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Dopo che alcuni senatori statunitensi avevano dichiarato che era stato detto loro da Marco Rubio che il piano in 28 punti per l’Ucraina non rispecchiava la posizione ufficiale degli USA, è subito arrivata la smentita del Dipartimento di Stato – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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10:38
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Russia: «Raid ucraino su una centrale elettrica nella regione di Mosca»
Un incendio è scoppiato a seguito di un attacco di droni alla centrale elettrica del distretto statale di Shatura, nella regione di Mosca, in Russia. Lo riporta l'agenzia russa Interfax citando il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov.
«Stamattina i droni hanno attaccato la centrale elettrica del distretto statale di Shatura. I sistemi di difesa aerea hanno distrutto parte dei droni e diversi sono caduti sui locali della centrale. È scoppiato un incendio nei locali, che ora è stato domato e i soccorritori stanno continuando il loro lavoro», ha dichiarato Vorobyov.
L'alimentazione elettrica nella città di Shatura non è stata interrotta, il passaggio alle linee di riserva è stato eseguito tempestivamente, ha aggiunto. La centrale si trova a circa 120 chilometri dalla capitale russa.
10:23
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Kiev: «Nella notte raid russo con 100 droni, 27 andati a segno»
La notte scorsa, le forze russe hanno attaccato diverse parti del territorio ucraino con 98 droni, di cui circa 60 Shahed. Lo riferisce su Telegram l'aeronautica militare ucraina spiegando che 69 di questi sono stati abbattuti o bloccati, mentre 27 hanno colpito 12 località
Una parte dei droni è stata diretta verso il territorio di Dnipro, provocando incendi in un condominio e ferendo quattordici persone, tra cui un bambino di 11 anni, come riporta Ukrainska Pravda.
10:21
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Marco Rubio atterrato a Ginevra per il vertice sull'Ucraina
Il segretario di Stato americano Marco Rubio è atterrato a Ginevra, dove funzionari statunitensi, ucraini ed europei si stanno riunendo per discutere il piano del presidente americano Donald Trump per porre fine alla guerra in Ucraina. L'aereo di Rubio è atterrato poco prima delle 9.30, secondo l'Afp.
08:00
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Il punto alle 8.00
Alcuni senatori statunitensi hanno dichiarato che Marco Rubio ha detto loro che il piano di pace sull'Ucraina promosso da Trump non è la posizione ufficiale degli Stati Uniti, ma delinea invece le richieste russe. I senatori hanno riferito che Rubio li ha chiamati sabato affermando che il piano in 28 punti è una «lista dei desideri russa». «Il segretario Rubio ci ha effettivamente telefonato questo pomeriggio. Credo che ci abbia chiarito che siamo i destinatari di una proposta che è stata consegnata a uno dei nostri rappresentanti. Non è una nostra raccomandazione. Non è il nostro piano di pace», ha detto il senatore repubblicano Mike Rounds.
A stretto giro di posta è poi arrivata la smentita. Il Dipartimento di Stato ha infatti assicurato che il piano in 28 punti per porre fine al conflitto in Ucraina non è una «lista dei desideri» redatta dal Cremlino, smentendo le affermazioni di un gruppo di senatori statunitensi secondo cui il segretario di stato Marco Rubio li ha chiamati informandoli che Donald Trump stava spingendo una «lista dei desideri russa». «Questo è palesemente falso», ha scritto su X il portavoce di Foggy Bottom Tommy Pigott. «Come il segretario Rubio e l'intera amministrazione hanno costantemente affermato, questo piano è stato redatto dagli Stati Uniti, con contributi sia dai russi che dagli ucraini», ha aggiunto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intanto, potrebbe visitare gli Stati Uniti per discutere il piano di Washington per la risoluzione del conflitto in Ucraina: lo ha dichiarato, riporta l'agenzia russa Tass, l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg, in un'intervista a Fox News. «È un buon piano. Ci sono aspetti che devono essere codificati e spiegati un po' meglio, ma ci siamo quasi», ha detto Kellogg. Ci sarà l'opportunità di affermare che questo è un buon piano «quando Zelensky arriverà negli Stati Uniti, cosa che probabilmente accadrà, non c'è garanzia che ciò accada», ha osservato. Gli Stati Uniti sono molto vicini alla risoluzione del conflitto in Ucraina, ha affermato ancora secondo quanto riporta la Tass l'inviato speciale. «Diciamo sempre che gli ultimi 10 metri prima di un obiettivo sono i più difficili da raggiungere. Siamo agli ultimi due metri. Ci siamo quasi», ha sottolineato Kellogg.
Le elezioni in Ucraina sono un processo obbligatorio, ha poi dichiarato l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg. «C'è questo punto nel piano, che ritengo importante, che ci saranno le elezioni. Il piano afferma chiaramente che l'Ucraina deve indire le elezioni entro 100 giorni. Probabilmente si può arrivare a questo risultato in circa 90 giorni, in base alle persone con cui ho parlato, ma sarà un processo interessante. Credo che abbiano bisogno di elezioni che rassicurino la gente, rassicurino anche il mondo libero, ma questa è una delle clausole del piano», ha affermato l'inviato speciale. Gli Stati Uniti potrebbero spingere l'Ucraina a concessioni territoriali in cambio di garanzie di sicurezza, ha aggiunto Kellogg.
Sul fronte bellico, intanto, un attacco con droni nemici ha colpito in serata la città ucraina di Dnipro. Si temono vittime. Lo riferisce il capo dell'amministrazione locale, Vladyslav Haivanenko, secondo il quale sono scoppiati incendi in un palazzo e in un'abitazione privata. Lo scrive l'Ukrainska Pravda.
