Tecnologia

La rivoluzione meteorologica passa anche dai satelliti

Fra una settimana verrà messo in orbita il primo EUMETSAT di nuova generazione: grazie a strumenti innovativi saranno possibili osservazioni e previsioni molto più accurate – Anche la Svizzera ne beneficerà – I dati passeranno da Leuk, in Vallese
© EUMETSAT
Giona Carcano
06.12.2022 06:00

Una nuova generazione di satelliti meteorologici sta per prendere la via del cielo. La sera di martedì 13 dicembre, dallo spazioporto dell’Agenzia spaziale europea (ESA) a Kourou, nella Guyana francese, decollerà a bordo di un vettore Ariane V il primo dei sei gioielli tecnologici di EUMETSAT, l’organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici. Nuovi e potentissimi occhi geostazionari che aiuteranno i previsori di tutto il Continente –Svizzera compresa – ad affinare e a rendere ancora più precisa l’enorme mole di dati meteo che arriverà dallo spazio. 

Due stazioni di ricezione

Prima di scoprire nel dettaglio le caratteristiche innovative dei nuovi satelliti (chiamati MTG, Meteosat Third Generation), è però necessario fare un piccolo passo indietro. Perché una delle tappe fondamentali per il sistema di copertura satellitare passa dalla Confederazione, e più precisamente da Leuk. In Vallese è infatti attiva una delle due stazioni terrestri per la ricezione dei dati forniti dai satelliti MTG. Una struttura che riceverà – grazie a tre antenne dal diametro di 6,5 metri – una quantità di dati dieci volte superiore a quella trasmessa a terra oggi. La stazione vallesana lavorerà assieme a una «sorella» attiva a pochi chilometri da Lugano, a Gera Lario sul lago di Como. Una volta arrivati a terra, i dati di entrambe le stazioni verranno spediti alla sede principale di EUMETSAT a Darmstadt, in Germania, per l’elaborazione. Già. Ma perché due diverse stazioni riceventi? Il motivo, guarda caso, è meteorologico. Le antenne comunicano con i satelliti a una frequenza relativamente alta: di conseguenza, in caso di forti piogge, non sono più in grado di ricevere un segnale affidabile. Per questo avere una stazione a sud e una a nord della catena alpina permette di disporre in ogni momento di condizioni meteo diverse.

Per le nostre vallate si tratta di un grande vantaggio. Specie per l’osservazione, ossia nel capire in un determinato momento come sono distribuite le nuvole. In questo modo migliorerà notevolmente anche la previsione
Marco Gaia, meteorologo di MeteoSvizzera

Una scansione ogni 2,5 minuti 

Ora, però, torniamo nello spazio. Ai nuovi satelliti che verranno messi in orbita geostazionaria a circa 36 chilometri sopra la Terra. La strumentazione a bordo permetterà al settore della meteorologia europea di raggiungere nuovi e notevoli traguardi. Innanzitutto, a differenza dell’attuale generazione di satelliti, il sistema MTG godrà di una maggiore frequenza di scansione: i dati verranno rilevati e inviati a terra fino a ogni due minuti e mezzo, aumentando sensibilmente la precisione delle analisi. In pratica, le osservazioni dell’atmosfera saranno in tempo reale. Ma una maggiore precisione la si raggiungerà anche grazie alla risoluzione, portata per alcuni tipi di dati fino a 500 metri di dettaglio sopra l’equatore (in Svizzera il dettaglio sarà di circa 700 metri). Questo aspetto migliorerà di due volte l’odierna risoluzione satellitare, permettendo enormi passi avanti per quanto riguarda l’osservazione su scala locale. Una sviluppo particolarmente importante per la Svizzera, regione alpina che per sua natura ha numerose particolarità atmosferiche. Saranno inoltre disponibili nuovi tipi di dati, come ad esempio informazioni sulla localizzazione dei fulmini. Il sistema EUMETSAT di terza generazione sarà composto da due tipi di satelliti: 4 per l’analisi dell’estensione e della tipologia delle nuvole e 2 per la misurazione passiva dei profili della temperatura e dell’umidità dell’atmosfera. Questi ultimi due apparecchi sono una grande novità per i satelliti geostazionari. Come ha spiegato Alexander Schmid, capo progetto EUMETSAT, il cosiddetto infrared sounder consentirà di creare un profilo verticale dell’atmosfera. Sarà quindi in grado di fornire informazioni sull’andamento con l’altitudine della temperatura e dell’umidità, come pure sulla  densità dell’aria. Abbinando queste misurazioni alle informazioni derivanti dalle immagini, sarà quindi possibile generare un quadro in quattro dimensioni dell’atmosfera: a differenza degli attuali sounder che non sono geostazionari, i nuovi apparecchi osserveranno sempre la medesima regione della Terra permettendo di creare delle sequenze temporali, in modo da descrivere in modo estremamente accurato ciò che avviene nel cielo.

Aiuterà anche il fotovoltaico

Come detto, della terza generazione di satelliti ne beneficeranno tutti i Paesi europei. Anche la Svizzera, membro fondatore dell’organizzazione EUMETSAT. «La risoluzione raggiunta dai nuovi satelliti è davvero fenomenale», spiega Marco Gaia, meteorologo di MeteoSvizzera. «Per le nostre vallate si tratta di un grande vantaggio. Specie per l’osservazione, ossia nel capire in un determinato momento come sono distribuite le nuvole. In questo modo migliorerà notevolmente anche la previsione». Non solo: la nuova strumentazione permetterà di disporre di allerte meteo ancora più affidabili. «Oggi non riusciamo a considerare le misurazioni satellitari nel processo di allertamento automatico in caso di temporali», sottolinea Gaia. «Una volta attivo il sistema MTG, invece, dovremmo poterlo fare. Avremo quindi una descrizione più completa del fenomeno temporalesco». La terza generazione di satelliti meteorologici avrà anche un impatto sul settore delle energie rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico: maggiore precisione significa, in questo caso, riuscire a sfruttare meglio il potenziale del Sole. «La società sta prendendo sempre più coscienza della necessità di dover abbandonare i combustibili fossili», commenta il meteorologo. «Di conseguenza le energie alternative iniziano a essere ancora più gettonate rispetto al passato. E per chi è chiamato a gestire grandi impianti fotovoltaici poter disporre di un’osservazione e di conseguenza anche di una previsione affidabile e molto localizzata su come sarà la copertura nuvolosa è un grosso aiuto. In generale, il servizio della meteorologia al settore delle rinnovabili è sempre più importante».                   

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