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l ministero della Difesa di Mosca: «Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali» – I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi nella circostante regione della capitale ucraina — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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17:03
17:03
Natalità crollata in Ucraina
Dall'inizio del conflitto in Ucraina la natalità è crollata del 28%, con 38.324 neonati in meno nati nei primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2021, prima che la Russia invadesse il Paese.
È quanto si evince dalle cifre diffuse dai dati diffusi da OpenDataBot citate dai media. Sebbene il tasso di nascite sia andato gradualmente calando dal 2015, la diminuzione delle nascite dall'inizio del conflitto al 2023 è la maggiore da quando l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza nel 1991.
Dall'invasione russa sono nati in media 16 mila bambini al mese rispetto ai 23 mila che nascevano mensilmente prima del conflitto mosso da Mosca a grande scala. Prima dell'inizio della guerra era prevista una diminuzione della popolazione ucraina del 50% nel 2050, secondo le stime dell'Onu.
Ulteriori contraccolpi sulla natalità nel Paese derivano dal fatto che almeno 6 milioni di ucraini hanno abbandonato il Paese dall'inizio del conflitto, secondo i dati dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
15:59
15:59
«Gli oligarchi russi forniscono mercenari all'esercito regolare»
Alcuni oligarchi russi sono coinvolti in uno schema finanziario grazie al quale forniscono incentivi economici ai mercenari per arruolarsi nell'esercito russo e combattere in Ucraina. È questa la rivelazione fatta dal media investigativo IStories e ripresa anche da Meduza.
Queste società, legate a personalità come Oleg Deripaska, Leonid Mikhelson, Gennady Timchenko, assumono un nuovo dipendente il giorno prima che firmi un contratto militare con il ministero della Difesa. Successivamente il contratto con le aziende degli oligarchi viene sospeso, ma questo lascia comunque motivi legali per pagargli uno stipendio mentre si trovano nella zona di guerra.
Tra le persone ascoltate c'è Igor Sergienko, un comandante di plotone del battaglione Sokol (Falco in lingua slava) dell'esercito russo, dove è conosciuto con il nome di guerra «Shershen», calabrone. Lo stipendio di Sergienko proviene da due fonti: 200.000 rubli al mese (poco meno di 2.000 euro) gli vengono pagati dal ministero della Difesa russo, mentre altri 100.000 rubli provengono da uno sponsor che Sergienko descrive come una «società del complesso militare-industriale».
Sokol è un battaglione di volontari, ma come la maggior parte delle milizie private fa parte delle forze armate russe (appartiene al 108° reggimento d'assalto aereo delle guardie ). Sergienko ha combattuto in Ucraina nel 2014 sotto il Gruppo Wagner, poi in Siria con la milizia Redut. Dal 2022 è tornato in Ucraina.
15:13
15:13
Kiev: «Danni a 40 mila tonnellate di grano nel raid sul Danubio»
I raid russi sul Danubio hanno «danneggiato» 40 mila tonnellate di cereali. Lo ha denunciato oggi il governo ucraino.
Questo grano era destinato all'esportazione, ha spiegato il ministro ucraino delle Infrastrutture Oleksandre Koubrakov. «I russi hanno colpito magazzini e silos di grano, danneggiando quasi 40 mila tonnellate di grano atteso dai Paesi africani, dalla Cina e da Israele», ha scritto su Telegram.
15:04
15:04
«Una bufala l'incontro di pace a Riad sul piano di Zelensky»
L'incontro di pace in Arabia Saudita che esamina la «formula per la pace» proposta dal presidente ucraino Zelensky è un «bufala», il cui unico scopo è quello di creare una «alleanza antirussa» guidata dai Paesi occidentali e dall'Ucraina.
Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass.
«Questa non è né una conferenza di carattere scientifico o pratico, né un incontro di diplomatici per trovare soluzioni politiche, ma un tentativo di sfruttare le intenzioni sincere di un certo numero di Stati per creare una coalizione anti-russa», ha aggiunto.
15:02
15:02
Putin chiede aiuto a Erdogan per esportare il grano russo in Africa
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto il sostegno del suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per esportare i cereali russi e di fatto aggirare le sanzioni occidentali, pur rifiutandosi di rilanciare l'accordo sull'export del grano ucraino. «Tenuto conto delle necessità alimentari dei Paesi più bisognosi, sono in corso di elaborazione delle opzioni per permettere le forniture di cereali russi. Esiste una volontà di cooperare in questo settore con la Turchia», ha riferito il Cremlino in un comunicato sulla telefonata tra i due leader.
14:30
14:30
Erdogan: «D'accordo con Putin per sua visita in Turchia»
I due leader «hanno concordato di continuare i contatti a vari livelli, anche nel contesto dei preparativi per un potenziale incontro», ha affermato dal canto suo il Cremlino citato dalla Tass.
13:29
13:29
Erdogan a Putin: «La fine del patto sul grano non giova a nessuno»
La fine dell'accordo per le esportazioni di grano dall'Ucraina, dopo l'uscita della Russia nelle scorse settimane, non gioverà a nessuno. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin.
La Turchia continuerà a mediare con la diplomazia per fare ripartire l'iniziativa, ha aggiunto Erdogan, come riporta la direzione delle comunicazioni del presidente turco.
Saranno i Paesi più poveri a soffrire di più per la fine del patto sulle esportazioni di grano dall'Ucraina, ha aggiunto il presidente turco sottolineando che l'iniziativa aveva portato a un calo del 23% dei prezzi dei cereali mentre nelle ultime due settimane, dopo l'uscita di Mosca dall'accordo, i prezzi sono saliti del 15%.
«Non dovrebbero essere compiuti passi per alzare le tensioni del conflitto tra Mosca e Kiev», ha inoltre affermato Erdogan durante la telefonata con il suo omologo russo. Durante il colloquio, il presidente turco ha definito il patto come «un ponte per la pace».
Dal canto suo invece, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto il sostegno di Erdogan per esportare i cereali russi e di fatto aggirare le sanzioni occidentali, pur rifiutandosi di rilanciare l'accordo sull'export del grano ucraino.
«Tenuto conto delle necessità alimentari dei Paesi più bisognosi, sono in corso di elaborazione delle opzioni per permettere le forniture di cereali russi. Esiste una volontà di cooperare in questo settore con la Turchia», ha riferito il Cremlino in un comunicato sulla telefonata tra i due leader.
Stando alla direzione delle comunicazioni del presidente turco, durante il colloquio telefonico odierno tra i due capi di stato, Erdogan e Putin avrebbero inoltre concordato una visita da parte di quest'ultimo in Turchia. Non è stata tuttavia specificata la data della visita.
Nelle scorse settimane, Erdogan aveva affermato che Putin si recherà in Turchia durante il mese di agosto.
13:06
13:06
La Russia annuncia esercitazioni militari nel Mar Baltico
È iniziata nel Mar Baltico un'esercitazione militare russa a cui prendono parte oltre 30 navi da guerra e imbarcazioni della Marina, più di 30 aerei e circa 6.000 militari, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe.
«Dal 2 agosto, nel Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, ammiraglio Nikolai Evmenov, si svolge l'esercitazione navale Ocean Shield-2023», ha affermato il ministero.
«Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa in un'area operativamente importante».
11:50
11:50
Esplosioni nell'area della base militare russa in Crimea
«Esplosioni in Crimea, in particolare potenti deflagrazioni sono state riferite a Gvardeyskoye», base aerea dell'aeronautica russa, nel distretto di Simferopoli. «Le autorità della penisola annessa da Mosca unilateralmente nel 2014 hanno bloccato il traffico sul ponte di Crimea, ma senza fornire una motivazione». Lo scrive Rbc-Ukraine.
Radio Liberty, emittente in lingua russa indipendente, ha scritto su Telegram che «le autorità di occupazione della Crimea non hanno ancora commentato la notizia e anche i dettagli sono sconosciuti. Va notato che nella zona dove ci sono state le esplosioni si trova la base aerea russa di Gvardeyskoye. Attualmente, il campo di aviazione è subordinato alle Forze aerospaziali russe. Il 37.esimo Reggimento misto di aviazione è basato lì».
L'emittente ha pubblicato la mappa della struttura militare in Crimea e i punti che sarebbero stati colpiti.
10:25
10:25
Colpiti i porti del grano sul Danubio
Diversi incendi sono scoppiati nella notte in seguito agli attacchi russi alle strutture portuali e industriali ucraine di Izmail nel distretto di Odessa, sul fiume Danubio, al confine con la Romania.
«Un silos di grano è stato danneggiato», ha riferito su Twitter il ministero della Difesa di Kiev, «il grano ucraino ha il potenziale per sfamare milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, la Russia ha scelto la strada delle uccisioni, della fame e del terrorismo».
«Il nemico ha attaccato le strutture portuali e le infrastrutture industriali sul Danubio», ha dichiarato l'ufficio del procuratore su Telegram, aggiungendo che «a seguito degli attacchi, sono stati danneggiati o distrutti un silos, capannoni per il grano, cisterne del terminal merci, magazzini e locali amministrativi».
«Un'altra notte di guerra, un'altra notte di lavoro per la nostra eroica difesa aerea», ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo gli attacchi della notte lanciati dalla Russia.
«Ci stiamo difendendo al massimo delle nostre capacità. Abbiamo abbattuto molti Shahed. Fortunatamente non ci sono state vittime. Purtroppo, ci sono danni. I più significativi sono nel sud del Paese. I terroristi russi hanno nuovamente attaccato i porti, il grano e la sicurezza alimentare globale. Il mondo deve rispondere. Quando i porti civili vengono presi di mira, quando i terroristi distruggono deliberatamente persino gli elevatori di grano, è una minaccia per tutti i continenti. La Russia deve essere fermata», ha scritto ancora Zelensky sul suo canale Telegram.
09:46
09:46
«Colpite nella notte le abitazioni a Kherson, ci sono dei feriti»
I russi hanno bombardato durante la notte il centro di Kherson, nel sud dell'Ucraina, colpendo un quartiere residenziale, ferendo due civili: una donna di 56 anni e un uomo di 59. Questa mattina sono continuati i bombardamenti, che hanno colpito una banca, senza causare feriti. Lo scrive Rbc-Ukraine sul suo canale Telegram.
Ieri a Kherson, colpito dai russi, era stato ucciso un medico che lavorava in un ospedale.
09:44
09:44
«L'esercito ucraino strappa ai russi posizioni a sud di Avdiivka»
Le forze di difesa dell'Ucraina hanno riconquistato dai russi alcune posizioni a sud di Avdiivka, nell'oblast di Donetsk in Donbass. Lo annuncia il portavoce dello Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, Pavlo Kovalchuk, citato da Ukrinform.
«Operazioni offensive da parte delle forze di difesa hanno costretto il nemico a ritirarsi dalle proprie posizioni nell'area a sud di Avdiivka», ha detto Kovalchuk.
08:44
08:44
Polonia conferma: «Lo spazio aereo violato da elicotteri di Minsk»
Il ministero della difesa polacco ha confermato che ieri, 1° agosto, nella zona di Bialowieza sul confine fra la Polonia e Bielorussia, due elicotteri bielorussi hanno violato lo spazio aereo polacco.
In un comunicato pubblicato sul sito del ministero si legge che la parte polacca è stata informata in anticipo che nella zona della frontiera ci saranno da parte bielorussa gli esercizi di addestramento dei piloti.
La violazione, sempre secondo il comunicato, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte dei sistemi di rilevamento militari polacchi.
Ieri mattina verso le ore 8, gli elicotteri sono stati immortalati dagli abitanti della zona; una foto realizzata da Eliza Kowalczykè è stata pubblicata sulla sua pagina Facebook.
Solo in serata però il comunicato ministeriale ha confermato l'evento, negato per tutta la giornata di ieri dai militari polacchi. Secondo il comunicato il ministero ha comunque informato sull'incidente le forze del Patto Atlantico; per oggi il ministero degli esteri di Varsavia ha convocato l'incaricato d'affari bielorusso.
08:43
08:43
«Abbattuti 10 droni su Kiev, danni ma nessun ferito»
Oltre dieci droni russi che hanno preso di mira Kiev sono stati abbattuti durante la notte dalle difese aeree ucraine, provocando la caduta di detriti che hanno causato danni materiali ma nessuna vittima. Lo hanno reso noto le autorità locali.
Secondo l'amministrazione militare della capitale, gruppi di droni esplosivi Shahed di fabbricazione iraniana provenienti da più direzioni sono penetrati contemporaneamente nei cieli di Kiev. «Tutti gli obiettivi, più di dieci droni, sono stati rilevati e distrutti in tempo», ha detto il capo dell'amministrazione militare Serguii Popko.
I detriti dei droni abbattuti sono caduti nei quartieri di Solomyansky, Golosiivsky e Svyatoshynsky. «Ci sono danni a locali non residenziali e superfici stradali, ma senza distruzioni gravi o incendi», ha aggiunto l'amministrazione militare locale su Telegram. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha confermato la caduta di macerie su diversi quartieri e danni materiali. «Non ci sono morti o feriti nella capitale», ha sottolineato Klitschko. Nel distretto di Golosiivsky i detriti sono caduti su un parco giochi e su un edificio non residenziale, secondo l'amministrazione militare.
08:42
08:42
«Droni russi contro un porto dell'oblast di Odessa»
Un attacco di droni esplosivi russi ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi nell'oblast di Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper.
«A causa dell'attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è stato danneggiato», ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non vengono segnalati feriti.
06:37
06:37
«Attacchi a Kiev e in Odessa, allarme in 5 oblast»
I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell'oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.
«Le difese aeree sono in azione nella capitale e nella regione», ha detto sul suo canale Telegram l'amministrazione militare di Kiev citando il suo capo Sergey Popko che ha parlato di attacchi portati con droni di fabbricazioni iraniana.
Il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha successivamente annunciato che i detriti di un velivolo senza pilota sarebbero caduti nel distretto di Solomyan danneggiando un edificio non residenziale e in quello di Sviatoshynskyi.
Il leader dell'amministrazione militare della regione di Odessa, Oleg Kiper, ha affermato che anche le difese aeree nel suo oblast erano attive. Media locali hanno riferito di esplosioni udite nella città di Izmail.
06:32
06:32
Il punto alle 6.00
Oggi, mercoledì 2 agosto, è il 525.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.
«Da Wagner nessuna minaccia a Polonia e
alleati NATO»
«Non abbiamo
nessuna indicazione di minacce alla Polonia o ad altri alleati della NATO da
parte del gruppo Wagner». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la
sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa
sottolineando che dalle informazioni di Washington alcuni dei mercenari «sono
andati in Africa, altri sono rimasti in Ucraina e altri ancora si sono spostati
in Bielorussia».
Tensione Varsavia-Kiev sul grano
La Polonia
ha convocato l'ambasciatore ucraino in reazione a un'iniziativa analoga di Kiev
causata dalle dichiarazioni di un funzionario polacco sulle importazioni di
grano ucraino, che ha provocato una disputa tra i due Paesi alleati. In
un'intervista rilasciata alla televisione di stato TVP, un consigliere
presidenziale polacco, Marcin Przydacz, ha affermato che Varsavia sta dando la
priorità alla «difesa degli interessi degli agricoltori polacchi» chiedendo
l'estensione delle restrizioni alle importazioni di grano ucraino. «L'Ucraina
ha ricevuto molto sostegno dalla Polonia, sarebbe bello se iniziassero a essere
grati per il ruolo che la Polonia ha svolto per l'Ucraina negli ultimi mesi e
anni», ha aggiunto Przydacz. Kiev ieri ha reagito convocando l'ambasciatore
polacco al suo ministero degli Esteri. «Le dichiarazioni sulla presunta
ingratitudine degli ucraini per gli aiuti ricevuti dalla Repubblica di Polonia
non riflettono la realtà e sono quindi inaccettabili», si legge in un
comunicato. La Polonia ha quindi risposto convocando l'ambasciatore ucraino
Vasyl Zvarych al ministero degli Esteri a Varsavia.
«La Russia usa i golpisti in Niger come
pedine»
«L'unica
interferenza» in Niger e nel Sahel «di cui possiamo parlare oggi è quella dei
regimi militari che rovesciano un presidente eletto e quella di una Russia
imperialista che vuole usare questi regimi come pedine nella sua partita a
scacchi mondiale». Lo ha scritto ieri l'Alto rappresentante dell'UE, Josep
Borrell, pubblicando sul suo blog un nuovo articolo dal titolo: Niger:
mobilitazione senza precedenti per salvare la democrazia. «Alcuni regimi
militari» in Africa «e i loro alleati accusano l'Unione europea e i suoi Paesi
membri di ingerenza. Tuttavia, l'UE è presente nel Sahel solo su richiesta dei
governi legittimi dei Paesi della regione e ne rispetta sempre le decisioni
sovrane», evidenzia il capo della diplomazia europea. «Da diversi anni -
aggiunge - la Russia di Vladimir Putin alimenta questi colpi di stato con la
sua falsa propaganda e approfitta dell'instaurazione di questi regimi militari
con le sue milizie private che depredano le ricchezze della regione».