Iva ridotta per i giornali digitali

BERNA - Da gennaio, le edizioni online di giornali e riviste godranno di un'aliquota ridotta del 2,5%, come avviene per le edizioni cartacee. Lo prevede la rivista legge sull'Iva e l'ordinanza poste in vigore oggi dal Consiglio federale per quella data.
L'ordinanza fornisce una definizione di giornali, riviste e libri elettronici, che saranno imponibili all'aliquota ridotta. Fondamentalmente devono svolgere la stessa funzione dell'edizione stampata. Questa modifica è volta ad assoggettare all'aliquota ridotta i giornali, le riviste e i libri indipendentemente dalla forma in cui vengono pubblicati.
La revisione parziale della legge sull'IVA adottata dal Parlamento elimina gli svantaggi concorrenziali causati dall'imposta sul valore aggiunto alle imprese svizzere rispetto a quelle estere e garantisce maggiori entrate alla Confederazione.
Stando alle nuove disposizioni le imprese estere attive in Svizzera devono essere assoggettate all'IVA quando il loro fatturato annuo mondiale - e non più solo quello realizzato su territorio elvetico - supera i 100 mila franchi.
La riforma prevede che l'imposta graverà anche sugli acquisti effettuati su siti web esteri. Attualmente alla merce acquistata su portali stranieri non viene fatturata l'IVA se l'ammontare di quest'imposta è inferiore a 5 franchi.
Ciò significa che l'IVA non viene emessa per acquisti fino a 62,50 franchi, o fino a 200 franchi per l'aliquota ridotta. È così possibile, per esempio, acquistare libri su Amazon per 200 franchi senza pagare l'imposta sul valore aggiunto. In futuro ciò non dovrebbe più essere possibile. Questo aspetto entrerà però in vigore in un secondo momento.