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Netanyahu avverte Hamas: «Questo è solo l'inizio»

Così il premier israeliano in un discorso alla Nazione: «Quel sabato maledetto resterà scolpito nella nostra storia» – Swiss cancella i voli di rimpatrio: «La situazione è troppo pericolosa» – Morto un cittadino svizzero in Israele – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu avverte Hamas: «Questo è solo l'inizio»
Red. Online
13.10.2023 06:18
23:51
23:51
Atterrato a Parigi il secondo volo di rimpatrio dei francesi

Un secondo volo di rimpatrio dei francesi da Israele, organizzato dal ministero degli Esteri, è atterrato questa sera all'aeroporto Roissy-Charles-de-Gaulle di Parigi. Lo ha detto all'Afp una fonte aeroportuale.

Partito da Tel Aviv intorno alle 17:30, l'Airbus A350-900 appositamente noleggiato dell'Air France è atterrato alle 23:09 dopo uno scalo tecnico ad Atene lungo il percorso, secondo il sito web di Aéroports de Paris.

A bordo c'erano più di 300 passeggeri che viaggiavano gratuitamente, secondo una fonte aeroportuale. La compagnia aerea Air France ha sospeso per una settimana i collegamenti commerciali regolari tra Francia e Israele a causa della guerra scatenata da un sanguinoso attacco sferrato da Hamas. Altre compagnie aeree, tuttavia, mantengono i loro collegamenti e ogni giorno vengono offerti diversi voli commerciali diretti tra i due paesi, a volte a prezzi elevati. Il primo volo di rimpatrio è arrivato ieri sera a Parigi con a bordo 377 passeggeri francesi, in maggioranza anziani o «vulnerabili», secondo il Quai d'Orsay. 

23:39
23:39
Tre razzi su Sderot, «nessuna vittima»

Sono tre i razzi caduti sulla città israeliana di Sderot al confine con la Striscia di Gaza dopo l'allarme antimissile risuonato nell'area. Uno dei tre razzi, riferisce Hareetz, ha colpito una casa ma senza fare vittime.

23:32
23:32
Domani possibile riapertura del valico di Rafah per gli europei

Il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza potrebbe essere aperto domani per alcune ore per consentire l'uscita di circa 300 cittadini dell'Unione Europea che si troverebbero nella Striscia. È quanto avrebbe ipotizzato l'intelligence egiziana in alcuni report inviati agli omologhi di diversi paesi europei.

Secondo le fonti, le autorità del Cairo potrebbero autorizzare l'apertura per circa 5 ore a partire dalle 12, anche se una decisione definitiva verrà presa solo nelle prossime ore.

23:07
23:07
Sirene antimissile lungo il confine con Gaza

Sirene antimissile risuonano nelle aree israeliane lungo il confine della Striscia di Gaza. Lo riferisce Hareetz.

23:04
23:04
Il Kuwait rifiuta in modo tassativo l'evacuazione di Gaza

Il Kuwait rifiuta "categoricamente" le richieste di Israele di sfollare i palestinesi da Gaza. Lo riporta su X il Jerusalem Post.

22:52
22:52
L'arcivescovo di Canterbury chiede corridoi umanitari a Gaza

L' arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha chiesto la creazione di un corridoio umanitario per consentire ai civili, metà dei quali bambini, di uscire da Gaza. In una dichiarazione pubblicata sul social media X, l'arcivescovo ha descritto l'attacco di Hamas contro Israele la scorsa settimana come «abominevole». «I nostri cuori sono spezzati» dal dolore degli israeliani e del popolo ebraico «per il quale questo trauma e questa perdita rappresentano l'ombra oscura e terribile dei giorni peggiori della loro storia».

«Ma di fronte ad un'offensiva di terra a Gaza, sostengo che i peccati di Hamas non debbano ricadere sui cittadini di Gaza, che hanno affrontato sofferenze per molti decenni. Il prezzo del male non può essere pagato dagli innocenti», conclude Welby.

22:44
22:44
Per Biden la crisi umanitaria a Gaza «è una priorità»

Joe Biden ha assicurato oggi che «è anche una priorità (per lui) rispondere urgentemente alla crisi umanitaria a Gaza», nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. «I miei team nella regione stanno lavorando, in comunicazione con i governi di Israele, Egitto, Giordania, altre nazioni arabe e le Nazioni Unite, per aumentare il sostegno umanitario», ha detto il presidente americano in viaggio a Filadelfia. «Non possiamo perdere di vista il fatto che la stragrande maggioranza dei palestinesi non ha nulla a che fare con Hamas», ha ammonito.

22:43
22:43
Lufthansa sospende i voli verso Beirut fino al 16 ottobre

Lufthansa sospende i voli per Beirut fino al 16 ottobre compreso «a causa dell'attuale situazione in Medio Oriente». Lo ha dichiarato all'Afp un portavoce della compagnia aerea tedesca. 

22:28
22:28
Manifestazioni in Cisgiordania, sono 14 i morti

Sale a 14 morti il bilancio dei palestinesi uccisi oggi nel corso degli scontri con l'Esercito israeliano (Idf) durante le manifestazioni in Cisgiordania. Lo riferiscono le autorità di Ramallah citate dall'agenzia Maan.

22:27
22:27
Riad rifiuta «categoricamente» l'evacuazione di Gaza

L'Arabia Saudita ha annunciato oggi che respinge «categoricamente» qualsiasi spostamento della popolazione di Gaza, condannando il bombardamento dei «civili indifesi».

Riad «dichiara il suo categorico rifiuto alle richieste di sfollamento forzato della popolazione palestinese da Gaza e condanna il continuo bombardamento dei civili indifesi» in questo territorio, ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri saudita. 

21:05
21:05
Netanyahu avverte Hamas: «Questo è solo l'inizio»

«Quel sabato maledetto resterà scolpito nella storia di Israele. Non lo dimenticheremo». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un discorso alla nazione.

Il premier ha poi aggiunto: «Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. I nostri nemici hanno iniziato a pagare il prezzo, non sanno cosa avverrà, è solo l'inizio. Distruggeremo e sradicheremo Hamas, arriveremo alla vittoria».

Il Premier - che ha parlato a riposo sabbatico iniziato - ha ricordato di aver parlato con il presidente Usa Joe Biden e con altri leader mondiali che hanno mostrato ampio sostegno a Israele «Usciremo da questa guerra - ha concluso - più forti».

Dal canto suo, Hamas ha pubblicato un video - la cui autenticità non è verificabile - in cui si mostrano i miliziani armati con in braccio diversi bambini israeliani in ostaggio, mentre un neonato viene cullato in una carrozzina. L'organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un kibbutz nel primo giorno dell'assalto.

20:27
20:27
Netanyahu parla alla nazione

Alle 20.30 svizzere il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlerà alla nazione. Lo ha fatto sapere il suo ufficio.

Dal canto suo, Hamas ha pubblicato un video - la cui autenticità non è verificabile - in cui si mostrano i miliziani armati con in braccio diversi bambini israeliani in ostaggio, mentre un neonato viene cullato in una carrozzina. L'organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un kibbutz nel primo giorno dell'assalto.

20:19
20:19
Troupe della BBC aggredita e trattenuta dalla polizia

Una troupe di giornalisti dell'Arabic Service della BBC è stata aggredita e trattenuta temporaneamente oggi da poliziotti israeliani a un posto di blocco a Tel Aviv mentre rientrava in hotel dopo aver registrato un reportage.

Lo denuncia la stessa emittente britannica, precisando che i reporter si erano qualificati come tali, mostrando anche le loro press card, ma sono stati ugualmente maltrattati dagli agenti, in un clima di grande nervosismo alimentato dall'attuale situazione di conflitto seguita all'attacco devastante di Hamas del fine settimana scorso.

Protagonisti della disavventura i giornalisti Muhannad Tutunji e Haitham Abudiab e due loro collaboratori. Erano tutti a bordo di un suv, marcato con la scritta TV in rosso, quando sono stati fermati. I poliziotti li hanno poi trascinati a viva forza fuori dal veicolo, spintonati e sbattuti contro un muro prima di procedere a una perquisizione dell'auto e del loro materiale. Tutunji è stato anche afferrato per il collo quando ha cercato di filmare la scena con il suo telefonino, che è stato scaraventato per terra e danneggiato.

I giornalisti della BBC, dopo il rilascio, si sono rivolti ai responsabili polizia di Tel Aviv per chiedere spiegazioni, ma finora non ne hanno avute. Mentre una portavoce del servizio pubblico del Regno ha protestato per l'accaduto sottolineando come il suv fosse «chiaramente marcato» con le insegne di riconoscimento dei media e rivendicando ai «giornalisti il diritto d'informare liberamente sul conflitto in corso fra Israele e Gaza».

20:15
20:15
«Israele dà all'ospedale di Gaza solo due ore per evacuare»

«Israele ha concesso all'ospedale Al Awda», nella Striscia di Gaza, «solo due ore per evacuare. Il nostro personale sta ancora curando i pazienti. Condanniamo inequivocabilmente questa azione, il continuo spargimento di sangue indiscriminato e gli attacchi all'assistenza sanitaria a Gaza. Stiamo cercando di proteggere il nostro personale e i nostri pazienti». Lo denuncia Medici Senza Frontiere in un messaggio su X.

Intanto, la Giordania è «estremamente preoccupata» per l'espansione del conflitto in Israele. Lo afferma il ministro degli Esteri, Ayman Safadi, alla Cnn ribadendo che Amman sta lavorando 24 ore su 24 per allentare l'escalation e impedire che il conflitto si estenda alla Cisgiordania e al Libano e questo resta «la nostra priorità». «Se il livello di violenza e di guerra a cui assistiamo si diffonderà in quei territori, l'intera regione verrà inghiottita. La reazione popolare sarà più aggressiva», ha detto Safadi.

Nel frattempo, un 17enne palestinese è stato ucciso in scontri con le forze israeliane nel quartiere di Issawiya a Gerusalemme Est. Lo riferisce Haaretz.

20:03
20:03
Raid su vasta scala nella Striscia di Gaza

Le Forze di difesa israeliane stanno conducendo raid su vasta scala su obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Ifd) sul proprio canale Telegram.

La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha frattanto annunciato stasera che sale a 15 il numero delle vittime francesi negli attacchi di Hamas contro Israele.

«Oggi - ha detto la Colonna intervistata in tv - devo annunciarvi che una quindicesima persona è morta. Abbiamo anche dei dispersi e forse degli ostaggi», ha aggiunto.

19:43
19:43
«Riad congela l'accordo con Israele»

L'Arabia Saudita sta congelando i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele. Lo hanno detto due fonti vicine al pensiero di Riad alla Reuters, segnalando un rapido ripensamento delle priorità del Regno in politica estera, mentre la guerra si intensifica tra Israele e Hamas. Lo si legge sul sito dell'agenzia di stampa.

Secondo quanto riferito, il conflitto ha anche spinto Riad a impegnarsi con l'Iran: il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha infatti ricevuto la sua prima telefonata dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, mentre il Regno cerca di prevenire un'ondata di violenza nella regione.

Fino a quando Hamas, sostenuto dall'Iran, non ha scatenato una guerra il 7 ottobre contro Israele, sia i leader israeliani che quelli sauditi avevano affermato che si stavano muovendo costantemente verso un accordo che avrebbe potuto rimodellare il Medio Oriente.

Una fonte che ha familiarità con il pensiero saudita ha detto che i colloqui con Israele non possono continuare per ora, e che la questione delle concessioni israeliane per i palestinesi dovrà essere una priorità maggiore quando le discussioni riprenderanno - commento che indica che Riad non ha abbandonato l'idea. Il governo saudita non ha risposto alle richieste di commento.

«Almeno 70 morti e 200 feriti»: è intanto il bilancio del «bombardamento di Israele sugli sfollati che con auto e camion si spostavano verso il sud di Gaza». Lo scrive l'agenzia palestinese Maan citando il ministero dell'Interno di Gaza. «Quattro bombe sono finite sugli sfollati lungo l'arteria stradale di Salah al-Din», precisa l'agenzia.

Secondo il sito americano Politico, che cita due fonti israeliane di alto livello, l'invasione di terra da parte dell'esercito israeliano a Gaza è «imminente».

19:28
19:28
Meta risponde all'UE: «Al lavoro 24 ore su 24 per monitorare le piattaforme»

Meta ha rafforzato la moderazione dei contenuti pubblicati sulle sue piattaforme, in particolare Facebook, rimuovendo centinaia di migliaia di messaggi dall'inizio della guerra in Israele. Lo riferisce la stessa major fondata da Mark Zuckerberg in un lungo messaggio pubblicato sul suo sito in risposta alla lettera di richiamo ricevuta dalla Commissione europea.

«Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele sabato e la risposta di Israele a Gaza, il team di esperti di tutta la nostra azienda ha lavorato 24 ore su 24 per monitorare le nostre piattaforme, proteggendo al contempo la capacità delle persone di utilizzare le nostre app per far luce sugli importanti sviluppi in corso su Israele», evidenzia la società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp.

Nei tre giorni successivi all'attacco di Hamas, spiegano da Menlo Park, sono stati rimossi o oscurati «circa 795 mila messaggi in arabo o ebraico». La società ha inoltre deciso di rimuovere qualsiasi contenuto che possa identificare uno o più ostaggi detenuti da Hamas«. Il lavoro di moderazione ha toccato anche la ricerca per hashtag su Instagram.

19:24
19:24
L'appello di Guterres a Israele: «Evitare una catastrofe umanitaria»

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato un appello affinché Israele «eviti una catastrofe umanitaria», dopo che l'esercito israeliano ha ordinato a più di un milione di persone di evacuare il nord della Striscia di Gaza.

«Il Segretario Generale è stato in costante contatto con le autorità israeliane, esortandole a scongiurare una catastrofe umanitaria», ha detto ai giornalisti il suo portavoce Stephane Dujarric.

Dal canto suo, Lucia Elmi, rappresentante speciale Unicef per lo Stato della Palestina, ha definito «la situazione nella Striscia di Gaza terribile (...): un milione di persone che vive a nord di Gaza, dopo il sesto giorno di bombardamento, si sta muovendo a gruppi, alcuni con mezzi di soccorso, alcuni a piedi, su delle infrastrutture ormai completamente in ginocchio. Ci sono danni immensi, non ho mai visto una distruzione di questo tipo».

18:58
18:58
Partito da Israele il primo volo charter con americani a bordo

Il primo volo charter con americani a bordo è partito da Israele ed è diretto in Europa. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa.

«Al momento nessuna agenzia di intelligence americana ha rilevato una minaccia diretta di Hamas contro gli Stati Uniti», ha aggiunto Kirby, sottolineando che sono state, tuttavia, rafforzate le misure a tutela di tutti i luoghi sensibili, ambasciate e consolati israeliani in otto città Usa ma anche scuole e luoghi di culto.

18:58
18:58
L'UE avverte anche YouTube: «Necessario rimuovere i video terroristici»

Dopo X, Meta e TikTok, anche YouTube deve agire «entro 24 ore» per rimuovere i video terroristici e i contenuti violenti e d'incitamento all'odio apparsi sui suoi canali a seguito dell'attacco di Hamas in Israele, nonché la disinformazione relativa alle elezioni in UE.

Con una lettera di richiamo inviata dal commissario UE per il Mercato interno, Thierry Breton, Bruxelles chiede alla piattaforma controllata da Google e al suo ceo, Sundar Pichai, di rispettare gli «obblighi precisi del Digital Services Act», mettendo in atto misure «appropriate e proporzionate» di «mitigazione del rischio» e a tutela della «sicurezza pubblica».

18:28
18:28
Medici e pazienti rimangono all'ospedale di Shifa

«Medici, pazienti e personale sanitario non si sposteranno dall'ospedale di Shifa perchè non possono farlo». Lo dice all'agenzia di stampa italiana ANSA Lucia Elmi, la rappresentante speciale Unicef per lo Stato della Palestina che in questo momento si trova a Gerusalemme.

«Ho parlato con dei colleghi che lavorano per il ministero della Sanità a Gaza, i medici, i direttori dei più grandi ospedali compreso quello di Shifa, con cui l'Unicef lavora per i reparti di neonatologia, ci hanno detto che non riescono a spostare i malati, i bambini che sono nelle incubatrici, le partorienti e hanno deciso di rimanere lì. Ci hanno fatto delle telefonate disperate».

18:21
18:21
«L'evacuazione da Gaza è una grave violazione dei diritti»

L'Egitto ha definito una «grave violazione delle norme del diritto umanitario internazionale» la decisione di Israele di fare evacuare tutti i civili da Gaza nel sud, precisando che questa misura «rischia di lasciare più di un milione di cittadini palestinesi e le loro famiglie senza casa, in circostanze umanitarie e di sicurezza pericolose e dure».

In una nota il ministero degli Esteri del Cairo «ha invitato il governo israeliano ad »astenersi dall'adottare tali misure d'escalation«, poiché »causeranno gravi conseguenze per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza«.

Il Cairo ha poi »invitato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ad assumersi le proprie responsabilità« e a »intervenire per prevenire un'ulteriore escalation«.

18:12
18:12
Hezbollah rivendica gli attacchi agli obiettivi israeliani

Hezbollah ha diffuso un comunicato in cui rivendica gli attacchi a quattro siti israeliani. «In risposta agli attacchi israeliani di questo venerdì pomeriggio nei pressi di alcune città del Libano meridionale - si legge nel comunicato -, i mujaheddin della Resistenza islamica hanno attaccato i seguenti siti israeliani: Al-Abad, Miskvam, Ramia e Alam».

Dal canto suo, il capo di Al Jazeera, citato da Haaretz, ha fatto saper che un reporter è stato ucciso, e altri tre feriti, dal fuoco di Israele nel sud del Libano.

18:11
18:11
«I residenti di Gaza si spostino al sud entro le 20»

L'esercito israeliano in lingua araba Avichay Adraee ha detto che i palestinesi hanno tempo fino alle 20.00 (le 19.00 in Svizzera) per spostarsi a sud della Striscia. La mossa - secondo i media - indica che l'esercito si sta preparando per una massiccia operazione nel nord della Striscia.

In un primo tempo l'esercito aveva dato 24 ore di tempo ai palestinesi per spostarsi da nord a sud. «Se siete preoccupati per voi e i vostri cari, dovreste andare a sud».

Le truppe israeliane hanno effettuato oggi raid localizzati nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando le forze di difesa israeliane (Ifd). I raid hanno coinvolto «forze di fanteria e corazzate», ha detto l'Ifd e le truppe hanno cercato ostaggi.

Secondo la dichiarazione dell'Idf citata dal canale all news americano, le truppe hanno cercato ostaggi e raccolto prove che potrebbero aiutarli a trovare i prigionieri. L'esercito ha anche affermato di aver «sventato cellule terroristiche e infrastrutture situate nell'area, inclusa una cellula di Hamas che ha lanciato missili anticarro verso il territorio israeliano».

L'Idf ha affermato di aver continuato gli attacchi anche contro obiettivi di Hamas a Gaza. Inoltre, un drone delle Forze di difesa israeliane ha colpito obiettivi terroristici appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah in Libano.

17:52
17:52
Von der Leyen: «Hamas è la sola responsabile di ciò che accade»

«Questo è un atto di guerra. Niente può giustificare ciò che Hamas ha fatto. Vorrei anche essere molto chiara sul fatto che Hamas è l'unico responsabile di quanto sta accadendo». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel corso dell'incontro con il primo ministro Benyamin Netanyahu. «Gli atti di Hamas non hanno nulla a che fare con la legittima aspirazione del popolo palestinese. E so che la risposta di Israele dimostrerà che è una democrazia».

«L' obiettivo» di Hamas «è sradicare la vita ebraica dalla terra e sono passati all'azione. Questo è l'attacco più atroce contro gli ebrei dai tempi dell'Olocausto», ha aggiunto von der Leyen. «Pensavamo che non sarebbe mai più potuto accadere, eppure è successo. Di fronte a questa tragedia indicibile, c'è solo una risposta possibile: L'Europa è al fianco di Israele. E Israele ha il diritto di difendersi. Anzi, ha il dovere di difendere il suo popolo».

Nel frattempo, un nuovo video diffuso dai media israeliani ha mostrato come «i terroristi di Hamas abbiano sparato contro le persone nascoste nei bagni chimici» durante il rave vicino al kibbut Reim. Il video - hanno spiegato i media - è stato ricavato dal camera GoPro di un palestinese ucciso ed è stato pubblicato da «South First Responders group» su Telegam e si riferisce alla seconda ondata dell'ingresso dei miliziani nel rave.

17:23
17:23
Swiss cancella i voli speciali da Israele

La compagnia aerea Swiss ha deciso per il momento di non operare più alcun volo speciale di andata e ritorno Zurigo-Tel Aviv per rimpatriare cittadini svizzeri che si trovano in Israele: la situazione è troppo pericolosa. L'ultimo volo atterrerà stasera a Kloten.

Lo ha confermato oggi lo stesso vettore all'agenzia Keystone-ATS. Il motivo della decisione è legato a problemi di sicurezza. Domani mattina scade infatti l'ultimatum del governo israeliano ad Hamas. Da quel momento in poi ci si potrebbe aspettare un'offensiva di terra da parte di Israele nella Striscia di Gaza e un'ulteriore escalation di violenza. Non è quindi per il momento giustificabile operare i voli.

La decisione è stata presa a malincuore, ma la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi hanno la massima priorità, ha dichiarato Oliver Buchhofer, responsabile delle operazioni della compagnia aerea elvetica, citato in una nota diffusa in serata.

Inoltre annunciando già fin d'ora la cancellazione dei voli, Swiss vuole anche evitare di informare i passeggeri all'ultimo momento: in tal caso rischierebbero di rimanere bloccati all'aeroporto di Tel Aviv e sarebbero esposti a rischi ancora maggiori.

La decisione non riguarda il quarto volo speciale, che è partito stamane alla volta di Tel Aviv e che dovrebbe atterrare stasera a Zurigo. Due ulteriori voli erano previsti nella giornata di domani, ma per il momento non verranno effettuati.

I collegamenti erano organizzati in collaborazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE): finora ne sono stati eseguiti tre, tutti operati da Airbus A321 neo della compagnia di bandiera, che in totale hanno riportato in Svizzera circa 650 persone.

Sabato scorso, dopo gli attacchi di Hamas contro Israele, Swiss aveva sospeso i voli di linea regolari tra Zurigo e Tel Aviv. Ieri sera il vettore ha annunciato che questa sospensione si protrarrà almeno fino al 22 ottobre.

16:57
16:57
Berna sostiene le autorità israeliane nell'identificazione delle vittime

La Svizzera sostiene le autorità israeliane nell'identificazione delle vittime degli attacchi terroristici compiuti da Hamas lo scorso fine settimana. Nei prossimi giorni verranno inviati in Israele da 10 a 20 esperti. Lo indica oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sul suo sito internet.

Il dipartimento di Ignazio Cassis precisa che Israele ha chiesto «a titolo di aiuto umanitario il sostegno della Svizzera per l'identificazione delle vittime dell'attacco di Hamas».

La richiesta è stata approvata dalle autorità elvetiche e il DFAE ha affidato il compito a fedpol e al team nazionale per l'identificazione delle vittime di catastrofi (Disaster Victim Identification - DVI CH). Nei prossimi giorni verrà inviato in Israele la squadra di specialisti.

Il loro compito principale sarà quello di identificare i defunti secondo gli standard internazionali, utilizzando caratteristiche uniche come il DNA e le impronte digitali.

Il dipartimento guidato dal ticinese precisa che fedpol sostiene e coordina le operazioni del DVI CH all'estero. Quest'ultimo è già in contatto con le forze di polizia cantonali per preparare e garantire l'impegno richiesto.

16:49
16:49
«I razzi da Gaza colpiscono Rechovot e a sud di Tel Aviv»

La salva di razzi lanciata da Gaza contro Israele poco fa ha colpito Rechovot e vicino allo stadio Bloomfiled di Tel Aviv. Lo riferiscono i media secondo cui al momento non ci sono vittime.

In precedenza, sirene di allarme per i razzi hanno risuonato a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. In città si sono udite le esplosioni dei missili intercettati dall'Iron Dome.

I razzi sono stati confermati sul canale Telegram dallo stesso bracciato armato di Hamas: «le brigate Al-Qassam bombardano Tel Aviv con un attacco missilistico in risposta ai raid contro i civili» a Gaza.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, quella del parlamento europeo Roberta Metsola e il presidente israeliano Isaac Herzog hanno dovuto interrompere il loro incontro a Tel Aviv per mettersi al riparo con le loro delegazioni in un rifugio durante l'allarme anti-aereo.

Intanto, l'esercito israeliano sta colpendo con l'artiglieria anche il territorio libanese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che l'azione è in risposta «ad un'esplosione alla barriera di sicurezza adiacente la comunità di Hanita», al confine con il Libano.

Secondo il portavoce, sarebbe in corso una sospetta infiltrazione armata in Israele dal Libano. Lo riporta Sky News. L'esercito israeliano ha avvertito i residenti di Hanita, a 500 metri dal confine e di fronte alla comunità libanese di Aalma El-Chaeb, di rimanere a casa e chiudere porte e finestre.

16:13
16:13
Suonano le sirene a Tel Aviv

Sirene di allarme per i razzi lanciati da Gaza stanno risuonando a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. Lo constata l'agenzia di stampa ANSA sul posto. In città si odono le esplosioni dei missili intercettati dall'Iron Dome.

I razzi sono stati confermati sul canale Telegram dallo stesso bracciato armato di Hamas: «le brigate Al-Qassam bombardano Tel Aviv con un attacco missilistico in risposta ai raid contro i civili» a Gaza.

Intanto, l'esercito israeliano sta colpendo con l'artiglieria il territorio libanese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che l'azione è in risposta «ad un'esplosione alla barriera di sicurezza adiacente la comunità di Hanita», al confine con il Libano.

Secondo il portavoce, è in corso una sospetta infiltrazione armata in Israele dal Libano. Lo riporta Sky News. L'esercito israeliano ha avvertito i residenti di Hanita, a 500 metri dal confine e di fronte alla comunità libanese di Aalma El-Chaeb, di rimanere a casa e chiudere porte e finestre.

16:12
16:12
Putin: «L'attacco a Israele è senza precedenti per il grado di brutalità»

Non si placano le reazioni al conflitto in corso tra Israele e Hamas. «L'attacco subito da Israele è senza precedenti, non solo per dimensioni ma anche per il grado di brutalità», ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax.

Lo stesso Putin ha aggiunto che sono però «inaccettabili» gli appelli ad usare tattiche da «assedio di Leningrado» contro la Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Tass.

Dal canto suo, il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha avvertito che l'attacco di Hamas a Israele non giustifica il fatto che Gaza sia distrutta.

Intanto, un appello disperato è giunto dalla Striscia di Gaza da parte di Elizabeth El-Nakla, suocera del capo del governo locale della Scozia, Humza Yousaf, il quale ha radici familiari pachistane e una moglie d'origine palestinese. «Questo sarà il mio ultimo video», ha detto El-Nakla fra le lacrime, evocando una situazione allo stremo per almeno un milione di civili minacciati dalla rappresaglia militare israeliana, dopo l'attacco di Hamas dei giorni scorsi, e soggetti a un ultimatum di poche ore per sfollare dalle loro case verso fantomatiche «aree sicure» della Striscia. «Ci sono un milione di persone senza cibo e senza acqua qui - denuncia la suocera del leader scozzese - e loro (le forze israeliane) li bombardano. Dove si dovrebbero spostare? Dov'è l'umanità?».

«Il cappio attorno alla popolazione civile di Gaza si sta stringendo», scrive a sua volta in un post su X il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths, che aggiunge «tremo al pensiero di quali sarebbero le conseguenze umanitarie dell'ordine di evacuazione». «Come possono 1,1 milioni di persone spostarsi attraverso una zona di guerra densamente popolata in meno di 24 ore?» si chiede il rappresentante Onu.

16:11
16:11
Borrell: «È irrealistico chiedere di evacuare Gaza in 24 ore»

Si susseguono le reazioni all'ultimatum lanciato da Israele ai cittadini di Gaza. Secondo l'alto rappresentante UE per la Politica Estera Josep Borrell, «è assolutamente irrealistico che un milione di persone possa spostarsi in 24 ore. Il segretario generale dell'Onu lo ha detto: è bene avvertire, ma l'avviso deve essere realistico per evitare conseguenze umanitarie devastanti».

«L'UE è stata molto chiara nella condanna degli attacchi di Hamas. Israele ha diritto di difendersi ma in linea con il diritto internazionale. L'Ue ha già detto di essere contro qualsiasi attacco ai civili», ha ricordato.

L'opportunità di istituire un corridoio umanitario a Gaza è stata invece suggerita, in forma implicita, dal segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin in una conferenza stampa tenuta con il collega israeliano Yoav Gallant.

Richiesto da un giornalista, in quanto protagonista della lotta all'Isis, di fornire consigli ad Israele nella lotta a Hamas a Gaza, Austin ha replicato che le forze israeliane hanno sempre dato buona prova di sé e che sanno decidere per il meglio. Ha anche ricordato che in passato le forze della coalizione internazionale furono costrette a misurarsi con le forze dell'Isis anche all'interno di zone fittamente abitate. «Per proteggere i civili - ha proseguito - furono allora creati corridoi di movimenti umanitari, anche nel corso di combattimenti alquanto significativi».

Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza trasmessa dalla tv di Stato turca Trt, ha affermato che «Gaza è oppressa ma in questo momento Israele non è oppressa».

«Punire collettivamente la popolazione di Gaza in questo modo aumenterà i problemi», ha detto il presidente turco a proposito dei bombardamenti nella Striscia. «Israele dovrebbe permettere il passaggio di aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah», ha aggiunto Erdogan.

15:55
15:55
Il Congresso USA rafforza la sicurezza in vista delle proteste anti-Israele

Il complesso di Capitol Hill a Washington ha rafforzato le misure di sicurezza a causa dell'escalation del conflitto tra Israele e Hamas e in vista di eventuali proteste anti-Israele nella capitale e in altre città americane in occasione della «Giornata della rabbia» convocata da Hamas. Lo riporta Axios.

Al momento non ci sono minacce specifiche contro il Congresso ma tutto intorno agli edifici di Camera e Senato sono state aggiunte delle transenne ed è stato aumentato il numero degli agenti di guardia. Allerta alta anche a New York dove sono state rafforzate le misure di sicurezza soprattutto fuori da luoghi sensibili come scuole e luoghi di culto ebraici.

La governatrice Kathy Hochul e il sindaco Eric Adams, in una conferenza stampa congiunta ieri sera, hanno comunque sottolineato che non c'è una minaccia specifica e incoraggiato i cittadini a continuare «non modificare la propria vita o routine».

15:48
15:48
Mosca: «Almeno 12 cittadini russi dispersi in Medio Oriente»

Sono almeno 12 i cittadini russi che risultano dispersi in seguito alle violenze di questi giorni in Medio Oriente: lo afferma in un comunicato l'ambasciata russa in Israele, ripresa dalla Tass.

«Alle ore 14 del 13 ottobre, gli elenchi delle persone scomparse forniti da parte israeliana includevano 12 cittadini russi», afferma l'ambasciata. La sede diplomatica russa - sempre stando alla Tass - aggiunge che, «secondo i dati ricevuti da parte israeliana, il numero dei cittadini russi morti continua a crescere», ma non fornisce un dato preciso. L'ultimo bilancio delle vittime tra i cittadini russi, annunciato ieri sera, era di quattro morti, mentre sei risultavano dispersi.

15:46
15:46
Sale a 1.799 il bilancio delle vittime, 6.388 i feriti

È salito a 1.799 vittime palestinesi e 6.388 feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. A riferirlo è il ministero della Salute palestinese citato dai media.

Molte migliaia di persone stanno intanto lasciando le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo a sud, in seguito all'avvertimento dell'esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari.

Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio in mano. È una marcia di almeno 10 chilometri, intrapresa da famiglie intere.

L'esercito israeliano, nel settimo giorno di guerra con Hamas, ha chiesto «l'evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case per la loro sicurezza e protezione. Sarà permesso tornare solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà».

La comunicazione è stata subito definita «propaganda» dal ministero dell'Interno di Hamas a Gaza, che ha invitato la popolazione a non muoversi. Stando al portavoce militare di Israele Daniel Hagari, «Hamas sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City».

L'Onu è stata informata dall'esercito israeliano dell'ordine di "ricollocare" circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore, ha detto dal canto suo all'Afp il portavoce del segretario generale dell'organizzazione, Stéphane Dujarric, chiedendo che questo ordine venga annullato. A suo avviso infatti, un'evacuazione di tale portata è »impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti«.

«Comprendiamo che l'evacuazione della popolazione richiederà tempo», ha in seguito affermato Hagari. La scadenza di 24 ore potrebbe quindi non essere sufficiente.

Anche l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, ha annunciato di aver spostato il centro delle proprie operazioni nella parte di Gaza sud dopo l'annuncio dell'esercito israeliano di evacuare la parte nord.

L'agenzia ha detto che Israele deve proteggere i civili che sono nelle sue scuole e nei rifugi che sono »strutture dell'Onu« e che non devono essere attaccate »in accordo con le leggi internazionali«. Oltre 200 mila persone hanno trovato riparo in 92 scuole dell'Unrwa.

Nel mentre, Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, e un attacco missilistico sull'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Due missili sono inoltre caduti a Sderot, cittadina a ridosso della Striscia. Uno di questi avrebbe centrato una casa.

Secondo un bilancio provvisorio, in Israele gli attacchi di Hamas hanno provocato oltre 1.300 morti e più di 3.300 feriti.

Nella notte, pesanti bombardamenti israeliani hanno colpito la Striscia. Lo testimoniano video postati sui social dai residenti e una nota dell'Aeronautica israeliana. Nei raid sarebbero morti anche 13 ostaggi.

«Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei IAF continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico»: è il commento a un video postato dall'aeronautica israeliana sui social. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendone oltre 3.600, 750 solo la scorsa notte.

Secondo il Washington Post, che cita un'analisi di Human Rights Watch, un video di ieri di uno degli attacchi di Israele sembra mostrare l'uso di fosforo bianco, la controversa munizione che può causare gravi danni se usata contro i civili. Il video, verificato dal giornale, mostra due colpi di artiglieria sparati in rapida successione verso i target che, una volta esplosi, rilasciano automaticamente il fosforo bianco. Human Rights Watch ha confermato che è stato usato sopra Gaza City.

Intanto, sono almeno nove i palestinesi uccisi dall'esercito israeliano in Cisgiordania negli scontri avvenuti durante manifestazioni di sostegno a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Ramallah.

A quanto riferito, gli incidenti si sono verificati a Ramallah, Nablus, Tulkarm, Hebron, Beit Ula e Tammun e in altre località della Cisgiordania. Secondo la Mezzaluna rossa palestinese ci sono decine di feriti, alcuni in gravi condizioni.

15:36
15:36
La task force esamina la possibilità di vietare Hamas in Svizzera

La task force governativa per la guerra in Israele ha istituito due gruppi di lavoro per valutare la possibilità di vietare Hamas in Svizzera e per esaminare a fondo le donazioni destinate alle organizzazioni palestinesi. Il mandato riguarda anche l'assistenza ai 28.000 cittadini svizzeri che risiedono nello Stato ebraico.

Mercoledì, a margine della seduta del Consiglio federale, la Confederazione aveva condannato con fermezza gli atti di terrorismo compiuti da Hamas in Israele, dichiarando che l'organizzazione deve essere definita «terrorista». La Task Force Medio Oriente ha iniziato ad operare ieri, ha dichiarato oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) all'agenzia stampa Keystone-ATS.

Tra le organizzazioni attualmente vietate per legge in Svizzera figurano lo Stato Islamico (ISIS) e Al-Qaeda, oltre ad altri gruppi a esse affiliate. Ad inizio settimana, il «ministro» degli esteri Ignazio Cassis ha avanzato la possibilità di adottare una procedura simile anche per Hamas.

15:28
15:28
Il check point fra Gaza e Israele prima e dopo l'attacco

Immagini satellitari di Planet Labs Pbc riprese dai media mostrano un check point lungo il confine tra Gaza e Israele prima e dopo essere stato attaccato e occupato da Hamas durante l'incursione in Israele del 7 ottobre.

L'immagine satellitare, scattata il giorno successivo domenica 8 ottobre, ha rilevato danni e aree rase al suolo in diversi punti, rispetto a quella precedente del giugno 2022, che mostra una struttura integra al valico di Erez. È lo stesso punto dove i miliziani di Hamas hanno lanciato l'attacco a sorpresa, occupando posizioni militari israeliane e posti di controllo lungo il confine con la Striscia.

15:23
15:23
La Turchia ha definito «inaccettabile» l'ordine di evacuazione di tutti i civili da Gaza

La Turchia ha definito «inaccettabile» l'ordine di evacuazione di tutti i civili da Gaza nel sud dell'enclave palestinese da parte dell'Esercito israeliano.

«Forzare 2.5 milioni di persone di Gaza, che sono stati oggetto di bombardamenti indiscriminati per giorni e che sono stati privati di elettricità, acqua e cibo, a migrare in una zona estremamente circoscritta è una chiara violazione del diritto internazionale», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, come riporta la tv di Stato Trt.

«Ci aspettiamo che Israele immediatamente farcia marcia indietro rispetto a questo grave errore e ponga fine alle sue azioni brutali contro la popolazione civile di Gaza», aggiunge il comunicato.

«Stiamo lavorando al rilascio degli ostaggi» catturati da Hamas nell'attacco contro Israele, ha affermato dal canto suo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. «Ma alcuni attori gettano benzina sul fuoco, cosa che mette i nostri sforzi in pericolo oltre ad aumentare la crisi», ha aggiunto il presidente turco.

14:48
14:48
Scontri in Cisgiordania tra palestinesi e forze israeliane

Scontri tra palestinesi ed esercito israeliano si sono verificati in Cisgiordania nel corso di manifestazioni di sostegno a Gaza.

14:48
14:48
Amnesty International : «Forze di Israele equipaggiate con fosforo bianco»

«Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha verificato che le unità militari israeliane che colpiscono Gaza sono equipaggiate con proiettili di artiglieria al fosforo bianco». Lo scrive su X l'organizzazione umanitaria. «Stiamo indagando su quello che sembra essere l'uso del fosforo bianco a Gaza, compreso un attacco vicino a un hotel sulla spiaggia di Gaza City».

14:47
14:47
Gli USA: evacuare oltre un milione di palestinesi dal nord di Gaza è «un'impresa ardua»

L'ordine di evacuare oltre un milione di palestinesi dal nord di Gaza è «un'impresa ardua». Lo ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

«Si tratta di un sacco di persone da spostare in un periodo molto breve di tempo», ha aggiunto il portavoce, sottolineando in ogni caso di «comprendere cosa stanno cercando di fare e perché lo fanno: cercare di isolare la popolazione civile da Hamas, che è il loro vero obiettivo».

14:46
14:46
Nove palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania

Sono almeno nove i palestinesi uccisi dall'esercito israeliano in Cisgiordania negli scontri avvenuti durante manifestazioni di sostegno a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Ramallah.

A quanto riferito, gli incidenti si sono verificati a Ramallah, Nablus, Tulkarm, Hebron, Beit Ula e Tammun e in altre località della Cisgiordania. Secondo la Mezzaluna rossa palestinese ci sono decine di feriti, alcuni in gravi condizioni.

14:45
14:45
Austin: «Questi non sono tempi per restare neutrali»

«Questi non sono tempi per restare neutrali, o per fare falsi paragoni, o per cercare scuse per quanto non può essere scusato. Non ci sono mai giustificazioni per il terrorismo, tanto più dopo la furia scatenata da Hamas. Quanti vogliono pace e sicurezza in questa regione devono condannare ed isolare Hamas»: lo ha affermato il segretario alla Difesa Lloyd Austin al termine di un incontro a Tel Aviv con il collega israeliano Yoav Gallant.

14:12
14:12
Un cittadino svizzero morto in Israele

Un cittadino di nazionalità elvetica e israeliana quasi settantenne è stato ucciso dai «terroristi» di Hamas. «Purtroppo devo confermarlo», ha dichiarato oggi alla stampa a Ginevra il consigliere federale Ignazio Cassis.

Non si sa ancora molto delle circostanze del decesso, ha detto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una conferenza stampa a margine di un vertice di diplomazia scientifica. La morte dell'uomo è il risultato di uno «sfortunato incontro» con i terroristi. L'anziano si trovava in uno dei kibbutz presi di mira dagli islamisti.

Cassis ha espresso le sue più sentite condoglianze ai parenti. Il DFAE indica sul suo sito web che l'uomo viveva in Israele dal 2004. Per ragioni legate alla protezione della personalità non vengono forniti ulteriori dettagli.

Israele ospita una delle più grandi comunità svizzere all'estero. Anche nei Territori palestinesi ci sono cittadini con doppia nazionalità, tra cui alcuni che lavorano in progetti di sviluppo. Data la volatilità della situazione, «non sappiamo esattamente quanti siano», ha detto il capo della diplomazia elvetica.

Cassis ha precisato che «visto quanto sta accadendo» al momento non ci sono contatti con Hamas. Alla fine della scorsa settimana «il nostro personale in loco» ne ha avuto uno - l'attacco degli islamisti palestinesi in territorio israeliano risale a sabato 7 ottobre. Per le stesse ragioni è prematuro parlare di buoni uffici da parte della Confederazione, ha aggiunto Cassis.

L'annuncio del Consiglio federale di mercoledì di voler considerare giuridicamente Hamas come gruppo terroristico non ha avuto alcun impatto sul dialogo con quest'ultimo. Il «ministro» degli esteri si aspetta un chiarimento «nei prossimi giorni» da parte dell'amministrazione federale su come gestire la questione.

Cassis sta cercando di eliminare qualsiasi ambiguità sulla natura terroristica degli attacchi di sabato scorso. Ha ribadito di averlo detto chiaramente alla stampa sin da lunedì.

I contatti con gli islamisti radicali in passato «non sono stati ufficiali» e sono avvenuti «in casi specifici» per trasmettere messaggi a Israele, ha precisato il capo della diplomazia svizzera.

Per quanto riguarda le questioni finanziarie, la task force istituita dalla Confederazione valuterà se sia necessario intervenire per evitare che il denaro di Hamas venga depositato in Svizzera. In merito all'aiuto umanitario, Berna ha già rivisto la sua assistenza nella regione, riducendo il numero di organizzazioni elvetiche attive.

Dopo l'ultimatum di Israele all'ONU di evacuare il nord della Striscia di Gaza, il consigliere federale ha voluto ribadire con forza un messaggio alle autorità israeliane e ai palestinesi: «Rispetto del diritto internazionale umanitario, rispetto del diritto internazionale umanitario, rispetto del diritto internazionale umanitario».

«Israele ha il diritto di difendersi e di rispondere a questo attacco», ha ribadito il consigliere federale, che ha però invitato le parti coinvolte negli scontri a rispettare i loro obblighi internazionali.

Cassis ha anche parlato di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle questioni umanitarie che si terrà oggi. Nessuno Stato da solo sarà in grado di migliorare l'accesso umanitario: la guida delle Nazioni Unite è essenziale per compiere progressi, ha affermato.

13:16
13:16
La sfida di Hamas: «Non ci caccerete da Gaza»

L'invito alla popolazione del nord della Striscia di Gaza a rimanere nelle proprie case lanciato oggi dal ministero dell'Interno di Hamas ha sempre più il tono di una sfida a Israele.

"Diciamo alla gente del nord di Gaza e di Gaza City: rimanete nelle vostre case e nei vostri luoghi. Compiendo massacri contro i civili, l'occupazione vuole sfollarci ancora una volta dalla nostra terra. Lo sfollamento del 1948 non avverrà. Moriremo e non ce ne andremo", ha dichiarato oggi il portavoce del ministero, Eyad al-Bozom, come riporta il Guardian.

Questa mattina le Forze di Difesa Israeliane hanno chiesto l'evacuazione di tutti i civili da Gaza City dalle loro case verso sud, "per la loro sicurezza e protezione".

13:15
13:15
«L'ordine di evacuazione per Gaza? Orrendo»

L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha criticato la decisione di Israele di ordinare a più di un milione di civili nel nord di Gaza di evacuare, definendola «orrenda». Lo riporta Sky News.

«Ciò porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza nell'abisso», ha detto il commissario dell'agenzia Onu, Philippe Lazzarini.

Più di 423'000 persone sono già state sfollate, ha affermato. «La portata e la velocità della crisi umanitaria in corso sono agghiaccianti. Gaza sta rapidamente diventando un inferno ed è sull'orlo del collasso».

12:44
12:44
Il leader di Hezbollah vede il ministro degli Esteri iraniano

Il leader di Hezbollah ha discusso con il ministro degli Esteri iraniano, in visita in Libano, «delle posizioni da adottare» di fronte alla guerra tra Israele e Hamas, ha riferito poco fa il partito libanese filo-iraniano.

Secondo un comunicato stampa di Hezbollah, diffuso dalla tv al Manar, il suo segretario generale, Hassan Nasrallah, ha incontrato il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amir-Abdollahian, arrivato ieri sera a Beirut.

12:43
12:43
La Giordania impedisce le proteste al confine con Israele

L'esercito giordano ha impedito a dimostranti di avvicinarsi alla frontiera con Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui i dimostranti chiedono al governo di Amman la condanna degli attacchi a Gaza e la loro fine. L'esercito sta ricorrendo all'uso di lacrimogeni per tenere i manifestanti lontani dal confine.

12:43
12:43
«È impossibile evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord di Gaza»

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dichiara che è impossibile evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord di Gaza.

12:41
12:41
Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon

Hamas ha rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, dopo l'annuncio da parte dell'esercito israeliano alla popolazione della Striscia di ritirarsi dal nord dell'enclave palestinese. Alcune immagini diffuse dai media mostrano numerosi intercettamenti in cielo da parte dell'Iron Dome sulla città.

12:40
12:40
La Conferenza dei vescovi svizzeri condanna la brutalità di Hamas

La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) condanna la brutalità di Hamas e la sua presa di ostaggi, soprattutto se bambini, ma invita anche gli israeliani al rispetto del diritto internazionale umanitario.

«I membri della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) sono sgomenti per l'oltraggiosa brutalità degli attacchi di Hamas e condannano qualsiasi forma di violenza e atti disumani, in particolare contro vittime innocenti civili», si legge in un comunicato odierno della stessa CVS. «I bambini non vanno mai presi in ostaggio». La CVS esorta i responsabili a rilasciare immediatamente tutte le persone sequestrate.

Anche se vale il diritto alla difesa, i vescovi svizzeri sottolineano esplicitamente che la proporzionalità e il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario ne sono condizioni indispensabili. I massacri di civili e la perdita di vite umane vanno evitati ad ogni costo. Pertanto sono urgentemente necessari corridoi umanitari per aiutare la popolazione della Striscia di Gaza e le numerosissime persone ferite.

La CVS desidera esprimere il suo profondo cordoglio a tutte le famiglie che in questa guerra hanno perso una persona a loro cara. I fedeli sono invitati a pregare per un cessate il fuoco quanto prima, seguito da negoziati di pace rispettosi e giusti.

12:39
12:39
Appello di Israele ia cittadini all'estero: «Evitate le proteste»

Il Consiglio della Sicurezza nazionale e il ministro degli Esteri israeliani stanno facendo appello agli israeliani all'estero di evitare manifestazioni e proteste ovunque siano programmate dopo l'appello di Hamas alle masse arabe per un giorno di rabbia questo venerdì.

12:38
12:38
Aalmeno 258 soldati uccisi nell'attacco di Hamas

Almeno 258 soldati israeliani sono stati uccisi nell'attacco di Hamas a Israele. Lo rende noto l'esercito dello Stato ebraico.

12:21
12:21
«Il trasferimento forzato a Gaza è un crimine»

«Il trasferimento forzato» della popolazione di Gaza «è un crimine». Lo afferma la Lega Araba, commentando l'ordine di evacuazione rivolto dall'esercito israeliano.

11:58
11:58
Due razzi di Hamas cadono su Sderot, al confine con Gaza

Due razzi degli ultimi lanciati da Hamas a Gaza sono caduti a Sderot, cittadina israeliana a ridosso della Striscia. Uno di questi - secondo le prime informazioni - ha centrato una casa ma al momento non si hanno notizie di vittime.

11:58
11:58
L'impiegato dell'ambasciata israeliana Pechino in condizioni stabili

L'impiegato dell'ambasciata israeliana a Pechino aggredito oggi è ricoverato in ospedale ed «è in condizioni stabili», secondo quanto appreso dall'agenzia italiana Ansa.

Un video che circola sui social media sembra mostrare che l'uomo sarebbe stato colpito più volte con un coltello, mentre la zona dell'aggressione non sarebbe vicina all'ambasciata, che si trova in un quartiere diplomatico a nord-est di Pechino, vicino alle rappresentanze di Usa, Francia e Giappone.

In base a quanto verificato sul posto, non sono state adottate misure particolari per rafforzare la sicurezza, mentre l'ambasciata è sembrata funzionare normalmente nel pomeriggio.

11:43
11:43
La Polizia annulla due manifestazioni autorizzate a Basilea

Per motivi di sicurezza, la polizia cantonale di Basilea Città ha deciso di annullare due manifestazioni, precedentemente autorizzate e previste per questo pomeriggio in occasione degli attuali avvenimenti nel Medio Oriente.

Le autorità hanno rivalutato la situazione e ritenuto ora il livello di rischio per la sicurezza troppo elevato, sopratutto dopo gli appelli lanciati in tutto il mondo da Hamas di agire in suo sostegno e contro Israele, ha dichiarato oggi la polizia renana in un comunicato.

In precedenza, a Basilea era stata autorizzata una veglia di solidarietà per lo Stato ebraico, in programma per le 14:00 come pure una manifestazione in supporto della Palestina prevista per le 17:00. Entrambe si sarebbero dovute svolgere sulla Barfüsserplatz, nella città vecchia.

11:39
11:39
L'evacuazione di Gaza City richiederà tempo

«Comprendiamo che l'evacuazione della popolazione richiederà tempo. Stiamo adesso verificando le cifre»: lo ha affermato il portavoce militare di Israele Daniel Hagari.

Commentava l'ordine impartito «con volantini, messaggi radio e telefonici, e sul web» alla popolazione di Gaza di spostarsi subito a sud del Wadi Gaza per motivi di sicurezza. A suo parere potrebbero essere necessarie più di 24 ore.

Hagari ha rilevato che similmente in questi giorni anche un numero molto elevato di israeliani è stato costretto ad abbandonare le proprie abitazioni situate nel sud e nel nord di Israele per raggiungere località più sicure.

11:34
11:34
«Perdite civili inaccettabili se Israele entra a Gaza»

Un'offensiva di terra israeliana nella Striscia di Gaza porterà a perdite civili «inaccettabili», ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

11:27
11:27
«La sorte degli ostaggi è una priorità assoluta»

La sorte degli ostaggi catturati da Hamas rappresenta per Israele «una priorità assoluta». Lo ha affermato il portavoce militare di Israele Daniel Hagari. Dopo aver rilevato che fra di loro risultano esserci anche persone con cittadinanza statunitense ed europea, Hagari si è rifiutato di commentare notizie diffuse da Hamas secondo cui 13 di loro sarebbero morti nei combattimenti.

«In merito - ha affermato - necessitiamo informazioni attendibili, basate sulle nostre fonti». Hagari ha precisato che finora l'esercito ha informato 120 famiglie israeliane che i loro congiunti sono stati fatti prigionieri. «Le verifiche continuano».

11:25
11:25
«Impossibile evacuare i pazienti fragili da Gaza nord»

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dichiara che è impossibile evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord di Gaza.

L'evacuazione dei pazienti vulnerabili dagli ospedali dal nord di Gaza è «impossibile», ha detto oggi a Ginevra il portavoce dell'Oms Tarik Jašarević, citando il ministero della Salute palestinese.

Muovere persone gravemente malate o ferite, che dipendono da supporti vitali, «è una sentenza di morte. I pazienti vulnerabili includono quelli già gravemente feriti, adulti, bambini e neonati che dipendono dal supporto vitale in terapia intensiva», ha aggiunto.

L'Oms si unisce alle Nazioni Unite nell'appello a Israele affinché revochi immediatamente gli ordini di evacuazione di 1,1 milioni di persone che vivono a nord di Gaza entro le prossime 24 ore, ha concluso Jašarević.

11:23
11:23
«Hamas blocca strade per impedire la fuga degli abitanti»

«Hamas sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City'': lo ha affermato il portavoce militare di Israele Danie Hagari in una conferenza stampa. ''Hamas è peggio dell'Isis. Ora ha gettato la maschera'', ha aggiunto.

Richiesto se nel contesto della evacuazione forzata degli abitanti di Gaza Israele si asterrà comunque dal colpire gli ospedali, Hagari ha risposto: ''Faremo del nostro meglio per non colpire località sensibili. Ma in passato Hamas ha sfruttato ospedali, scuole e moschee come scudi per difendere le sue infrastrutture militari''.

09:45
09:45
Hamas: «13 ostaggi, inclusi stranieri, uccisi a Gaza»

Tredici ostaggi, inclusi alcuni stranieri, sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo riportano fonti di Hamas.

09:27
09:27
Il segretario della Difesa USA è arrivato in Israele

Il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, è giunto oggi in Israele in segno di solidarietà al Paese dopo il devastante attacco di Hamas che ha provocato migliaia di morti.

Austin incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre ad alti funzionari del governo. Si tratta della sua terza visita in Israele come capo del Pentagono, che segue quella del segretario di Stato Antony Blinken.

09:07
09:07
Nella notte colpiti 750 obiettivi militari Hamas

Le forze israeliane hanno colpito la notte scorsa «750 obiettivi militari, tra cui tunnel sotterranei del terrore di Hamas, compound e postazioni militari, residenze di alti esponenti del terrorismo utilizzate come centri di comando militare, magazzini di stoccaggio delle armi, sale di comunicazione e hanno preso di mira alti esponenti del terrorismo». Lo ha reso noto questa mattina l'Aeronautica militare israeliana su X.

09:06
09:06
Esodo in corso da Gaza City, famiglie in marcia

Molte migliaia di persone hanno lasciato a precipizio stamane le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo a sud in seguito all'avvertimento dell'esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari.

Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio in mano. È una marcia di almeno 10 chilometri, intrapresa da famiglie intere.

Una fonte dell'ospedale al-Quds ha detto all'agenzia italiana Ansa che medici e pazienti resteranno nella zona di pericolo, in assenza di ambulanze e di soluzioni adeguate per il ricovero dei malati più gravi.

08:29
08:29
L'UNRWA si sposta nella parte di Gaza sud

L'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, ha annunciato di aver spostato il centro delle proprie operazioni nella parte di Gaza sud dopo l'annuncio dell'esercito israeliano alla popolazione della parte nord di evacuare.

L'agenzia ha detto che Israele deve proteggere i civili che sono nelle sue scuole e nei rifugi che sono «strutture dell'Onu» e che non devono essere attaccate «in accordo con le leggi internazionali». Oltre 200mila persone hanno trovato rifugio in 92 scuole dell'Unrwa secondo dati Onu.

08:28
08:28
L'Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere sta tentando invano di entrare nella Striscia di Gaza

L'Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (ACES) sta tentando invano di entrare nella Striscia di Gaza, teatro da quasi una settimana di bombardamenti israeliani in risposta all'attacco di Hamas. «Le organizzazioni umanitarie chiedono un accesso ma non lo ottengono», ha spiegato il responsabile per la regione Hakam Awad.

«Al momento è molto difficile», ha detto Awad alle edizioni odierne dei giornali svizzerotedeschi del gruppo Tamedia. Stock provenienti da forniture precedenti possono ancora essere utilizzati, ma non si sa quanto tempo resti prima che vengano esauriti, precisa.

«Negli ultimi anni, la situazione della popolazione è visibilmente peggiorata. Ma non ho mai vissuto una simile crisi umanitaria», ha dichiarato Awad. «Ci stiamo coordinando con altri attori e stiamo pianificando in modo da poter aiutare appena possibile», ha comunque assicurato.

Da parte sua, il Comitato internazionale della Croce Rossa ha indicato che la situazione umanitaria nella Striscia, assediata e priva di acqua, elettricità e cibo, sarà presto ingestibile. «Senza corrente, gli ospedali rischiano di trasformarsi in obitori», ha affermato il direttore regionale Fabrizio Carboni.

Nel territorio palestinese, l'ultimo bilancio aggiornato parla di oltre 1500 vittime. La maggior parte sono civili, 500 bambini.

08:27
08:27
Hamas ai cittadini: «Non lasciate le vostre case, quella di Israele è propaganda»

Il ministero dell'Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case, definendo l'annuncio dell'esercito di Israele «propaganda».

07:58
07:58
Gli 007 USA definirono improbabile un conflitto Israele-Hezbollah

Un documento top secret dell'intelligence americana dello scorso febbraio definisce «improbabile» un conflitto fra Israele e Hezbollah.

Le due parti hanno adottato una postura di «deterrenza reciproca» dall'accordo del 2022, riporta il Washington Post citando alcune carte riservate, secondo le quali Israele e Hezbollah hanno preso misure per mantenersi pronte a usare la forza ma restano sulle loro modalità storiche di impegno, ovvero evitare vittime e rispondere alle provocazioni in modo proporzionato.

07:58
07:58
ONU: urgenti 294 milioni di dollari per Gaza e Cisgiordania

L'Onu ha lanciato un appello di emergenza per donazioni del valore di 294 milioni di dollari per soddisfare i «bisogni urgenti» dei residenti più vulnerabili della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, dove più di 400.000 palestinesi hanno abbandonato le loro case negli ultimi giorni e circa 50.000 donne incinte non hanno più accesso alle cure.

L'appello è inteso a fornire aiuti a più di 1,2 milioni di residenti di Gaza e della Cisgiordania, ha affermato l'ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), sottolineando che le organizzazioni umanitarie non dispongono delle risorse necessarie per «rispondere adeguatamente ai bisogni delle persone vulnerabili».

Il piano umanitario delle Nazioni Unite per i due territori per il 2023 era stimato in 502 milioni di dollari per aiutare 2,1 milioni di abitanti, ma attualmente è finanziato per meno del 50%.

«L'Unicef ha segnalato che alcuni hanno iniziato a bere acqua di mare, che è molto salata e contaminata ogni giorno da 120.000 m3 di acque reflue non trattate», aggiunge la nota dell'Ocha. «Le strutture sanitarie sono sopraffatte, le scorte mediche sono ridotte e l'accesso agli ospedali e alle cure mediche è ostacolato dalle ostilità e dalle strade danneggiate».

L'Onu è particolarmente preoccupata per le 50'000 donne incinte nella Striscia di Gaza che non hanno accesso alle cure, di cui circa 5500 dovrebbero partorire nel prossimo mese.

07:57
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Cisgiordania: 17.enne palestinese ucciso a colpi di arma da fuoco

Un palestinese di 17 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nella città di Qalqilyah, in Cisgiordania. Il ministero della Sanità palestinese a Ramallah afferma che la vittima è Mehdi Majed Salim, del villaggio di Jayyus, scrive Haaretz.

Secondo il portavoce delle forze di Difesa israeliane, Salim è stato colpito da soldati israeliani che stavano cercando alcuni sospetti che lanciavano pietre e di identificare quattro palestinesi che volevano colpire le auto con sassi sulla Route 55.

07:57
07:57
Israele: si dimette la ministra della Diplomazia pubblica

La ministra della Diplomazia pubblica di Israele si è dimessa. In un lungo post su X, Galit Distel Atbaryan (Likud) spiega che dietro la decisione c'è il fatto che il suo ministero sia stato privato durante la guerra di Gaza dei pochi poteri che gli erano stati concessi quando è stato formato all'inizio dell'anno.

La ministra spiega che questa settimana il governo ha conferito al ministero degli Affari della Diaspora il potere di dirigere la diplomazia pubblica israeliana all'estero insieme al lavoro del ministero degli Esteri, rendendo il suo dicastero «uno spreco di denaro pubblico».

Secondo molti giornalisti e osservatori, nel corso di quest'anno il ministero di Distel Atbaryan non ha avuto poteri reali, essendo costituito esclusivamente dall'ufficio del ministro. La ministra ha tentato più volte, senza riuscirci, di nominare un direttore generale, e le sue poche decisioni sono state ampiamente derise per la loro qualità.

07:56
07:56
Iran: «Se Israele non ferma i suoi attacchi contro i civili a Gaza, la regione si troverà ad affrontare nuove situazioni»

«Se Israele non ferma i suoi attacchi contro i civili a Gaza, la regione si troverà ad affrontare nuove situazioni. Israele non può imporre un assedio completo a Gaza, bombardare i civili e commettere crimini di guerra senza una risposta». Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, riferisce Al Jazeera. È necessario porre fine «all'uccisione di bambini e civili in Palestina», ha aggiunto Amirabdollahian, che ieri ha incontrato a Baghdad il premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani e oggi è atteso a Beirut.

07:55
07:55
Segnali di attività da parte di Hamas, ma non fu data l'allerta

La notte prima dell'attacco gli 007 israeliani avevano individuato segnali di attività irregolare fra i militanti di Hamas, ma i vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) e dello Shin Bet decisero di non mettere in allerta elevata le forze militari al confine.

Lo riporta il sito Axios citando alcune fonti. Secondo le ricostruzioni, venerdì sera - la notte prima dell'attacco - l'intelligence israeliana ha osservato segnali di attività da parte di Hamas a Gaza che sembravano indicare che il gruppo forse stava preparando un attacco. I segnali sono divenuti oggetto di consultazioni per capire cosa potessero significare, ovvero se fossero un'esercitazione o i preparativi di un attacco.

A parte delle consultazioni hanno partecipato il capo dello staff di Idf Herzi Halevi, il direttore dello Shin Bet Ronen Bar e il capo dell'intelligence militare Aharon Halewa. Una delle opzioni valutate nel corso degli incontri era stata quella di mettere in allerta elevata le forze Idf intorno a Gaza. «Dopo le consultazioni, i leader hanno deciso di attendere per maggiori informazioni di intelligence. Sette ore dopo Hamas ha attaccato», afferma Axios.

Secondo il Wall Street Journal invece, i militanti di Hamas erano muniti di mappe dettagliate di città e basi militari che volevano colpire quando sono entrati in Israele per attaccare. I documenti scritti in arabo sono stati recuperati dai luoghi dell'attacco e sono ora all'esame delle autorità israeliane.

Per il media, le carte indicano che fin dall'inizio nel mirino non c'erano solo le installazioni militari, ma anche i civili. I documenti offrono inoltre la possibilità di valutare le informazioni di intelligence in possesso di Hamas e il grado di pianificazione dell'attacco.

06:33
06:33
La Corea del Nord ha negato che le sue armi siano state usate da Hamas

La Corea del Nord ha negato che le sue armi siano state usate da Hamas negli attacchi contro Israele, accusando alcuni resoconti dei media stranieri sul tema di essere solo un tentativo di Washington di scaricare le proprie responsabilità nella crisi su Paesi terzi.

«Gli organi di stampa e i quasi-esperti dell'amministrazione americana stanno diffondendo voci infondate e false secondo cui 'le armi della Corea del Nord' sembrano essere state usate per attaccare Israele - ha riferito un dispaccio dell' agenzia di stampa Kcna -. Non è altro che un tentativo Usa di scaricare la colpa della crisi del Medio Oriente causata dalla sua politica egemonica su un Paese terzo e di sfuggire così alla critica internazionale focalizzata sull'impero del male».

Radio Free Asia, citando esperti militari, ha riferito in settimana che i militanti di Hamas potrebbero usare armi di Pyongyang, in forza dei filmati degli scontri da cui - ad esempio - è emerso un modello di lanciarazzi compatibile con quelli del Nord. Voice of America, di proprietà del governo americano, ha anche citato un esperto di intelligence secondo cui alcune delle armi usate da Hamas potevano provenire dal Paese eremita. Ieri, tuttavia, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha affermato di non poter confermare le notizie sull'origine dei razzi utilizzati da Hamas.

I media statali della Corea del Nord hanno accusato Israele dall'inizio della settimana di aver causato lo spargimento di sangue a Gaza: il conflitto emerso è un altro «enorme fardello strategico» per Washington oltre alla crisi ucraina, ha accusato la Kcna, mostrando «i limiti della strategia egemonica americana e del suo obiettivo di diventare l'unica superpotenza globale».

06:19
06:19
Il punto alle 06.00

L'esercito israeliano ha chiesto «l'evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell'area a sud di Wadi Gaza», un corso d'acqua situato a sud della città. «Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà», ha aggiunto l'esercito nel settimo giorno di guerra con Hamas.

L'Onu è stata informata dall'esercito israeliano dell'ordine di «ricollocare» circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore, ha detto dal canto suo all'Afp il portavoce del segretario generale dell'organizzazione, Stéphane Dujarric, chiedendo che questo ordine venga annullato. Ieri sera «i funzionari delle Nazioni Unite a Gaza sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l'intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore», ha affermato Dujarric, secondo cui un'evacuazione di tale portata è «impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti».

Pesanti bombardamenti israeliani hanno colpito anche nella notte la Striscia, dove il bilancio è salito a 1.537 vittime (tra cui 500 bambini) e oltre 6.600 feriti mentre 423.000 persone sono fuggite dalle proprie case, in particolare nei pressi del confine. Lo testimoniano video postati sui social dai residenti e una nota dell'Aeronautica israeliana.

«Anche di notte, e in qualsiasi momento, centinaia di aerei IAF continuano ad attaccare con forza e a danneggiare gravemente le capacità del nemico»: è il commento a un video postato dall'aeronautica sui social. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6000 bombe, per un peso di 4000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendone oltre 3600.

Secondo il Washington Post, che cita un'analisi di Human Rights Watch, un video di ieri di uno degli attacchi di Israele sembra mostrare l'uso di fosforo bianco, la controversa munizione che può causare gravi danni se usata contro i civili. Il video, verificato dal giornale, mostra due colpi di artiglieria sparati in rapida successione verso i target che, una volta esplosi, rilasciano automaticamente il fosforo bianco. Human Rights Watch ha confermato che è stato usato sopra Gaza City.

Intanto, i soldati hanno portato in salvo circa 250 ostaggi, scrivono le Forze di Difesa israeliane (Idf) in un post su X. «L'unità d'élite della Flotilla 13 è stata schierata nell'area circostante la barriera di sicurezza di Gaza in uno sforzo congiunto per riprendere il controllo della postazione militare di Sufa il 7 ottobre. Oltre 60 terroristi di Hamas sono stati neutralizzati e 26 arrestati, tra cui Muhammad Abu A'ali, il vice comandante della divisione navale meridionale di Hamas», si legge.