La FTIA cambia nome e diventa IAT

GIUBIASCO - La Federazione Ticinese Integrazione Andicap (FTIA) ha presentato oggi la nuova veste grafica dell'associazione che verrà progressivamente introdotta a partire dall'inizio del prossimo anno.
La nuova immagine è la diretta conseguenza della decisione, presa dall'assemblea dei soci FTIA a fine febbraio, di modificare dal 1° gennaio 2017 il nome dell'associazione in inclusione andicap ticino (IAT) per allinearsi maggiormente alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dalla Svizzera il 15 aprile 2014.
La nuova immagine rappresenta "una serie di tasselli, tutti irregolari e tutti diversi fra loro, che simboleggiano la diversità umana in tutte le sue sfaccettature. La forma può essere pure interpretata come un insieme di spirali che evolvono, crescono e che rappresentano la società. Chi invece ci vede un fiore sa che la natura è irregolare ma bellissima e che cresce rigogliosa in armonia".
"Il tassello giallo, un po' dentro e un po' fuori, rappresenta la nostra associazione che si batte ogni giorno per difendere i diritti delle persone con disabilità promuovendo una cultura inclusiva. Il tassello è volutamente a metà strada: oggi non abbiamo ancora raggiunto la piena inclusione sociale e professionale delle persone con andicap, quindi inclusione andicap ticino continuerà ad impegnarsi con perseveranza e determinazione".
La presentazione odierna alla stampa è stata per la FTIA anche un'occasione per fare un breve approfondimento sulla terminologia che sta alla base della decisione di cambiare la propria denominazione: perché passare dal concetto di "integrazione" a quello di "inclusione"?Attraverso l'intervento di Paolo Beltraminelli, Presidente del Consiglio di Stato e Direttore DSS, di Michele Mainardi, direttore DFA Locarno, e di Andrea Bersani, Sindaco di Giubiasco, si è cercato di fare il punto della situazione nel nostro Cantone e di comprendere il concetto di inclusione sociale.