La biblioteca nazionale di Minsk è un diamante gigantesco

OCCHI SULL'EST - 7.PUNTATA Lo stabile ipertecnologico è stato inaugurato nel 2006 - La sua collezione di libri in lingua russa è la terza più ampia dopo quelle di Mosca e San Pietroburgo
L'imponente palazzo della Biblioteca nazionale bielorussa di Minsk.
Andrea Colandrea
08.07.2016 00:30

MINSK (dal nostro inviato) - Raggiungiamo la Biblioteca nazionale di Bielorussia di Minsk in un taxi, sotto la pioggia, mentre superiamo uno ad uno gli eleganti edifici della grande area universitaria, risalenti al primo dopoguerra, nella zona orientale della città. Ovunque la si percorra, Minsk, colpisce per le sue strade pulite e per lo stato impeccabile dei suoi palazzi, mentre la gente cammina composta e ben vestita a ridosso di negozi ed ampi parchi tenuti in modo encomiabile.Costruito a forma di diamante, appena ne si scorge la sagoma, lo stabile colpisce subito per la sua imponenza. È stato terminato nel 2006 ed è un simbolo della città stessa e della Bielorussia. Ci spiegano che la costruzione sia stata accolta con sentimenti alterni e abbia diviso i cittadini della capitale: c'è a chi piace e a chi, invece, appare elefantiaca e perfino megalomane. Fatto sta che è uno degli edifici più fotografati nel Paese, come si legge anche su una locandina distribuita all'ingresso in cirillico, con traduzione in inglese.Quando si salgono le scale, all'interno del palazzo, colpisce l'ampiezza delle vetrate che fanno passare la luce. Al primo piano si vendono i biglietti e si organizzano le visite guidate. La biblioteca ospita la più grande raccolta di pubblicazioni bielorusse e la terza più grande raccolta di libri in lingua russa dopo la Biblioteca statale di Mosca e la Biblioteca nazionale russa di San Pietroburgo. L'edificio è alto 74 metri ed è composto di 22 piani. Può ospitare circa duemila lettori, più altri cinquecento nella sala conferenze. La Biblioteca nazionale di Bielorussia è il principale polo culturale e d'informazione dell'intero Paese ed include oltre nove milioni di libri riguardanti i più svariati argomenti.Tra le innovazioni tecnologiche offerte dalla struttura, oltre ai cataloghi elettronici (ma ci sono anche quelli, ricchissimi, ancora manuali), c'è il braccio elettronico che trascina i libri richiesti lungo un binario fissato al soffitto su una delle facciate e che in pochi attimi è in grado di consegnarli al destinatario («siamo stati i primi a introdurre questa novità», spiega la giovanissima guida, con una punta d'orgoglio). Inoltre, il biglietto del lettore, è una scheda di plastica che va collegata al computer. Tante applicazion: pressocché tutte, pare, sviluppate dagli ingegneri informatici, che in Bielorussia sono molto richiesti e ben pagati.Quando ci si trova sul tetto dell'edificio, dopo esservi saliti con un ascensore in grado di ospitare gruppi fino a quindici persone, la vista è mozzafiato. Impressiona l'ampiezza della città con i suoi numerosi cantieri e le sagome dei palazzi, le sue grandi arterie di collegamento e i suoi quartieri ordinati, moderni e meno moderni, progettati dagli architetti sovietici di un tempo e dai professionisti usciti dall'università in tempi più recenti. Minsk, da questa altezza, è vista come in un palmo di mano. Di notte, poi, la biblioteca, diventa un gioiello luminoso. La sua illuminazione viene pilotata da un maxischermo multicolore. Ogni giorno, al tramonto, il gigantesco edificio, in questo senso, subisce un'altra trasformazione visiva.Il progetto ha la firma degli architetti Viktor Kramarenko e di Michail Vinogradov. Il primo ha auspicato che «la biblioteca potrà essere il diamante della conoscenza, perché non c'è niente più prezioso al mondo che possiamo acquisire grazie ai libri». Il secondo, che ricorda di aver difeso il diamante contro chi auspicava un edificio più semplice, ha parlato di miracolo. La biblioteca, che organizza eventi internazionali, ha anche l'ambizione di porsi come ponte culturale tra il mondo russofono e quello occidentale.