Ticino

Latte e lupo i temi all'assemblea del settore primario

Un’istantanea dell’anno trascorso, di quello in corso e delle sfide in vista
© CdT/Chiara Zocchetti (archivio)
Red. Online
19.05.2024 11:50

Sabato, ad Aurigeno, si è tenuta l’assemblea annuale del settore primario ticinese, con la partecipazione delle autorità ticinesi. Un’istantanea dell’anno trascorso, di quello in corso e delle sfide in vista.

Michele Guerra, presidente del Gran Consiglio ticinese, ha parlato dell’Unione Contadini Ticinesi (UCT) come di «un punto di riferimento e un partner importante per la politica per tutti i temi inerenti l’agricoltura». Il presidente del Consiglio di Stato, Christian Vitta, ha sottolineato come il primario sia un settore economico fondamentale, «duro ma autentico», e confrontato con numerose sfide. Il lupo è un problema, ha dichiarato, riconoscendo che «la Confederazione sta finalmente muovendosi», ma è necessario che «le peculiarità dell’arco alpino vengano riconosciute». Da parte sua, il presidente Omar Pedrini ha invece rimarcato che «cervi e cinghiali non sono più un problema: sono un disastro».

Per far fronte alla chiusura di LATI è stato creato un gruppo di lavoro composto dalla Sezione dell’agricoltura, la Federazione ticinese produttori di latte, BioTicino e l’UCT che si sta concentrando sul latte in cartone, una necessità perché, come detto da Pedrini «è impensabile trasformare tutto il latte cantonale, con i suoi picchi stagionali, in prodotti caseari».

La Camera è stata inoltre l’opportunità per il segretario agricolo Sem Genini di presentare le molteplici attività dell’UCT ed il suo ruolo nella promozione del settore agricolo. Ha quindi riportato che in numerosi gruppi di lavoro federali organizzati dall’Ufficio federale dell’agricoltura si stanno gettando le basi per la politica agricola PA2030.

La Camera ha inoltre approvato all’unanimità una risoluzione, proposta da parte della Federviti cantonale tramite il suo presidente Davide Cadenazzi e sostenuta dall’Interprofessione della vite e del vino ticinese, all’attenzione del Governo ticinese e di tutti i Comuni. «Serve una maggiore consapevolezza da parte della popolazione sulla necessità di lavori agricoli in momenti sensibili, come nei giorni festivi, alla mattina e alla sera. La protezione fitosanitaria applicata nei momenti più sensibili previene infatti importanti perdite economiche e riduce il numero dei trattamenti successivi necessari».

Il capo della Sezione dell’agricoltura, Daniele Fumagalli, ha colto l’occasione per affermare il suo impegno per alleggerire l’oneroso carico derivante da norme e regolamenti, confermando il suo impegno sui dossier «latte» e «lupo» che lo occupano costantemente.

A livello nazionale, è stato il voto del 22 settembre sull’iniziativa per la biodiversità a far parlare. Sem Genini ha sottolineato che «il rischio che la popolazione sottovaluti le conseguenze di una sua accettazione è concreto».

La Direttiva dell’UCT si è altresì rinnovata, con l’arrivo di due giovani agricoltori, Alessio Reboldi e Giacomo Poli, in sostituzione di Giuseppe Belossi e Giorgio Dazio per raggiunti limiti d’età.