L’atletica svizzera tra nuovi fenomeni e record storici
Simon Ehammer è il nuovo fenomeno dell’atletica svizzera. Classe 2000, l’appenzellese ha vissuto un mese di maggio eccezionale, nel quale ha battuto due volte il record nazionale del salto in lungo e due volte quello del decathlon. Il 7 maggio, il rappresentante del TV Teufen è atterrato a 8,30 m sulla sabbia di Ratingen, in Germania, superando di 3 cm il precedente primato elvetico del lungo ottenuto da Julien Fivaz il 2 agosto del 2003. Il giorno seguente, Ehammer ha chiuso il decathlon a quota 8.354 punti, abbattendo un record svizzero ancora più datato: gli 8.244 punti totalizzati da Beat Gähwiler il 19 giugno 1988.
Non contento, il 28 maggio Simon ha saltato addirittura 8,45 m a Götzis, in Austria. Un risultato clamoroso, valsogli la miglior prestazione mondiale stagionale nel lungo. Con un simile balzo, avrebbe vinto l’oro nelle ultime quattro edizioni delle Olimpiadi. L’indomani, Ehammer ha completato il decathlon a 8.377 punti.
Maggio si era aperto con il nuovo record svizzero dell’eptathlon femminile, stabilito da Annik Kälin a Grosseto: 6.398 punti, 7 in più di Géraldine Ruckstuhl (16 settembre 2018).
Da Ajla ad Irene
Gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente vivaci per l’atletica rossocrociata. E i numerosi record nazionali stabiliti dal 2018 a oggi sono lì a testimoniarlo. Come quello della ticinese Ajla Del Ponte nei 100 m, uno splendido 10’’90 corso il 14 agosto 2021 a La Chaux-de-Fonds. Un paio di settimane prima, il 30 luglio, nella semifinale dei Giochi di Tokyo, la sprinter dell’US Ascona aveva strappato per la prima volta il record nazionale a Mujinga Kmbundji, abbassandolo da 10’’95 a 10’’91. Tra il 14 giugno 2014 e il 13 luglio 2018, la velocista bernese aveva migliorato il primato dei 100 m in ben 10 occasioni. Prima di lei, nessuna elvetica era mai scesa sotto gli 11’’34 di Mireille Donders (30 giugno 2001). Mujinga conserva saldamente il trono nei 200 m, con un tempo di 22’’26 risalente al 24 agosto 2019, da lei eguagliato due volte alle Olimpiadi giapponesi. Il precedente primato, 22’’38, apparteneva a Lea Sprunger (17 luglio 2016).
La vodese, ritiratasi al termine della scorsa stagione, detiene ancora due record nazionali: nei 400 m (50’’52 il 1. luglio 2018) e nei 400 m ostacoli (54’’06 il 4 ottobre 2019). In entrambe le discipline aveva cancellato due primati storici di Anita Protti, risalenti al 1990 (51’’32) e al 1991 (54’’25).
Restando al settore femminile, tra i primati nazionali più recenti ci sono quelli dell’alto (1,97 m di Salome Lang il 27 giugno 2021), del martello (67,42 m di Nicole Zihlmann il 9 luglio 2018), della maratona (2.26’14’’ di Fabienne Schlumpf il 3 aprile 2021) e del salto triplo (13’’49 di Fatim Affessi il 1. luglio 2018). In precedenza quest’ultimo primato apparteneva alla ticinese Irene Pusterla, che il 24 settembre 2011 saltò 13,42 m. La ragazza della Vigor Ligornetto conserva ancora il record nazionale del lungo con il 6,84 m stabilito a Chiasso il 20 agosto 2011.
In campo maschile, tra i record più recenti (Ehammer escluso) ci sono quelli di Alex Wilson sui 100 (10’’08) e 200 m (19’’98), stabiliti lo stesso giorno (30 giugno 2019) a La Chaux-de-Fonds, ma anche quelli di Julien Wanders nei 10.000 m (27’17’’29 il 17 luglio 2019), di Jason Joseph nei 110 m ostacoli (13’’12 il 14 agosto 2021), di Loïc Gasch nell’alto (2,33 m l’8 maggio 2021) e di Abraham Tadesse nella maratona (2.06’38’’ lo scorso 10 aprile a Zurigo).
Ricky insidia Rusterholz
Tanti record svizzeri freschi d’impresa, dunque. Altri, invece, sono duri a morire. Alcuni sembrano imbattibili.
A livello maschile, il più datato risale al 18 luglio del 1979. Stiamo parlando dei 3.000 m corsi in 7’41’’05 da Markus Ryffel. Pierre Délèze ci arrivò vicino nel 1988, chiudendo in 7’43’’46. Nel 2019, Julien Wanders si arrese a 7’43’’62. Lo stesso Ryffel detiene il record dei 5.000 m dal 1984, mentre Délèze quello dei 1.500 dal 1985.
Risale all’11 giugno 1983 il 5,71 m nel salto con l’asta di Felix Böhni, eguagliato il 10 luglio 2021 da Dominik Alberto. Nel lancio del peso sono inavvicinabili i 22,75 m di Werner Günthör (23 agosto 1988). In tempi recenti, il miglior risultato è stato il 18,25 m di Stefan Wieland (maggio 2021). Nel disco resistono i 64,04 m di Christian Erb (18 settembre 1988). Lo storico 44’’99 di Mathias Rusterholz sui 400 m corso a Losanna il 3 luglio 1996 è invece insidiato dal ticinese Ricky Petrucciani, che il 10 luglio dello scorso anno a Tallin ha chiuso il giro di pista in 45’’02.
Tra le donne, il record nazionale più vecchio risale al 6 giugno del 1976. Si tratta dei 60,60 m di Rita Pfister nel lancio del disco. Nel 1999 Karin Hagmann, per anni dominatrice elvetica della specialità, si avvicinò arrivando a 60 m esatti. In tempi recenti (era il 2019), il miglior risultato è stato il 52,10 m di Chantal Tanner. Un abisso. Risale al 14 agosto del 1988 il primato nazionale del lancio del peso di Ursula Stäheli (18,02 m). A termine di paragone, la 22.enne Miryam Mazenauer, campionessa svizzera in carica nella disciplina, vanta un personale di 15,86 m.