Clima

La disparità di prezzi tra treno e aereo in Europa, Svizzera inclusa

Lo studio di Greenpeace rivela come i prezzi dei biglietti aerei siano spesso più convenienti rispetto ai treni, contribuendo all'aumento delle emissioni di gas serra
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Red. Online
21.07.2023 11:45

Il treno? In Europa, Svizzera compresa, è troppo caro. Quantomeno, se paragonato all'aereo. Una disparità, questa, che in periodo di vacanze sta pesando, e non poco, in termini di scelte di singoli e famiglie e, di riflesso, emissioni. Già, perché secondo le stime l'aviazione inquina fino a 80 volte di più rispetto alla ferrovia.

L'allarme è stato lanciato da uno studio di Greenpeace, pubblicato giovedì, L'organizzazione non governativa, in particolare, ha analizzato le differenze di prezzo fra i biglietti di treno e aereo in 27 Paesi europei, fra cui la Confederazione. E il risultato, appunto, non è certo confortante se letto con gli occhiali del cambiamento climatico: l'aereo si è rivelato più economico del treno su 79 delle 112 tratte analizzate. Bene ma non benissimo, insomma. Anzi, male.

L'eccezione: Ginevra-Parigi

Il nostro Paese, dicevamo, non fa eccezione. Lo studio di Greenpeace, venendo alla Svizzera, ha esaminato sette tratte transfrontaliere con partenza da Basilea, Ginevra e Zurigo. In media, i biglietti del treno costano il 70% in più rispetto a quelli dell'aereo.

L'esempio più lampante, in questo senso, è la rotta Ginevra-Barcellona: il volo più economico costa 25 franchi, complici le low cost, un prezzo che Greenpeace ha definito senza troppi giri di parole «indecentemente basso». In treno, per lo stesso viaggio, al netto dei tempi di percorrenza più lunghi, bisogna pagare in media circa 70 franchi. Lo stesso dicasi per raggiungere Zagabria da Basilea: in aereo si paga 38,40 franchi, in treno quasi 90. Possibile? Evidentemente sì.

Ci sono, per fortuna verrebbe da dire, anche delle eccezioni. Come Ginevra-Parigi, tratta servita quotidianamente da otto TGV e da easyJet qualora si puntasse sull'aereo. Si tratta, parola di Greenpace, di una delle poche tratte «in cui il treno è spesso più economico dell'aereo». Un biglietto ferroviario può costare anche appena 28,40 franchi. Eppure, nonostante le «condizioni perfette» offerte dal treno su questa tratta, nel 2019 più di un milione di persone ha volato tra Ginevra e Parigi, ha specificato Greenpeace. Una scelta collettiva, questa, che ha generato una quantità di gas inquinanti equivalente alle emissioni annuali di 38 mila auto a combustione.

Le differenze in dettaglio

Le differenze di prezzo, in Svizzera, sono comunque più contenute rispetto ai casi più eclatanti individuati da Greenpeace in Europa. La differenza più netta, in questo senso, è stata riscontrata nel viaggio Barcellona-Londra: in treno, rischia di costare fino a 369 franchi, un prezzo trenta volte superiore rispetto a quello di un biglietto aereo (se ne trovano a 12,50 franchi addirittura). Nella tabella sottostante, Greenpeace ha riassunto altre tratte con prezzi sensibilmente più alti in caso di viaggio in treno.

Ma come si spiegano simili differenze? Lorelei Limousin, attivista di Greenpeace, ha spiegato che le responsabilità vanno ricercate nelle «decisioni politiche» relative al settore aereo. E ancora: «Il trasporto aereo beneficia di vantaggi fiscali per 30 miliardi di euro. Il cherosene, ad esempio, è esente da imposte, mentre i biglietti internazionali sono esenti da IVA».

A ciò bisogna aggiungere il fatto che quasi l'80% delle rotte studiate è operato da compagnie aeree low cost, come easyJet o Ryanair. Compagnie che, ha detto Limousin, «tagliano i costi il più possibile, soprattutto in termini di personale». Di recente, ha aggiunto l'attivista, «le sovvenzioni dirette agli aeroporti e alle compagnie aeree stanno contribuendo a ridurre ulteriormente i prezzi».

Greenpeace ha pure citato un problema spesso taciuto ma reale: alcune tratte, semplicemente, non sono servite dal treno. E all'equazione, ovviamente, bisogna aggiungere il fattore distanza. «I viaggiatori devono spesso attraversare diversi Paesi, con tariffe diverse» ha detto Limousin. La tratta Zurigo-Madrid illustra chiaramente questa situazione. Il viaggio in treno dura oltre 15 ore, con due coincidenze a Barcellona e Parigi. «Le persone che desiderano utilizzare l'opzione più rispettosa del clima devono investire molto tempo, ma anche molto denaro» si può leggere nello studio. «Con un prezzo medio di 358,50 franchi, il treno è 4 volte più costoso dell'aereo per questa tratta».

La soluzione? Doppia

Secondo Greenpeace, l'unica soluzione possibile è togliere i sussidi al trasporto aereo. I dati sciorinati, ha spiegato l'organizzazione, «dimostrano fino a che punto i viaggiatori sono incoraggiati a prendere l'aereo». Di qui l'auspicio di agire in due direzioni, come dichiarato da Limousin: «In primo luogo, dobbiamo ritrovare il prezzo reale dei biglietti aerei, abolendo le agevolazioni fiscali concesse alle compagnie aeree. In secondo luogo, dobbiamo sovvenzionare maggiormente i viaggi in treno e introdurre incentivi come i biglietti a prezzo fisso».

«Treni e aerei devono essere messi sullo stesso piano» ha concluso Greenpeace, secondo cui tra il 2009 e il 2019 le emissioni di gas serra derivanti dal traffico aereo sono aumentate del 29% in Europa.