Confine

Italia: benzinai in sciopero il 25 e il 26 gennaio

«È stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa» – Al di là del confine: «Fare il pieno di benzina in Ticino torna a essere conveniente»
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
12.01.2023 09:58

In Italia i benzinai scendono in sciopero per protestare contro il governo e quella che ritengono essere una campagna mediatica che li mette alla berlina di fronte alla rabbia degli automobilisti, esasperati per l'aumento del prezzo dei carburanti.

«Per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio», si legge in una nota odierna delle associazioni Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio.

Lo sciopero è previsto dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023. «Il governo - si legge nel comunicato - aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. È stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa».

«L'impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda è quella di un Esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l'Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l'Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull'affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla categoria. È un imbroglio mediatico al quale le organizzazioni di categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei gestori».

Intanto, per i lavori frontalieri e chi abita vicino al confine con il Ticino, «fare il pieno di benzina oltre confine torna a essere conveniente», come scrive La Provincia. «Ieri la verde è scesa in un distributore a due passi da Pizzamiglio sotto l’euro e 70 al litro, attestandosi a 1,69 euro per litro con il diesel a 1,96 euro per litro. Si tratta di uno spartiacque importante, perché dalla fine del taglio sulle accise sul lato italiano del confine di fatto quello di ieri è il primo messaggio che il Ticino lancia per riconquistare parte del terreno perso in 10 mesi abbondanti di prezzi decurtati in Italia». La notizia della revoca del taglio delle accise, aveva fatto esultare il Ticino e le stazioni di servizio del nostro cantone hanno iniziato a tirare un sospiro di sollievo.

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