno ad un progetto di tale portata, ma ad un certo punto occorre pure una linea e decidere, anche in modo pragmatico, per evitare di finire in un pantano». Non usa mezze parole il Municipio di Cevio. L’annosa questione del nuovo palazzo scolastico va risolta una volta per tutte. E la soluzione ce l’ha il Patriziato di Bignasco. L’ente, a fine 2018, ha avuto l’idea di investire le proprie risorse per costruire e mettere a disposizione del Comune un nuovo edifico predisposto a scopo scolastico che andrebbe a sostituire le attuali sedi delle elementari a Bignasco e a Cavergno ormai non più idonee né adeguate. Ottenuti i preavvisi favorevoli della Sezione degli enti locali, dell’Assemblea patriziale e del Municipio di Cevio, il Patriziato ha fatto allestire uno studio preliminare per l’edificazione del futuro edificio scolastico su un terreno sito nella campagna di Bignasco nei pressi della piscina. Ebbene, lo studio ha dato esito positivo ed ora è giunto il momento di passare alla fase esecutiva.

La palla passa ai legislativi

Ma prima è necessario ottenere l’avallo dei rispettivi organi legislativi i quali, in concreto, sono chiamati ad esprimersi sull’accordo e sulla convenzione che regolano l’operazione. Il Consiglio comunale di Cevio discuterà le bozze dei due documenti nella seduta del 20 giugno prossimo. Una seduta dalla quale il Municipio si augura possa scaturire una decisione che consenta finalmente di radunare «sotto lo stesso tetto, in spazi moderni e funzionali, tutte le sezioni».

Riassumendo all’osso, la proposta è questa: il patriziato di Bignasco costruisce a proprie spese, con un investimento stimato nell’ordine dei 3 milioni, il nuovo edificio scolastico che poi affitterà al Comune di Cevio con un canone annuale di 130.000 franchi. “Lo scopo dell’operazione - recita la convenzione - è prettamente comunitario e non ha alcun fine speculativo, tant’è che il patriziato non intende fare utili con la costruzione della scuola ed è disposto a cedere al Comune l’immobile mediante il riconoscimento di un diritto di riscatto qualora questo decidesse in tal senso”. La realizzazione del progetto, viene ancora precisato nella convenzione, soggiace alla legislazione sugli appalti pubblici e la progettazione deve necessariamente essere preceduta da un concorso pubblico. Quest’ultimo sarà organizzato dal Patriziato, ma solamente avendo la certezza che il Comune occuperà l’immobile realizzato.

Aule e mensa

Il futuro edificio delle scuole comunali di Cevio, dalla superficie indicativa di 500 metri quadri, dovrà disporre di almeno tre aule didattiche, di un’aula per attività creative e di un’aula docenti. Non dovrà poi mancare una sala polivalente e la mensa. Gli spazi, sempre in base alla convenzione che dovrà essere approvata da Consiglio comunale e Assemblea patriziale, verranno consegnati privi d’arredo. Il contratto d’affitto è previsto della durata di 20 anni e rinnovabile di volta in volta per altri 5 anni in assenza di disdetta con preavviso di 6 mesi. La convenzione definisce anche che in caso di cessione dei diritti di proprietà ad un terzo, il Patriziato comunica al Comune la possibilità di subentrare nel contratto in sostituzione dell’acquirente.

«Un aiuto fattivo»

«In un momento per il Comune già molto impegnativo su vari fronti di sua competenza - scrive ancora il Municipio nel messaggio accompagnante la convenzione e l’accordo riguardante la locazione del futuro palazzo scolastico – il fatto di poter lasciare la gestione di quest’investimento all’amministrazione patriziale di Bignasco corrisponde ad un aiuto fattivo che va ben oltre i soli aspetti finanziari. Si tratta pertanto di un’apprezzata collaborazione operativa, del tutto disinteressata, che semplicemente permette di risolvere in modo ottimale un importante compito comunale: una gran bella cosa».

L’Esecutivo di Cevio, anticipando un’obiezione che potrebbe levarsi dai banchi del Legislativo, osserva infine che l’abbinamento del progetto per il futuro edificio scolastico con quello del Centro ricreativo e turistico «non ha motivo d’esistere in quanto i due temi seguono strade diverse ed hanno una loro storia».