La valorizzazione del centro di Locarno comincia a prendere forma

La tanto agognata riqualifica degli spazi pubblici in centro città a Locarno inizia a prendere forma. Con un investimento di venti milioni di franchi «spalmato» su più tappe, il progetto «La Nouvelle belle époque» è pronto per passare dalla carta al cantiere. In novembre, un messaggio con la richiesta di credito per la messa in opera dei primi interventi sarà infatti trasmesso al Consiglio comunale, che dovrebbe poterlo votare nel corso della prossima primavera. Intanto, però, qualcosa di concreto inizia a muoversi in un punto più discosto rispetto al perimetro del progetto di valorizzazione degli spazi urbani del centro cittadino: quattro campioni di altrettanti materiali di pavimentazione, saranno posati e messi alla prova su una lunghezza di 150 metri in fondo a via della Posta. Gli operai saranno all’opera dal 22 ottobre al 14 novembre.


Al via entro fine legislatura
Il migliore dei quattro campioni, anche sotto il profilo estetico, sarà scelto per rifare tutte le superfici - piazza Grande esclusa - da Largo Zorzi a piazzetta Remo Rossi (di fronte al Palacinema) passando per piazza Muraccio e, naturalmente, dai giardini e dalla retrostante via Ciseri. In tutto, 50 mila metri quadrati da rivalorizzare anche con una nuova illuminazione, giochi d’acqua e tanto verde in più. «Siamo in dirittura d’arrivo con il progetto definitivo», annuncia al Corriere del Ticino Bruno Buzzini, titolare del Dicastero opere pubbliche. «Tutto sarà pronto a breve», aggiunge il 56.enne, che parla di «un cantiere complesso, che durerà almeno quattro o cinque anni. Difficile essere più precisi al momento, perché molto dipenderà da come evolveranno le varie fasi e da eventuali ostacoli burocratici o logistici».
Coinvolti tutti gli attori
In ogni caso, «non si dovrà perdere di vista sia il prospettato rinnovo della Rotonda sia del vicino castello Visconteo. I progettisti sono coscienti del fatto che questi differenti comparti dovranno convivere in armonia tra loro». I lavori sulle aree in questione sono complicate dal fatto che ospitano eventi come il Festival e i concerti di Moon&Stars d’estate e Winterland d’inverno. «Le tempistiche dovranno tenere conto del calendario delle varie manifestazioni. E nel corso della fase di progettazione definitiva, sono stati coinvolti tutti gli attori che utilizzano questi spazi, proprio per garantire che le proposte siano compatibili con le esigenze di ciascuno», evidenzia Buzzini. Una di queste è proprio quella relativa al tipo di «pavé».
Oltre un anno di ricerche
Il nostro interlocutore spiega come l’esempio sia emblematico. Il percorso compiuto sino ad oggi ha richiesto oltre un anno di studi, valutazioni e sopralluoghi. Anche all’estero, in Italia e in Germania. «Occorreva individuare una soluzione in grado di rispondere a numerosi criteri: resistenza, permeabilità, riduzione delle isole di calore e adattabilità ai dislivelli esistenti. Sono state visionate decine di modelli. E una serie di esami specialistici è stata effettuata in collaborazione con la SUPSI. Una di queste pavimentazioni, poi, è stata sviluppata in Ticino, appositamente per Locarno, con caratteristiche su misura e derivata da prodotti riciclati, ciò che denota anche l’attenzione portata per l’aspetto ambientale».
Dimensioni definitive
Il cantiere per la rivalorizzazione del centro cittadino partirà dagli estremi est-ovest, con il primo colpo di piccone in Largo Zorzi: «Ci premeva rivalutare questa sorta di prolungamento verso il lago di piazza Grande. La zona si presenta ancora com’era un tempo, cioè una strada, un punto di passaggio. In parallelo, anche piazzetta Remo Rossi troverà la sua dimensione definitiva, dal momento che la “verniciata rossa” resistita sino ad oggi, con almeno un paio di ripassi, è da sempre stata provvisoria».
Infine, ancora due parole sul prezioso «salotto buono», cornice ambitissima di kermesse grandi e piccole: «La futura illuminazione permetterà di eliminare la vetusta quanto esteticamente discutibile ‘catenaria’ sospesa e gli spazi saranno pure arricchiti da parecchi arredi urbani. Tuttavia, l’impegno finanziario più rilevante, due milioni, sarà destinato al rifacimento di tutte le strutture al di sotto dei ciottoli».

