“Il Qatar finanzia il terrorismo”

Arabia Saudita, Bahrein, Egitto ed Emirati Arabi Uniti hanno tagliato i rapporti con il Paese, accusandolo di compromettere la sicurezza - Etihad annuncia la sospensione dei voli
Il re saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud (sinistra) parla con lo sceicco e principe degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan, comandante delle forze armate.
Red. Online
05.06.2017 08:26

DOHA - L'Arabia Saudita, il Bahrein, l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti hanno tagliato i rapporti diplomatici con il Qatar, accusando l'emirato di compromettere la sicurezza dei suoi vicini e di finanziare il terrorismo.

I quattro Paesi arabi hanno chiuso le frontiere e chiesto ai cittadini del Qatar di lasciare i propri territori entro due settimane. Lo stesso ha deciso di fare lo Yemen.

Il ministero degli Esteri saudita, in un tweet ha affermato che per proteggere "la sicurezza nazionale dalle minacce del terrorismo e dell'estremismo, l'Arabia saudita ha deciso di tagliare le relazioni diplomatiche e consolari con lo Stato del Qatar".

Il ministro degli Esteri del Qatar ha espresso rammarico per la decisione "ingiustificata" da parte dei quattro Paesi arabi: lo riporta l'agenzia di stampa cinese Xinhua in un tweet. Mettere "sotto tutela lo Stato del Qatar è l'obiettivo evidente della decisione saudita, del Bahrain e degli Emirati Arabi Uniti, presa in coordinamento con l'Egitto," di rompere i rapporti diplomatici con Doha, ha continuato il ministero degli Esteri del Qatar, in un comunicato diffuso tramite l'agenzia nazionale Qna. Il comunicato esprime inoltre il "rammarico" del Qatar nel "constatare che in una fase (regionale) così pericolosa, i tre paesi (del Golfo) vedono il Qatar come la minaccia più importante".

La rottura dei rapporti diplomatici segue di appena due settimane la visita a Riad del presidente americano, Donald Trump, che ha chiesto ai Paesi musulmani di agire in maniera decisiva contro l'estremismo religioso.

La coalizione militare araba a guida saudita che interviene in Yemen ha inoltre annunciato l'esclusione del Qatar dall'alleanza.

La compagnia degli Emirati arabi Etihad Airways ha deciso la sospensione di tutti i voli a destinazione e in provenienza dal Qatar. In un comunicato Etihad precisa che la misura entrerà in vigore domani mattina "fino a nuovo ordine". Lo stesso hanno fatto le compagnie aeree Emirates e FlyDubai. Per contro Qatar Airways ha sospeso i voli sull'Arabia Saudita.

Qatar isolato anche geograficamente

Le decisioni prese oggi contro il Qatar dall'Arabia Saudita, gli Emirati arabi uniti, l'Egitto, il Bahrain e il governo yemenita non comportano solo l'interruzione delle relazioni diplomatiche, ma un vero e proprio isolamento geografico dello Stato peninsulare.

L'Arabia Saudita ha annunciato anche la chiusura del suo confine terrestre, l'unico che connette il Qatar con il mondo. Mentre tutti i Paesi che si sono allineati con Riad hanno anche annunciato la sospensione dei loro collegamenti marittimi e aerei con Doha.

Non è chiaro ancora quale impatto avranno queste decisioni sull'operatività della Qatar Airways, una delle principali compagnie aeree della regione, che fino ad oggi ha utilizzato regolarmente lo spazio aereo saudita.

Fino a questo momento la Qatar Airways ha solo annunciato la sospensione dei suoi voli per l'Arabia Saudita, con misura temporanea in vigore fino a domani.

Egitto: "Doha sostiene i Fratelli musulmani e l'Isis"

L'Egitto ha motivato la propria rottura dei rapporti diplomatici col Qatar sostenendo che Doha ha fornito "appoggio alla formazione terrorista dei Fratelli musulmani" e "ha sostenuto le operazioni terroristiche nel Sinai" condotte dall'Isis.

Lo si afferma in un comunicato del ministero degli Esteri del Cairo che conferma "la chiusura del proprio spazio aereo e dei suoi porti a ogni mezzo di trasporto qatariota".

L'Egitto accusa il Qatar, inoltre, di accogliere "dirigenti" della Fratellanza musulmana "condannati in processi per operazioni terroriste", di fare "propaganda per le idee di Al Qaida e dei daeshisti" (i terroristi dello Stato islamico) e di ingerire negli "affari interni dell'Egitto e degli Stati della regione tanto da minacciare la sicurezza nazionale araba".