La polemica

Israele ha preso troppi voti? La Spagna vuole rivedere i conteggi di Eurovision

L'emittente RTVE ha annunciato di voler richiedere una revisione del voto del pubblico – Yuval Raphael, nella serata finale di Basilea, è balzata al secondo posto grazie alle tantissime preferenze degli spettatori
©GEORGIOS KEFALAS
Red. Online
20.05.2025 09:45

È giusto che Israele partecipi a Eurovision Song Contest? Come l'anno scorso, anche quest'anno la domanda ha fatto capolino a più riprese durante la manifestazione. Fra gli artisti, il vincitore dell'edizione 2024 – Nemo – ha chiaramente detto che, visto quanto sta accadendo, la partecipazione israeliana è quantomeno problematica. Fra i Paesi più critici nei confronti dello Stato Ebraico, per contro, c'è la Spagna. Il primo ministro Pedro Sánchez, a più riprese, ha chiesto l'esclusione di Israele dalla competizione, citando la forte risposta militare nella Striscia di Gaza quale motivazione, mentre in queste ore si è acceso un dibattito parallelo sul televoto. Il motivo? Il balzo in avanti effettuato da Yuval Raphael e dalla sua New Day Will Rise grazie alle preferenze del pubblico. Per la cronaca, Israele ha chiuso la gara al secondo posto.

L'emittente televisiva statale RTVE, al riguardo, ha annunciato di voler chiedere una revisione del voto del pubblico. La richiesta è stata presentata all'Unione europea di radiodiffusione (EBU), l'organizzatrice di Eurovision. «Anche diversi Paesi presenteranno la stessa richiesta» ha affermato RTVE. E questo perché «credono che il televoto sia stato influenzato dagli attuali conflitti militari. E questo potrebbe compromettere il carattere culturale dell'evento». Non finisce qui: l'emittente belga VRT, dal canto suo si è addirittura spinta oltre affermando di valutare la sua partecipazione, in futuro, a Eurovision Song Contest. Anche, ma non solo, per il modo in cui vengono calcolati i voti del pubblico. «Sono necessarie risposte serie alle preoccupazioni relative all'Eurovision Song Contest» ha affermato l'emittente. Secondo VRT, l'Unione europea di radiodiffusione intende avviare dei colloqui con le emittenti coinvolte. Secondo VRT, non ci sono prove che lo scrutinio dei voti non sia stato effettuato correttamente. Tuttavia, «pretendiamo piena trasparenza dall'EBU. La questione principale è se l'attuale sistema di voto garantisca un'equa rappresentazione delle opinioni di spettatori e ascoltatori».

La notizia, per certi versi, è che Israele ha ricevuto molti voti in Paesi i cui governi, come detto, hanno espresso forti critiche nei confronti di Netanyahu. Parliamo di Spagna, Belgio e Irlanda. In totale, Raphael ha ricevuto quasi 300 punti grazie al pubblico. Più di chiunque altro. Per intenderci: la Svizzera non è stata apprezzata dal pubblico, tant'è che il punteggio assegnato a Zoë Më è stato un tristissimo 0. Di riflesso, l'artista rossocrociata è scivolata al decimo posto. Anna Rossinelli, co-commentatrice della serata su SRF, si è chiesta se qualcosa fosse andato storto nella raccolta dei voti. Il collega, Sven Epiney, ha provato a rassicurarla: «Avranno calcolato correttamente».

Raphael, 24 anni, è una sopravvissuta del massacro perpetrato dal gruppo islamista Hamas e da altri gruppi terroristici il 7 ottobre 2023. A causa della guerra di Gaza, a Basilea si sono verificate ripetute proteste contro la sua partecipazione. Sánchez, tornando al primo ministro spagnolo, ha citato l’azione militare di Israele nella Striscia di Gaza come giustificazione della sua richiesta di escludere Israele da Eurovision. Ha sottolineato, ad esempio, che l'offensiva è continuata con ulteriori bombardamenti anche la notte della finale. Riferendosi al modo in cui è stata e continua a essere trattata la Russia, il politico socialista ha affermato: «Non dobbiamo permettere doppi standard nella cultura. Nessuno si è indignato quando la Russia è stata esclusa dall'ESC a causa dell'invasione dell'Ucraina. Lo stesso dovrebbe valere per Israele».