La magia dei campi scout conquista, ma non sempre è facile trovare ospitalità

Sono passati 12 mesi. Un anno fa nella valle di Goms (Vallese) si teneva il più grande campo scout federale mai organizzato. Un evento, della durata di due settimane, che ha accolto più di 30.000 giovani. Circa 800 «unità» scout delle 22 associazioni cantonali avevano piantato le loro tende in una pianura di 120 ettari, l'equivalente di 170 campi da calcio. «Abbiamo dimostrato che lo scoutismo svizzero non è antiquato, ma che è un grande movimento che si adatta al nostro tempo e contribuisce alla società», aveva dichiarato a margine della manifestazione Colin Vollmer, portavoce del campo federale. Una realtà sempre più grande e attiva. Il trend di crescita del movimento scout svizzero è infatti ininterrotto dal 2015: con 51.064 membri (dato al 1. gennaio 2023), è la più grande organizzazione giovanile della Svizzera. Più di 10.000 giovani (il 21% degli iscritti) sono coinvolti come capi scout. E in Ticino (e Moesano) i membri attivi sono tra i 2.700 e i 2.800, divisi in 30 sezioni sparse sul territorio.
«Noi scout diventiamo di anno in anno più numerosi – spiega Nina Frank, della Fondazione svizzera dello scoutismo –. Lo scoutismo propone a bambini e giovani esperienze uniche in gruppo, giornate di campo indimenticabili nella natura e attività avventurose il sabato pomeriggio o durante un intero fine settimana. Gli scout stringono amicizie per la vita e imparano presto ad assumersi la responsabilità per sé stessi e per gli altri. Questo offre un buon contrappeso alla scuola e agli schermi onnipresenti e piace a un numero sempre maggiore di bambini e genitori».
«Possiamo riguadagnare terreno»
Ma, stando alla fondazione – composta da ex scout che si occupano di raccolte fondi e della gestione di terreni e case, ed è direttamente legata e in contatto con l’associazione scout Svizzera –, trovare un posto per tutte le sezioni diventa un compito sempre più impegnativo. Se da una parte crescono gli scout, dall’altra diminuiscono i luoghi adatti per i loro campi. Tanto che a inizio estate è stato lanciato un appello: «Solo facendo offerte allettanti abbiamo la possibilità di assicurarci i terreni, prenderli in affitto a lungo termine o, meglio ancora, acquistarli». La Fondazione scout svizzera possiede due siti, a Magden (Argovia) e a Binn (Vallese). «In generale, è molto difficile acquistare terreni agricoli. Il diritto fondiario rurale non lo consente quasi mai», aggiunge Nina Frank. «Circa dieci anni fa, la fondazione ha quindi iniziato a stipulare accordi a lungo termine con i proprietari dei siti adatti. Il terreno è disponibile (sotto compenso) per tre o quattro campi ad Ascensione, Pentecoste e in estate, ma è ancora utilizzato per l'agricoltura. I proprietari sono agricoltori, Comuni, società. Attualmente, la Fondazione scout può offrire 40 posti di questo tipo». Che devono ossequiare dei requisiti specifici: accesso per il trasporto di materiale, raggiungibile con i mezzi pubblici o una camminata adatta anche ai bambini, accesso all’acqua potabile, possibilità di costruire un camino o utilizzare un mezzo di cottura alternativo, autorizzazione all’allestimento di una toilette. In generale, è più difficile trovare un posto adatto ai campi scout nelle regioni più frequentate dai turisti. «Qui i Comuni hanno spesso imposto divieti di campeggio per l'intera area. Anche se lo comprendiamo, questo rende impossibile o molto difficile la realizzazione dei campi scout, che si svolgono per un periodo di tempo limitato, in modo ordinato, in siti con il consenso dei proprietari e con un programma ben preparato. Gli scout sono inoltre molto attenti a rispettare la natura e a lasciare i siti così come li hanno trovati».

In Ticino la disponibilità c'è
Una situazione meno sentita in Ticino, come conferma Francesco Stoppa, co-presidente di Scoutismo Ticino. «È chiaro che con l’aumento dell’urbanizzazione e i particolari vincoli imposti i terreni si riducono. Ma nel nostro cantone la disponibilità c’è: nelle valli, nel Mendrisiotto, nel Luganese. Terreni che vengono utilizzati annualmente sia dalla nostra sezione sia da altre della Svizzera interna». Perché il principio alla base è anche di scoprire nuove regioni all’interno del territorio nazionale. Tradizionalmente, se i ragazzi in età delle scuole medie dormono in tenda, i lupetti delle Elementari passano la notte in casa, «e anche in questo la disponibilità in Ticino c’è». Ovvio, il lavoro è tanto: «Bisogna condurre una buona ricerca, stipulare un contratto con il contadino o il Comune proprietario, assicurargli che il terreno verrà lasciato in ottime condizioni». E il costo? È molto variabile. «Ci sono posti che vengono concessi gratuitamente. La sezione scout, come contropartita, fa ‘una buona azione’, aiuta il contadino in un lavoro o il Comune a pulire un sentiero. In altri posti, invece, viene chiesto un contributo che solitamente si aggira attorno ai 500 franchi per due settimane. In altri casti bisogna provare a contrattare se il prezzo è più alto e capire se vale la pena cercare altrove».
L’affitto del campeggio occupa pertanto solo una piccola parte del budget del campo. «E nel 2023 la fondazione Scout è stata in grado di affittare un sito a ben 100 campi», conclude Nina Frank: «Gli scout offrono amicizia, impegno e avventura, durante e dopo il periodo quale scout attivo. Scout per un giorno, scout per sempre».
