Stati Uniti

La CPI condanna le nuove sanzioni USA contro i suoi giudici

L’istituzione definisce le misure un attacco all’indipendenza della Corte e un affronto agli Stati parte e alle vittime innocenti nel mondo
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Ats
20.08.2025 19:45

«La Corte penale internazionale deplora l'annuncio di nuove sanzioni da parte dell'amministrazione statunitense contro i giudici della CPI Kimberly Prost (Canada), il giudice Nicolas Guillou (Francia), il procuratore aggiunto Nazhat Shameem Khan (Figi) e il procuratore aggiunto Mame Mandiaye Niang (Senegal). Queste ulteriori designazioni seguono le precedenti di altri quattro giudici e del procuratore della CPI», afferma in una nota.

«Queste sanzioni rappresentano un flagrante attacco all'indipendenza di un'istituzione giudiziaria imparziale che opera sotto il mandato di 125 Stati parte di tutte le regioni», aggiunge.

Le nuove sanzioni Usa ai giudici della CPI, prosegue l'istituzione, «costituiscono inoltre un affronto contro gli Stati parte della Corte, l'ordine internazionale basato sulle regole e, soprattutto, contro milioni di vittime innocenti in tutto il mondo».

«Come affermato in precedenza dal presidente e dalla magistratura della CPI, nonché dalla presidenza dell'assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma, la Corte sostiene fermamente il suo personale e le vittime di atrocità inimmaginabili - aggiunge -. La CPI continuerà ad adempiere al suo mandato, imperterrita, nel rigoroso rispetto del quadro giuridico adottato dagli Stati Parte e indipendentemente da qualsiasi restrizione, pressione o minaccia. La Corte invita gli Stati Parte e tutti coloro che condividono i valori dell'umanità e dello stato di diritto a fornire un sostegno fermo e costante alla Corte e al suo lavoro svolto nell'esclusivo interesse delle vittime di crimini internazionali».

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