Il caso

La villa di Vladimir Putin in Svizzera è di nuovo in vendita

Parliamo della Châtelaine, a Gletterens nel canton Friburgo, sulla quale nel 2008 mise gli occhi il leader del Cremlino temendo un esilio forzato nel nostro Paese
© ImmoScout24
Red. Online
13.10.2025 09:45

È una delle ville di lusso più misteriose in Svizzera. Ed è di nuovo in vendita, come riferisce il Blick. Parliamo della Châtelaine, a Gletterens nel canton Friburgo. Sull'annuncio di ImmoScout24 si può leggere: «Si tratta di una villa moderna e unica nel suo genere, situata in un quadro idilliaco fra lago e campagna». Il prezzo? 11,9 milioni di franchi. Di per sé, un affare: 7,5 locali, oltre 1.160 metri quadrati di superficie abitabile, una piscina interna, una palestra, una sala giochi con biliardo, una cantina e uno studio musicale insonorizzato. Un affare ma, al contempo, una villa come molte altre sottolinea il quotidiano zurighese. Ma, come spesso accade, le apparenze ingannano. La Châtelaine, infatti, è una vera e propria fortezza high-tech: la villa, infatti, può accogliere fino a 15 vetture, dispone di un sistema di sorveglianza video ed è totalmente isolata rispetto all'esterno, dal momento che si trova in un parco privato di cinque ettari con vista sul lago di Neuchâtel. 

Non solo, secondo alcune ricerche la villa disporrebbe altresì di un bunker sotterraneo, di un tunnel stradale nascosto lungo 100 metri e di ingressi segreti «camuffati» dietro muri di pietra. Essendo stata costruita per resistere a eventuali attacchi atomici, è stata ribattezzata «la villa atomica» e, per questo, ha attirato l'attenzione di un politico. Non uno qualsiasi, ma addirittura il presidente russo Vladimir Putin. Stando al Blick, infatti, il leader del Cremlino si sarebbe interessato alla Châtelaine nel 2008, alla fine del suo primo mandato, quando sulla scena si era affacciato Dmitry Medvedev e si vociferava addirittura che Putin potesse finire in esilio nel nostro Paese. E Putin, con la sua compagna dell'epoca, Alina Kabaeva, ha pensato proprio alle rive del lago di Neuchâtel. L'isolamento, la sicurezza e i comfort della Châtelaine d'altro canto corrispondevano alle esigenze dello «zar». Altri media, addirittura, si erano spinti oltre, affermando che una grande banca svizzera aveva perfino contattato, tramite intermediari, l'entourage di Putin per proporgli la villa. Ci sarebbero state anche alcune visite direttamente sul posto. 

Putin, alla fine, non ha mai messo le mani, davvero, sulla villa. Rimanendo, anzi, al potere in Russia e rendendo così tutto fuorché necessario un suo trasferimento in Svizzera. La Châtelaine ha cambiato proprietario nel 2012, attraverso una vendita forzata e un esborso di 17 milioni di franchi, con la banca britannica Barclays che si è impossessata della struttura. Struttura che, nel frattempo, è stata rinnovata. Resta da capire come mai il prezzo, rispetto al 2012, si sia abbassato e pure notevolmente. È possibile che le installazioni di sicurezza presenti all'epoca siano state smantellate. 

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