Il volo MH370 rimane un mistero

È passato ormai un anno da quel fatidico 8 marzo, quando il volo MH370 della Malaysia Airlines, con i suoi 239 occupanti, è stato inghiottito in una nube di mistero. Del destino di quelle quasi trecento persone non si sa ancora nulla. Le ricerche vanno avanti, ma non potranno proseguire all'infinito. E, intanto, ci si interroga sulla sicurezza dei voli e sul monitoraggio e la frequenza dei loro segnali di posizione. Vengono sviluppate tecnologie all'avaguardia per fare in modo che non si debba più sentire in futuro di aerei scomparsi nel nulla.
Viaggiare in aereo diventa sempre più sicuro. Lo dicono e comprovano le statistiche. Anche queste però vanno lette per quello che sono, e sappiamo che hanno un significato e un valore che dipende da come le si guarda. Nulla d'allarmante, comunque; lo dicono i numeri: lo scorso anno, su oltre 34 milioni di voli operati dalle compagnie aeree di tutto il mondo, che hanno trasportato 3,3 miliardi di passeggeri (dati ICAO) vi sono stati meno di 5 incidenti che hanno comportato la perdita dell'aereo o di vite umane. Queste sono state contate in 526, in quanto i 298 occupanti del volo MH17 abbattuto sopra l'Ucraina sono attribuiti a causa bellica e non a un incidente.