Tendenze

Le app delle banche restano le preferite

In Svizzera lo «smartphone banking» ha superato l’e-banking svolto su dispositivi fissi - Gli utenti prediligono però i sistemi degli istituti di credito tradizionali anziché quelli delle «neobanche»
Dimitri Loringett
21.02.2024 23:45

Che lo smartphone - al di là della messaggistica, telefonia e interazioni social - sia centrale per sempre più attività quotidiane è un dato di fatto. Con i nostri iPhone o cellulari Android facciamo acquisti, rileviamo dati biometrici, ci orientiamo nelle località, prenotiamo servizi di ogni genere e altro ancora.

E poi ci sono le operazioni bancarie che, da un anno hanno addirittura superato quelle effettuate con il classico e-banking via dispositivi «fissi» (desktop o laptop). Lo ha stabilito una recente analisi dell’Università di Scienze e arti applicate di Lucerna (HSLU) insieme a «e.foresight» (il think tank di Swisscom).

Qualche dato: negli ultimi quattro anni in Svizzera si è registrato un aumento medio poco oltre il 33% di accessi a servizi bancari tramite smartphone rispetto a quelli effettuati via desktop. A fine 2022, il 62% degli accessi avveniva già tramite smartphone, quota che sale addirittura a oltre l’80% presso alcune banche.

Ma c’è di più: lo «smartphone banking», come viene definito, non è appannaggio delle tanto acclamate società fintech come le «neobanche» (banche solo digitali e senza sportello), che avevano lanciato la sfida al mercato attorno al 2018, bensì degli istituti di credito «tradizionali».

Stando ai rilevamenti effettuati all’inizio di questo mese dalla HSLU, le app bancarie più popolari in Svizzera sono infatti quelle delle banche cantonali di Zurigo (ZKB) e di Lucerna (LUKB). Subito dietro questi troviamo, a pari merito, due neobanche (Revolut e Wise), UBS e KB Bern, seguiti da Raiffeisen. Le popolari app di Postfinance e Credit Suisse (CSX, che UBS intenderebbe conservare), invece, non arrivano nella top 10. La graduatoria si basa sulle valutazioni degli utenti nei rispettivi store di Apple e Google, che offrono ai loro utenti un sistema di valutazione da 1 (voto minimo) a 5 (voto massimo) delle app.

I risultati dell’indagine della SUP lucernese sono significative, in considerazione del fatto che la dinamica del mobile banking ha subito un’accelerazione grazie proprio alle neobanche. Dopo l’approdo di quelle estere, come Revolut e N26, la prima neobanca elvetica è stata Zak, lanciata dalla Banca Cler nel 2018. Sono seguiti altri ingressi sul mercato da parte di fornitori come Neon (2019), Yapeal (2020), Yuh (2021), Kaspar& (2022), Alpian (2022) e Coop Finance Plus (2023). Al portale finews.ch l’ex CEO di ZKB Martin Scholl ha dichiarato: «Le fintech hanno la loro utilità, ma non hanno mai preso il sopravvento su interi aspetti dell’attività bancaria».